PAPEO Francesco, nato il 1° gennaio 1924 a Converasano (Bari) – Carabiniere a piedi effettivo – Matricola 34269 – Arrestato dai tedeschi nella Caserma Allievi Carabinieri di Roma il 7 ottobre 1943 – Internato nello Stalag XVIII A – Deceduto il 3 maggio 1944 presso l’ospedale del campo di Wolfsberg (Carinzia – Austria) – Causa della morte: tubercolosi polmonare – Inumato in prima sepoltura nel cimitero urbano di Wolfsberg – Posizione tombale: fossa 403 / reparto II° – Esumato nel 1958 e traslato nel Cimitero militare italiano di Mauthausen – Posizione tombale: fila 9 – tomba 955. Fonti: Papeo Francesco (nipote).
Ricostruzione di Francesco Papeo
I miei genitori mi hanno chiamato come mio nonno Francesco, e mio zio, carabiniere deportato il 7 ottobre del 1943, aveva lo stesso nome del padre.
La storia di mio zio è la storia di un bambino prima e di un ragazzo poi sfortunato perché in giovanissima età perde la madre.
In seguito mio nonno si risposerà con mia nonna e avrà altri 2 figli uno nato nel 1936 e deceduto l’anno scorso, e mio padre il più piccolo che era nato sotto i bombardamenti a Taranto nel gennaio del 1942 e morto nel 1988.
Purtroppo ho pochissime notizie di mio zio perché anche mio nonno è morto prima che io nascessi, e mia nonna non parlava quasi mai di questo figlio acquisito. Da bambino la storia che sentivo raccontare era che mio zio si era nascosto a casa del fratello di mia nonna che viveva in via Capodistria (è una traversa di via Nomentana) vicino piazzale Porta Pia, e che poi nonostante la contrarietà dei suoi parenti acquisiti era voluto uscire da quella casa per ritornare in caserma.
In seguito era stato preso dai tedeschi nella sua caserma Legione Allievi carabinieri. […]
Mio zio risulta morto a Wolfsberg (Carinzia) di tubercolosi, poi nel 1958 i miei nonni hanno ricevuto un documento nel quale c’era scritto che mio zio era stato sepolto nel cimitero di Mauthausen, alla fila 9, tomba 955.
Ciao, mi chiamo anche io Papeo Francesco, di Barletta, e sto ricostruendo la storia della mia famiglia in base a lettere e notizie tramandate oralmente all’interno della mia stessa famiglia.
Risalendo sono arrivato fino a tre fratelli, Papeo Ruggiero Papeo Vincenzo e Papeo Francesco, provenienti da Mola di Bari. Ruggiero si ferma a Corato, mentre Vincenzo e Francesco arrivano a Barletta e da lì danno via a una folta discendenza.
Ammiro molto quello che hai fatto per tuo zio e ovviamente è degno di grande ammirazione tuo zio.
Grazie per aver condiviso tutto questo e, ancora una volta, complimenti.
F.P.
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