BACELLI Galileo, nato il 24 maggio 1901 a Corciano (Perugia) 1a, 10 – Richiamato nel dicembre 1940 è destinato alla Legione Carabinieri Firenze – Catturato dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 – Deceduto l’8 maggio 1945 10 – Sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Germania) 1a – Posizione tombale: riquadro 3 – fila X – tomba 38 1b. Fonti: 1a, 1b, 10 – Mirco Livi – A.N.C.R. Mantignana (Perugia).
8 agosto 2011 – Corriere dell’Umbria
Tratto da http://www.umbria24.it del 28 settembre 2013
[…] – Biografia
Il carabiniere Galileo Bacelli era nato a Mantignana di Corciano il 24 maggio 1901. Dal 15 aprile 1920 al 14 aprile 1925 ha prestato servizio nell’Arma dei Carabinieri Reali. Congedatosi, si sposa con Nazzarena Foiani che gli da tre figli: Rosmunda, Clito e Nerio.
Viene richiamato alle armi nel dicembre 1940 ed assegnato alla Legione Carabinieri Firenze.
Resta a Firenze fino all’8 settembre 1943 quando, all’indomani di quel tragico armistizio, viene catturato dai tedeschi in quanto Carabiniere Reale e deportato in Germania in un campo di lavoro.
Morì a Lintorf l’8 maggio 1945 e venne seppellito nel cimitero del campo. Nell’immediato dopoguerra, a causa delle enormi difficoltà di comunicazione e di ricerca, Galileo fu dato per disperso.
Inizialmente non veniva neppure riportata la data della sua morte e solo da una nota reperita nell’Archivio dell’Associazione Famiglie Caduti e dispersi in Guerra che si venne a sapere quando era morto e dove era stato seppellito.
Rientro dei resti del Carabiniere Galileo Bacelli
Ritrovati
Nel biennio 1957/1958 il Commissariato Generale Caduti in Guerra – Onorcaduti – iniziò la ricerca dei Caduti sepolti nei territori del Terzo Reich, riesumandoli e trasferendone i resti nei sei cimiteri militari italiani in Germania, Austria e Polonia.
In questi cimiteri furono raccolte le spoglie mortali di oltre 16.000 soldati italiani. Gran parte dei parenti di questi militari non furono mai informati del lavoro svolto da Onorcaduti, rimanendo in attesa di chi non sarebbe mai più tornato.
Uno dei 16.000 Caduti rintracciati è Galileo Bacelli.
Nel ruolino di Galileo non vengono riportate gesta eroiche contro il nemico, non c’è la battaglia, non c’è la gloria.
C’è semplicemente il sacro dovere da compiere quotidianamente eseguendo al meglio gli ordini che gli vengono impartiti, orgoglioso, come si vede in foto, nella sua uniforme di Carabiniere.
A casa
Oggi, dopo 68 anni, Galileo è ritornato a casa, in mezzo alla sua famiglia, alla sua terra ed ai suoi Carabinieri.
Al termine della commemorazione le sue spoglie sono state tumulate nel cimitero di Capocavallo.