Un paio di giorni fa mi scriveva il nipote di un giovane soldato, chiedendomi notizie del nonno, dato per disperso dalla data dell’8 settembre 1943.
“Egregio Signor Zamboni, come posso rintracciare notizie di mio nonno Domenico disperso nella seconda Guerra mondiale.
Si chiamava Guerrisi Domenico Rocco ed era nato a Polistena (RC) il 26 agosto 1921. Il suo grado era quello di soldato e faceva parte del 52° Reggimento di Artiglieria, Divisione Fanteria Torino. Era stato dato per disperso in territorio metropolitano (Italia).
La sua ultima lettera inviata alla famiglia era datata 12 gennaio 1943 e proveniva da Bolzano. In un’altra lettera, scritta da un suo amico e commilitone, veniva affermato che il 20 settembre del 1943 erano stati catturati dai tedeschi e portati al campo di Dacao [nda Dachau] dove rimasero assieme fino al 13 ottobre. Poi riferisce che furono ancora assieme fino al 7 marzo 1944 e che poi questo amico lo divisero da mio nonno il 17 ottobre 1944 e lo portarono nel Tirolo superiore. Poi questo commilitone venne riportato a Dacao, e dice che da quel giorno che li separarono non lo vide più. […].
Le invio l’unica foto che ho di mio nonno prima di andare in guerra (mio padre aveva 1 anno). Io feci ricerche per un lungo periodo, ma niente da fare. Mio padre poi morì a 51 anni nel 1993. Spero che lei possa fare qualcosa, cordiali saluti Vincenzo Guerrisi”.
La data del trasferimento in Germania riportata nella mail (20 settembre 1943) coincideva con la data del primo convoglio partito dall’Italia con destinazione il campo di concentramento di Dachau.
Si trattava di un convoglio formato da 1.790 soldati italiani reclusi nel Carcere militare di Peschiera del Garda (Verona), partiti dal reclusorio militare il 20 settembre 1943 ed arrivati nel lager il 22 settembre. Anche le date di trasferimento del commilitone coincidevano con le date di trasferimenti di deportati italiani (in particolare proprio i militari provenienti da Peschiera) al Campo di concentramento di Mauthausen.
Ho fatto così una verifica negli schedari dell’Associazione Nazionale ex Deportati, controllando tra i nominativi degli italiani immatricolati a Dachau dopo l’8 settembre 1943 ma il nome del Guerrisi non risultava. Pensando ad un errore di trascrizione del nome all’atto dell’immatricolazione, ho spulciato nome per nome il libro matricola di Dachau (periodo settembre 1943) cercando un nominativo che somigliasse a quello cercato con la data ed il luogo di nascita coincidenti con quella del Guerrisi.
E finalmente…

Controllando anche altri documenti tedeschi, risultava essere stato trasferito al Campo di concentramento di Buchenwald il 4 dicembre 1944, lager dove presumibilmente era morto.

Si chiudeva così un cerchio che era rimasto aperto per oltre settant’anni.
Guerrisi Domenico Rocco, nato il 26 agosto 1921 a Polistena (Reggio Calabria). Soldato del 52° Reggimento di Artiglieria – Divisione Fanteria Torino. Catturato dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 ed imprigionato nel Reclusorio militare di Peschiera del Garda (Verona). Deportato il 20 settembre 1943 nel Campo di concentramento di Dachau. Arrivato il 22 settembre 1943. Matricola 54230. All’atto dell’immatricolazione il nome viene storpiato in Guerresi. Trasferito al Campo di concentramento di Buchenwald il 4 dicembre 1944, dove se ne perdono le tracce. Presumibilmente morto a Buchenwald.
A Reggio Calabria, il 2 giugno 2017, è stata consegnata la Medaglia d’Onore alla Memoria di Domenico Rocco Guerrisi al nipote Vincenzo.
[…] ↑ dimenticatidistato, Nonno Domenico è finalmente uscito dall’oblio, su Dimenticati di Stato, 12 febbraio 2017. URL consultato il 3 ottobre 2021. […]
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