Storie – Renzo Montecroci

renzo montecroci

MONTECROCI Renzo di Pietro, nato il 20 marzo 1919 a Toano (Reggio Emilia) 1a, 10Soldato del 4° Reggimento Alpini 9, 10 – Deceduto ad Amburgo il 27 luglio 1944 – Sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Germania) 1a – Posizione tombale: riquadro 5 – fila E 1b – tomba 17. Fonti: 1a, 1b, 9, 10 – Fabrizio Montecroci (pronipote).

  

Tratto da la «Gazzetta di Reggio» del 27 settembre 2012 – Articolo di Miriam Figliuolo.

Partirono in due, dei cinque fratelli maschi, e solo uno, alla fine della guerra, fece ritorno.

Di Renzo, invece la mamma e il papà, Pietro Montecroci e Domenica Gualtieri, non seppero più nulla.

Se non notizie frammentarie e vaghe fino a quella, straziante, della sua morte, nel 1944, in un campo di concentramento in Germania.

Gli anni passarono e dei poveri resti di Renzo e di cosa ne fosse stato di lui dopo la deportazione in Germania, nessuno seppe più niente.

Fu questo uno dei più grandi dolori che Pietro e Domenica si portarono nella tomba.

Come loro gli altri figli, i fratelli e le sorelle di Renzo, Luigi, Francesco, Adalgisa, Noemi, Marina, Nino e Mario, che ogni volta, tra le lacrime, raccontavano ai loro figli di quello zio, loro fratello, partito Alpino poco più che ventenne e mai più ritornato.

Un dramma raccontato di padre in figlio e di madre in figlio, anche alle generazioni successive, di una famiglia, la Montecroci molto numerosa.

Oggi, a distanza di poco più di 67 anni dalla fine della guerra, e dopo 68 anni e due mesi dalla sua morte, avvenuta il 27 luglio 1944 quando aveva poco più di 25 anni, Renzo Montecroci, o meglio quello che resta del suo corpo, è tornato finalmente a casa.

La sua sepoltura, nel piccolo cimitero di Corneto, accanto alla mamma e al papà, sarà una festa, per i Montecroci e per tutta Toano.

Avrà luogo domenica a partire dalle 9.

Ieri, su un volo con scalo a Bologna, sono rientrate in Italia le spoglie, finora custodite in una tomba nel cimitero militare Öjendorf ad Amburgo, dove il suo corpo è finito, in nome del «privilegio» concesso ai militari dai tedeschi: essere sepolti in una fossa singola invece di una comune.

A realizzare il sogno a lungo e invano vagheggiato da Pietro e Domenica e dai loro figli, tutti ormai morti, è stato l’impegno e la volontà dei nipoti e pronipoti di Renzo.

Un obiettivo raggiunto grazie a un iter burocratico previsto dallo Stato italiano, che i Montecroci non conoscevano fino a poco tempo fa e che non avrebbero comunque potuto avviare non sapendo dove si trovavano i resti del loro congiunto.

A dare una svolta è stato l’incontro con Roberto Zamboni, autore di una lunga e sofferta ricerca, pubblicata su internet (www.dimenticatidistato.com) e Facebook, su i «Dimenticati di Stato»: l’elenco di 16mila Caduti italiani e il luogo preciso dove sono sepolti; con l’intento specifico di aiutare i congiunti a riavere le spoglie dei propri cari.

Fabrizio Montecroci, pronipote di Renzo, che ha curato le pratiche di rientro della salma inoltrate al Ministero della Difesa, racconta: «È stata una serie di circostanze fortuite e concomitanti che ci hanno portato fino a Zamboni.

Prima la scoperta, a febbraio, della sua ricerca da parte di un mio cugino, sempre un Montecroci.

Poi un incontro pubblico organizzato a Casina proprio con Zamboni, l’aprile scorso, di cui venni a conoscenza leggendo la Gazzetta di Reggio un sabato mattina, l’unico giorno in cui ho tempo di leggere il giornale.

Ci andai e, al momento del dibattito, mi feci avanti.

Il nome di Renzo era nel suo elenco. Mi spiegò come fare per farlo tornare a casa».

Con il papà Romano, figlio di una sorella di Renzo, Marina, Fabrizio è volato ad Amburgo per vedere dove il prozio aveva riposato in tutti questi anni.

Ieri padre e figlio sono andati a Bologna a riprendersi le spoglie per riportarle a casa.

renzo montecroci articoloArticolo del «Giornale di Reggio» del 26 maggio 2012
renzo montecroci cimiteroNipote e pronipote sulla tomba ad Amburgo
renzo montecroci rimpatrioRientro a Toano (Reggio Emilia) dei resti di Renzo Montecroci

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