Carissimo Roberto,
il nonno prima di partire come soldato, era un semplice contadino, viveva con la sua famiglia a Castiglione di Cervia, una piccola frazione immersa nella campagna Cervese, classe 1907 era quarto di otto fratelli.
Nella casa colonica, vivevano i quattro fratelli maschi con le rispettive famiglie e gli anziani genitori, circa venti. Le sorelle erano sposate e vivevano in altri paesi poco lontani, ma durante la guerra sfollarono nella grande casa in campagna assieme ai fratelli.
Poi il nonno e un fratello furono chiamati alle armi, purtroppo per lui non ci fu più ritorno, invece fortunatamente il fratello Onorato dopo due anni potè riabbracciare tutta la famiglia.
La mamma, ci ha raccontato che dopo aver appreso la notizia della morte di suo padre, la famiglia si era unita ancora di più, perché la mancanza del nonno si sentiva fortemente.
Il nonno non era potuto andare a scuola, ma era molto bravo, come anche i fratelli, nel lavoro dei campi, col bestiame e nel commercio della frutta.
La nonna ha lottato tanto per poter riportare a casa il nonno, ma purtroppo senza esito.
Sia lei che nostra mamma sono morte con questo grande desiderio.
Ora ringraziamo te se ci siamo riusciti, ed ora riposa nel piccolo cimitero accanto ai suoi famigliari che l’hanno atteso per tantissimi anni.
Grazie ancora di cuore per tutto, spero davvero un giorno di poterti incontrare.
Giovanna Amico
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Rocchi Giovanni, nato il 21 marzo 1907 a Cervia (Ravenna). Soldato del 147° Gruppo Artiglieria. Fatto prigioniero dai tedeschi ed internato in Polonia nello Stalag VIII B di Teschen/Cieszyn (Voivodato della Slesia). Morto a Hohenlinde / Bytów (Voivodato di Pomerania) il 17 marzo 1944. Sepolto a Bielany-Varsavia / Cimitero militare italiano (Polonia). Fonti: Ministero della Difesa, Archivio Anrp, Deutsche Dienststelle (WASt).