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Di Modesto, purtroppo non si aveva nemmeno un’immagine. Nemmeno una vecchia fotografia. Di lui erano rimasti solo i ricordi. E proprio con questi, e tanta determinazione, il pronipote Cesare Zaru, è riuscito a ricostruire gli ultimi mesi di vita di quel prozio mai conosciuto e a dargli un volto .
Modesto Zaru, era nato a Genoni (Nuoro ora Oristano) il 3 febbraio 1920. Soldato del 2° Reggimento Genio, nel maggio del 1942 venne inviato in Albania.
L’8 settembre 1943 fu catturato dalle truppe tedesche e, il 12 ottobre, deportato in Germania come Internato Militare Italiano. Inviato allo Stalag IX C di Bad Sulza, gli venne assegnato il numero di matricola 49890.
Il 30 ottobre 1943 fu trasferito a Dora (comando esterno dipendente dal Campo di concentramento di Buchenwald), gli venne dato il numero di matricola 0122 e gli fu assegnata la categoria di prigioniero di guerra (Kriegsgefangene – KGF).
La sua situazione di prigioniero peggiorò notevolmente, passando da un lager gestito dall’esercito regolare tedesco (Wehrmacht) ad un lager gestito dalle SS, appunto quello di Mittelbau Dora nei pressi di Nordausen.
Riuscì a sopravvivere per oltre quattro mesi in condizioni disumane.
Modesto morirà alle ore 08.30 dell’11 marzo 1944 e verrà sepolto in una fossa comune a Mittelbau Dora.
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