Storie di guerra e di emigrazione

Alle volte servono anni, anzi decenni, per riallacciare quei fili che a causa della guerra si erano sciolti.

Chi la fa da padrone sono i legami di sangue che piano piano riemergono, a volte dopo alcune generazioni, e si fanno sentire.

Anche se si tratta di un nonno, di un bisnonno o di un lontano parente, senti che devi trovare quel tassello mancante perché il cerchio famigliare possa chiudersi. E fino a quando non lo trovi, ti rendi conto che “al tuo tavolo manca una gamba”.

Fortunatamente, la tecnologia aiuta molto ed Internet azzera le distanze.

Ushuaia (Terra del Fuoco – Argentina), 15 novembre 2015

Busco familia de mi abuelo Umberto Filici, nacido en 1907 en Carlopoli CZ. Fue alistado para la guerra y la ultima ubicacion fue aproximadamente para el ’43 hacia un campo de prisioneros. Mi abuela emigró con sus tres hijos hacia la Argentina en el ’51 y nunca tuvimos contacto con la familia de mi abuelo. Necesito saber que pasó con él.

Cerco la famiglia di mio nonno Umberto Filici, nato nel 1907 a Carlopoli (Catanzaro). Fu richiamato in guerra e circa nel 1943 si trovava in un campo di prigionia. Mia nonna emigrò con i suoi tre figli in Argentina nel 1951 e non abbiamo mai avuto contatti con la famiglia di mio nonno. Vorrei sapere che cosa gli accadde.

Dopo un controllo, constatai che, purtroppo, di Umberto Filici, nato nel 1907 a Carlopoli, non risultava nulla.

Caro Roberto, ti ringrazio molto per la risposta.
Confesso che non volevo scriverti in privato per non farti perdere tempo con la mia storia, che è simile a quella di tante persone nel mondo.
Seguo la tua pagina da qualche tempo e prima di scriverti ho cercato informazioni su molti altri siti.
Ti racconterò brevemente la mia storia in spagnolo perché il mio italiano scritto non è molto buono.
Il prossimo primo dicembre compirò cinquant’anni, ho un solo figlio di quattordici anni che si chiama Rocco e che purtroppo mio padre Antonio Francesco Filici non ha potuto conoscere.
Mio papà è il primo figlio di Umberto Filici e Ottavia Gullà (che era nata il 13 giugno del 1903).
Era nato a Isola Capo Rizzuto l’8 giugno 1933, dove poi è nata anche mia zia Serafina Francesca e molti anni dopo, Giuseppe Antonio.
Mia nonna con i suoi tre figli emigrò in Argentina nel 1951, a casa di suo fratello maggiore Carmelo Gullà.
Mio padre aveva diciassette anni.

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Con il passare del tempo conobbe mia madre e nel 1964 si sposarono.
Mia nonna Ottavia morì a Beunos Aires nel 1973, e da quanto ricordo si era sempre parlato della famiglia di mia nonna ma mai di quella di mio nonno.
Ora, ricordando la mia infanzia, sento che forse il mio papà si era forse fantasiosamente ricostruito un’immagine di suo padre e del suo passato.
Naturalmente era esistito! Ma non trovando un minimo di dati o informazioni in questo momento mi fa pensare che la sua storia non fosse vera.
Ho una foto di quando il nonno ha fatto il servizio militare e una foto con tre compagni in uniforme.

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Umberto Filici (il secondo da sinistra)

Mio papà mi diceva che suo padre era partito per la guerra e non era più tornato, ma non mi ha mai raccontato dei suoi nonni o se aveva fratelli o dove viveva.
[…]
Mio padre tornò in Italia solamente una volta nel 1981 e mi raccontò di zie e cugini, ma sempre della famiglia di mia nonna.
La maggior parte di loro vive a Crotone, non abbiamo nessuna relazione, ma in caso di contatto, sarebbero i benvenuti.
Mio padre è morto il 9 febbraio 2000 e sento che “al mio tavolo manca una gamba”.
Se il destino vuole, mi piacerebbe trovare qualcuno che mi racconta chi era mio nonno Umberto.
Ti ringrazio molto per aver letto queste righe.
Il tuo lavoro è di molto aiuto per tutti quelli che stanno nella mia situazione.
A presto!

Rosana Filici

Colpito da questa storia, ripresi in mano la documentazione del Vaticano.

Cara Rosana,
sono andato a rivedere le schede di ricerca del Vaticano e ne ho trovata una che potrebbe riguardare tuo nonno. Forse per un errore di trascrizione, sulla scheda è riportato il cognome sbagliato (FILICE e non FILICI). Si tratta di Filice Umberto che nel 1941 si trovava in Eritrea e probabilmente era stato fatto prigioniero e portato in Egitto (la scritta E. 5/L significa Elenco 5 lettera L; questo elenco riportava i nomi di 49 prigionieri in Egitto con notizie, in data 9 luglio 1941, tra questi Filice Umberto). Il 9 ottobre 1941 erano state comunicate notizie su questo prigioniero a F. M. di Carlopoli (Catanzaro). Non so se si tratti effettivamente di tuo nonno, ma molte cose combaciano. Un abbraccio.

Buenos Aires, 16 novembre 2015

Roberto Buongiorno, non puoi immaginare il mio stupore. Ancora il mio cuore sta battendo forte perché si tratta proprio di mio nonno.
Ti ringrazio di cuore per aver trovato il tempo di aver approfondito la ricerca per aiutarmi. Mio padre mi diceva sempre che il nonno era stato catturato e tenuto prigioniero in India. Con il dato “sbagliato” nel suo nome sono arrivata al sito http://www.powinindia.it/ dove finalmente l’ho trovato.

POW in India

Serg. FILICE UMBERTO, morto il 18/11/1943

Mi ha causato molto dolore sapere che è stato catturato nel 1941 e che fino alla morte (non so in che circostanza) nel 1943, avrà sofferto la solitudine, l’esilio e la disperazione. Non riesco a capire tanta malvagità.
Però, d’altra parte, “la gamba del tavolo” adesso l’ho trovata e posso guardare avanti per cercare il resto della famiglia. Suppongo che M. F. sia stata sua madre. Continuerò a cercare e t’informerò delle novità.
Grazie mille per il tuo aiuto !!! Rosana

Cara Rosana, questi sono i dati che ho recuperato:

FILICE Umberto, nato il 22 febbraio 1913 a Carlopoli (Catanzaro). Sergente. Fatto prigioniero dagli inglesi in Eritrea nel 1941. Trasferito prima in Egitto e poi in India. Morto il 18 novembre 1943 e sepolto a Bairagarh (sobborgo di Bhopal – India). Esumato e traslato a Bombay (ora Mumbai) / “Sewree” Cimitero cristiano – Sacrario Militare. Ti allego alcune foto del cimitero e alcune note.

Un abbraccio. Roberto

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Bombay – Cimitero cristiano – Sullo sfondo veduta del tempio votivo dedicato ai Caduti italiani

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