Storie – Giovanni Agazio

agazio giovanni

AGAZIO Giovanni, nato il 15 novembre 1923 a Cariati (Cosenza)Agricoltore – Catturato l’8 settembre 1943 a Reggio Emilia – Internato nello Stalag XI B di Fallingbostel / Arbeitskommando 6995 – Matricola 160174 – Deceduto presso l’infermeria di Orbke il 25 marzo 1944 alle ore 03.30 – Causa della morte: polmonite – Inumato in prima sepoltura a Fallingbostel (Bassa Sassonia) – Esumato nel 1957 e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Germania) – Posizione tombale: riquadro 5 – fila N – tomba 12.

Ricostruzione di Leonardo Agazio (nipote)

 

Zio Giovanni nacque a Cariati, (Cosenza) il 15 novembre 1923, agricoltore nella sua città natale, all’età di 20 anni, il 4 gennaio 1943, venne chiamato alle armi e assegnato al 53° Reggimento di Fanteria «Umbria», presso Biella.

L’8 settembre 1943, in seguito ad un’imboscata da parte dei tedeschi a Reggio Emilia, venne catturato e deportato insieme ad altri commilitoni, nello Stalag XI B di Fallingbostel, nel Nord Ovest della Germania, dove venne sottoposto nei giorni di prigionia a lavori forzati e ad angherie di ogni genere. Dopo sette mesi di dura detenzione, ai limiti della sopravvivenza e vissuti in condizioni disumane, venne ricoverato per una polmonite all’infermeria del lager dove, alle ore 3.30 del 25 marzo 1944, morì. Spirò nel conforto religioso e cristiano fornito dal cappellano dei prigionieri italiani, il Sacerdote Giuseppe Campora e venne sepolto nel campo di concentramento. Nel 1957 i resti vennero riesumati e trasferiti dal Ministero della Difesa nel cimitero militare di Amburgo.

Morì da soldato insieme a tanti valorosi commilitoni, con Onore e dignità, per dare a tutti noi l’opportunità di vivere ogni giorno della nostra esistenza da uomini liberi. Per sempre, tutti noi, dobbiamo essere riconoscenti a questi uomini che hanno dovuto affrontare l’estremo sacrificio per consegnarci la libertà e la democrazia di cui godiamo. Abbiamo il dovere morale e civile di salvaguardare e diffondere alle generazioni future le loro gesta, sofferenze, martirio e storia per non dimenticare quanti, come Zio Giovanni, hanno pagato con la propria giovane vita la nostra libertà.

 agazio giovanni 2Soldato Agazio Giovanni

Trascrizione della lettera inviata ai familiari di Giovanni Agazio e mai ricevuta.

 

Stammlager XI B, 27 marzo 1944

Pregiatissimo Signore,

credo che non sarà ancora giunta la comunicazione ufficiale della morte di Agazio Giovanni (matricola 160174) avvenuta all’infermeria dei PdG Orbke il giorno 25 marzo 1944.

Penso vi giungeranno graditi alcuni particolari riguardanti il decesso.

Il malato era entrato all’infermeria il 14 marzo 1944.

Egli giungeva dall’Arbeitskommando 6995, le sue condizioni erano preoccupanti specialmente per lo stato di debolezza generale nel quale il malato si trovava.

Nonostante tutte le cure mediche alle quali venne sottoposto non si verificò in lui alcun miglioramento ed anzi continuò ad aggravarsi e a peggiorare.

Dalla cartella clinica, redatta dal medico curante, risulta che il malato, oltre all’anemia generale, soffre pure di un flemmone alla parte sinistra del petto.

Venne sepolto nel Cimitero dello Stalag XI B accompagnato da una delegazione di soldati italiani dopo aver recepito gli onori militari che si rendono alle salme dei prigionieri di guerra.

Prima della fine ricevette tutti i conforti religiosi dal cappellano e taluni dell’ospedale.

Morì serenamente e cristianamente.

Sia per voi questo pensiero di conforto e volga a rendere più sopportabile questa dura perdita che vi ha colpito.

Coll’assicurazione delle mie preghiere per l’anima del deceduto vi prego gradire l’espressione delle mie più profonde condoglianze.

Il Cappellano per gli Italiani dello Stalag XI B

 Sacerdote Giuseppe Campora

 

agazio giovanni rimpatrio
Rientro a Cariati (Cosenza) dei resti di Giovanni Agazio

 agazio giovanni rimpatrio 2

 

 

 

 

 

 

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