FUSETTO Mansemino, nato il 9 settembre 1914 a Taglio di Po (Rovigo) 1a, 10 – Deceduto il 10 giugno 1945 – Sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Germania) 1a – Posizione tombale: riquadro 2 – fila V – tomba 55 1b . Fonti: 1a, 1b, 10 – Fusetto Massimina (figlia) – Maria Rosa Brunati (nuora della figlia del Caduto).
Ricostruzione di Fusetto Massimina – Maria Rosa Brunati
Mansemino Fusetto nasce a Taglio di Po (Rovigo) piccolo paese del Basso Polesine il 9 settembre 1914.
La sua è una famiglia come tante, genitori contadini e sette fratelli. È già adolescente quando si trasferisce in un piccolo paese della provincia di Venezia. Qui conosce Uliana la sua futura moglie.
A vent’anni va a fare il servizio militare a Padova nel corpo degli Artiglieri a Cavallo. Tornato a casa si sposa e dal matrimonio nascono, nel 1936 Carla e nel 1938 Arrigo.
I tempi però sono difficili e così con altri paesani parte in cerca di lavoro per la Germania. Torna un primo breve periodo in Italia e nel 1941 nasce Massimina. Riparte per la Germania ed è ancora lì quando viene richiamato per andare al fronte. Rientra in Italia e quando parte per il fronte a settembre del 1943 la moglie attende il quarto figlio.
La famiglia riesce ad avere pochissimi contatti con lui, l’ultima lettera che arriva da parte sua è quella dove Mansemino chiede il nome alla moglie dell’ultimo nato. Lei gli risponde comunicandogli la nascita di Sergio (29 aprile 1944), ma per quella lettera non otterrà mai più alcuna risposta. Solo alla fine della guerra la famiglia scoprirà dai racconti di chi torna che è stato fatto prigioniero dai tedeschi e deportato in Germania.
Nel tempo, arriverà un certificato di morte presunta e mai nessun altro documento che possa far risalire ad altre notizie o anche a dove era stato seppellito il corpo del loro congiunto.
Uliana muore nel 2003 con il dispiacere di non aver mai saputo più niente dell’uomo che aveva amato, che l’aveva resa sposa e madre.
È solo grazie ad un articolo di un giornale locale della provincia di Como che nel 2010, sette anni dopo la morte della nonna ho letto delle sue ricerche, ho controllato il suo sito in internet e sono riuscita a risalire a dove era stato sepolto il padre di mia suocera e successivamente a dove era stato internato.
È stato un momento particolarmente toccante ed emozionante per i due figli rimasti Massimina e Sergio. Subito ci siamo attivati per poter riavere i resti in Italia e lo scorso anno, esattamente dopo 68 anni, gli stessi hanno fatto ritorno in Patria il 28 ottobre 2011. Ora i resti di Mansemino riposano nel famedio del cimitero di Cesano Maderno.