ALEMANNO Donato, nato l’8 agosto 1907 ad Alessano (Lecce) – Muratore – Sposato e padre di quattro figlie – Richiamato alle armi nel dicembre 1942 – Internato in Germania dopo l’8 settembre 1943 – Deceduto il 19 aprile 1944 – Sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Germania) – Posizione tombale: riquadro 1 – fila Y – tomba 29. Fonti: Antonia Alemanno (figlia), Elio Imperato (genero di Antonia Alemanno).
Tratto da «La Gazzetta del Mezzogiorno» – Edizione di Bari del 6 novembre 2011 – Articolo di Mauro Ciardo.
«Conservo nelle orecchie le urla di dolore della mamma quando il parroco le portò la triste notizia».
Ad emozionarsi alla notizia dell’individuazione del loculo con i resti di Donato Alemanno, classe 1907, è la figlia Antonia, detta «Tetta», che viaggia con la memoria al 1944 quando il parroco dell’epoca don Carlo Palese si recò nella sua abitazione per comunicare la morte del padre. In casa vivevano la moglie Ippazia, morta appena tre anni fa, e le altre tre figlie Maria Teresa, Rosaria e Trifona.
«Mia madre dovette accudire da sola quattro figlie», dice Tetta, «impegnandosi in tanti lavori. Ci parlava sempre di papà come altruista.
Faceva il muratore ma svolgeva anche altri lavori come il mugnaio e quando ne aveva l’opportunità donava farina ai vicini all’insaputa del proprietario del mulino».
Tetta ci rivela anche una discordanza tra quanto scritto sul foglio matricolare del padre e le reali cause della morte.
«Per il Ministero è morto perché malato, ma i suoi compagni ci hanno sempre detto che i tedeschi gli spararono alle spalle quando cercò di fuggire dal campo di concentramento dopo aver saputo che gli era nata l’ultima figlia, Trifona».
Donato, infatti, venne richiamato alle armi nel dicembre 1942 lasciando la moglie incinta di due mesi. Purtroppo non vide mai la piccola.
«Io avevo quattro anni», racconta ancora la signora che oggi ne ha 71, «e nei giorni successivi continuavo a chiedere a un carrettiere di passaggio di riportarmi papà. Lui mi rispondeva sempre che me lo avrebbe riportato il giorno dopo, ma alla fine capii che non sarebbe più tornato».
Ora anche Tetta conosce l’esatta posizione della tomba del padre e non esclude un viaggio ad Amburgo con il marito e magari l’avvio della pratica per il rientro della salma.
Tratto da http://www.corrieresalentino.it del 28 settembre 2013 – Fucilato dai nazisti nel 1944, è tornato a casa l’eroe di guerra
Alessano (Lecce) – Funerali ufficiali ieri per Donato Alemanno morto il 19 aprile 1944, dopo essere stato fucilato alle spalle dai nazisti, mentre tentava di fuggire da un campo di concentramento di Amburgo, dopo aver appreso della nascita della sua ultimogenita. Commovente la funzione celebrata dal parroco Don Gigi Ciardo, nella chiesa matrice del Santissimo Salvatore, dove all’ingresso c’era un picchetto d’onore dell’esercito.
Oltre ai familiari, presenti numerosi cittadini e i sindaci di tanti comuni limitrofi, che hanno assistito alla cerimonia di sepoltura dell’eroe di guerra nella sua terra natia.
Così, dopo 69 anni la famiglia e Alessano tutta hanno potuto accogliere le spoglie d’un suo figlio morto durante la seconda guerra mondiale.
L’eroe di guerra, rintracciato grazie allo storico Roberto Zamboni e alla mediazione della «Gazzetta del Mezzogiorno» che ha trovato un contatto con la famiglia di origine, era sepolto nel cimitero della città tedesca.
Ora il soldato Donato Alemanno riposa per sempre nel cimitero del suo paese.
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