Avendo ricevuto diverse segnalazioni, pubblico questa lettera per informare di cosa accade in Austria per quanto riguarda i rimpatri dei nostri caduti da oltre un anno. Cose veramente assurde!
Buongiorno,
nei mesi scorsi casualmente mi sono imbattuta nel suo sito ed ho appreso con grande gioia che esisteva la possibilità di riportare a casa mio zio F. C. morto in Carinzia il 1° Aprile del 1944 e sepolto nel Cimitero militare italiano di Mauthausen.
Ho scaricato i modelli per richiedere ad OnorCaduti il rimpatrio e li ho inviati tramite mail ad ONORCADUTI.
Dopo un mese non avendo ricevuto alcuna risposta ho chiamato per sapere se la richiesta non era corretta o se c’erano altri motivi che giustificassero il ritardo nella risposta.
Mi è stato riferito che da circa un anno tutte le richieste di traslazione e di rimpatrio da quel cimitero sono ferme per la morte del console onorario che si occupava della cosa. Pertanto siamo in attesa di una presa di posizione da parte dell’ambasciata italiana a Vienna che dovrebbe trovare una soluzione a questa situazione. Tra l’altro mi dice che la persona che temporaneamente ha sostituito il console riferisce un certo malcontento da parte degli abitanti del luogo nei confronti dell’esumazione e trasferimento delle salme.
Scrivo a lei per chiederle se è a conoscenza della cosa ed eventualmente se c’è la possibilità che la mia richiesta come quella di molti altri possa essere rifiutata. Ho sperato e spero , riportando a casa mio zio, di esaudire il desiderio dei suoi fratelli e genitori che tanti anni fa avevano cercato il modo di riavere il proprio congiunto senza riuscirci.
Attendo un suo riscontro e colgo l’occasione per ringraziarla per tutto quello che ha fatto e sta facendo.
Con stima, cordiali saluti
D. F.