COLOMBI Antonio, nato il 7 febbraio 1912 a Gandino (Bergamo) 1a, 10 – Soldato – Deceduto a Gneixendorf (Bassa Austria) il 4 aprile 1944 1a – Sepolto nel Cimitero militare italiano di Mauthausen (Alta Austria) 1a – Posizione tombale: fila 4 – tomba 432 3. Fonti: 1a, 3, 10 – Cecilia Bosio e Anna Nicoli (nipoti).
Antonio Colombi
Ricostruzione di Cecilia Bosio e Anna Nicoli
La sua famiglia era composta dal papà Giuseppe, dalla mamma Teresa, dalla primogenita Rachele (mia mamma) e in successione Antonio, Andrea e Felice.
Mio nonno Giuseppe era di origini molto modeste e per mantenere la sua famiglia era affittuario di un piccolo podere dove allevava alcune capre e qualche gallina. […]
Tutti e tre i figli maschi avevano partecipato al conflitto in questi termini: Andrea, chiamato alle armi in fanteria, dopo l’8 settembre 1943 riuscì a tornare a casa per non ripresentarsi più. […]
Nello stesso periodo, il fratello Felice si trovava in Francia come alpino. Dopo l’8 settembre 1943 si aggregò ai partigiani nei boschi nei dintorni di Genova e ritornò a Gandino solo al termine della guerra.
Le sorti di Antonio furono assai diverse e certamente più sfortunate.
Antonio venne arruolato come soldato di leva quando aveva vent’anni, il 28 luglio 1932, nel VI° Reggimento Alpini / Battaglione Edolo.
Negli anni che vanno dal ’32 al ’42 fu un susseguirsi di congedi e di richiami. […]
Il 27 ottobre 1942 lo zio partì per Edolo con il V° Battaglione Alpini, da dove non fece più ritorno.
Fu ancora l’8 settembre 1943 a decidere le sorti di Antonio: il suo battaglione purtroppo venne fatto prigioniero e da Edolo fu trasferito a Merano.
Alcuni compaesani, ed in particolare il cugino Andrea, alla loro partenza sui treni della prigionia in Germania, riferirono di averlo lasciato, con problemi di salute in infermeria a Bolzano.
Il 13 settembre 1943 partirono i vagoni piombati pieni di soldati e presumiamo che tra questi ci fosse anche Antonio.
La nostra famiglia ha ricevuto solo una straziante lettera con la disperata richiesta di un pezzo di pane da parte di Antonio che si sentiva morire di stenti. La lettera proveniva dall’Austria e precisamente dallo Stammlager XVII B di Krem, matricola 31130. Non siamo purtroppo più in possesso della lettera perché il fratello Andrea la custodiva, portandola sempre con sé nel suo portafogli.
Comunicazione della sua morte è giunta tramite telegramma nel quale veniva comunicata l’avvenuta morte il 1° aprile 1944 nell’ospedale di Kuf Lazaret – Stalag XVII – Krems Gneixendorf – tomba n°8. Successivamente la salma venne trasferita al cimitero internazionale di Mauthausen.
La notizia della sua morte, arrivata a Gandino il 12 settembre 1945, causò un comprensibile dolore alla mia famiglia, in particolare modo a mia madre che mi aveva partorito da solo quattro giorni. È stata perciò privata della gioia della sua maternità.
Finita la guerra, e con il rimpatrio dei commilitoni in Gandino, notizie più precise ci permisero di ricostruire, anche se solo in parte, le enormi sofferenze che avevano preceduto la sua morte.
Tomba di Colombi nel Cimitero militare italiano di Mauthausen
Presumibilmente a causa degli stenti nel campo di lavoro, era dimagrito enormemente. Il suo corpo era dilaniato da cicatrici e colpi ricevuti e da piaghe, oltre all’ulcera e alla tubercolosi sopraggiunte, che lo portarono al ricovero nel lazzaretto del campo dove sopraggiunse la morte».
Rientro a Gandino (Bergamo) dei resti di Antonio Colombi