Un’attesa di 72 anni
Del papà Maggiorino Guido ha il ricordo di un uomo alto, in divisa, forse anche ingigantito dagli occhi di un bambino di 4 anni, che lo solleva nel cortile di quella che ieri era la casa dove viveva ed oggi è la casa dove spesso ritorna.
Ed è l’unico ed ultimo ricordo; infatti Maggiorino era stato catturato dai tedeschi a Fiume, dove si trovava in transito per torna a casa in licenza dalla Grecia, quando l’8 settembre era stato dichiarato l’armistizio e gli alleati erano diventati nemici., Così invece di tornare in Italia, a Bosia, ad abbracciare Teresina e il figlioletto, il treno lo aveva condotto n Germania, deportato nel campo di Werneck,.A casa era arrivata poi la fredda comunicazione del Ministero che Maggiorino nel campo era morto e più tardi la lettera di un compagno di prigionia toscano che lo aveva assistito nella malattia, forse tifo, che tanti prigionieri deportati ha ucciso.
Guido, diventato adulto, lo aveva cercato quel suo papà, era andato a Werneck per trovare quella tomba su cui Teresina avrebbe voluto piangere e per la quale, risparmiando centesimo su centesimo, aveva fatto fare una targa con la foto. Ma il cimitero era stato smantellato e Guido si era messo il cuore in pace . Poi lo scorso anno, ricercando notizie per scrivere qui la sua storia, ho scoperto l’esistenza di “Dimentici di Stato ” di Roberto Zamboti e diversi data base e ho potuto dire a Guido che la tomba di suo papà era nel cimitero Militare di Stato di Francoforte, dargli la cartina con la posizione del cippo dove riposavano le ossa di Maggiorino.
E il 18 giugno Guido con la moglie e i figli Silvia e Claudio sono saliti su un aereo a Caselle e atterrari a Franciforte hanno raggiunto con la metropolitana quel cimitero enorme , hanno cercato il settore, la fila e il numero e finalmente un sempreverde e una foto hanno tolto dall’anonimato quel nome e quella data incisi sul cippo, e Maggiorino ha ricevuto le lacrime e il bacio di un figlio dopo 72 anni.
Tratto dalla Pagina Facebook “Bosia Ieri Oggi Domani”
Per la storia di Maggiorino Moraglio si veda: Ora so dov’è papà – Guido Moraglio ritrova il padre
