Storie – Pellegrino Bragazzi

BRAGAZZI Pellegrino di Francesco, nato il 29 giugno 1910 a Ramiseto (Reggio Emilia) 1a, 10 – Soldato del 260o Reggimento di Fanteria – Fatto prigioniero sul fronte jugoslavo – Deceduto il 21 marzo 1944 9, 10 – Sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Germania) – Posizione tombale: riquadro 3 – fila 13 – numero 17 – tomba 913 8. Fonti: 1a, 8, 9, 10 – Massimo Andreani (nipote).

 bragazzi pellegrinoPellegrino Bragazzi

Tratto da «La Nazione» del 4 novembre 2012 – Articolo siglato A.M.Z..

Sono tornate a casa, a Sarzana, dopo 68 anni, le spoglie di Pellegrino Bragazzi, morto a 34 anni, con tutta probabilità sotto un bombardamento anglo-americano.

Bragazzi, infatti, come gli altri soldati che in quei giorni stavano combattendo con i tedeschi sul fronte jugoslavo, si trovò, dopo la firma dell’armistizio, a passare dallo status di alleato a quello di nemico.

E come tale venne fatto prigioniero dai tedeschi e portato a lavorare in una delle fabbriche di armi germaniche.

A casa aveva lasciato la moglie Delfina Mori e tre figli: Milena, Silvana e Silvano.

Di lui la famiglia, pur non smettendo di cercarlo, non seppe più nulla fino allo scorso anno.

La ricerca, infatti, nonostante la morte della moglie e del figlio, è proseguita.

Nessuno della famiglia si è arreso e l’anno scorso il professor Massimo Andreani è andato a Berlino Ovest a far visita alla tomba di suo nonno.

«Abbiamo fatto di tutto per riportarlo a casa – spiega il professore.

Siamo riusciti a sapere dove si trovava utilizzando più canali informativi: attraverso la banca dati dedicata a reduci e scomparsi che il Ministero della Difesa ha in rete, il sito «Dimenticati di Stato», creato da Roberto Zamboni di Verona e le informazioni di Don Luigi Fraccari, missionario a Berlino dal 1944 al 1979.

È merito suo se tutti i militari italiani morti nei campi di lavoro sono stati raccolti in cimiteri».

A decidere di far rimpatriare i resti è stata la figlia di Pellegrino, Milena, madre del professore.

Ora le sue spoglie si trovano nel cimitero urbano di Sarzana in attesa del funerale.

Sarà tumulato nella tomba con la moglie. L’aspetto sconcertante è che, sebbene si tratti di soldati morti in guerra, lo Stato italiano non si fa carico delle spese per il recupero e il trasporto delle salme in Patria che restano a carico delle famiglie.

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