Salvatore Alfonso Amatruda è tornato a casa

Amatruda Salvatore Alfonso, nato il 14 settembre 1904 a Minori (Salerno)

Amatruda Salvatore Alfonso, nato il 14 settembre 1904 a Minori (Salerno). Marinaio (Cannoniere). Fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese l’8 settembre 1943 ed internato in Germania (Distretto Militare VI di Duisburg). Morto a Duisburg il 1° febbraio 1945 (nel 1944 venne dichiarato disperso e nel 1945 il Ministero della Guerra – in collaborazione con quello tedesco – accertò la causa della morte e il ritrovamento della salma a Duisburg). Sepolto ad Amburgo / Hauptfriedhof Öjendorf / Cimitero militare italiano d’onore (Germania). Posizione tombale: riquadro 4 / fila R / tomba 10.

Cimitero Militare Italiano d’Onore di Amburgo – Marinaio Amatruda Salvatore Alfonso (foto Franco Roscini)

Ricostruzione di Chiara Amatruda

Tra febbraio e marzo 2016 avviai regolare richiesta al Ministero della Difesa per il tramite del Commissariato Generale per le onoranze ai Caduti per poter riesumare e traslare in Italia i resti del nonno paterno, il marinaio cannoniere Salvatore Alfonso Amatruda, nato a Minori il 14 settembre 1904. Il nonno, effettivo al Comando Marina “Navarrino”, fu impegnato sul fronte greco-albanese dove nel 1943 fu catturato dai Tedeschi e deportato in Germania come prigioniero. Qui fu destinato a un un campo di concentramento e di lavoro finché, come risulta dagli atti a disposizione, morì a Duisburg il 1 febbraio 1945 per eventi bellici, verosimilmente sotto i bombardamenti anglo-americani. Fu poi sepolto nel Cimitero Militare Italiano di Amburgo. Per un certo periodo per la comunità minorese e per la sua stessa famiglia risultava “disperso” ( ne è testimonianza la lapide che commemora i Caduti della II Guerra Mondiale collocata presso l’edificio comunale) finché negli anni Cinquanta a sua moglie, Chiara della Mura, furono recapitate la fede nuziale e la piastrina con numero di immatricolazione e al Comune fu comunicato data e luogo del decesso. Da quel momento mio padre Costantino, uno dei suoi dei figli, si adoperò alacremente per rintracciare il luogo di sepoltura e provvedere al rimpatrio ma la sua prematura e improvvisa morte nel 1979 interruppe questa iniziativa. Io, figlia di Costantino, per onorare quella fervida volontà paterna e per mantenere fede a una promesso a un caro zio, morto quasi 2 anni fa, Gennaro, il fratello a cui mio padre era più legato, ho preso in mano carta e penna, anzi computer e posta elettronica e ho cominciato ad affrontare l’iter burocratico con la consulenza di Roberto Zamboni, un veronese, che ha dedicato gran parte del suo tempo libero per rintracciare il luogo di sepoltura di tutti i caduti italiani e le cui ricerche sono riportate integralmente nel suo sito Dimenticati di Stato. Dopo essere così venuta a conoscenza che la tomba del nonno si trovava ad Amburgo ed aver ricevuto anche foto della sua tomba, confermata dalla tenacia di altre famiglie che già erano riuscite nell’intento, la macchina burocratica è partita e da marzo 2016 ora è finalmente arrivata a destinazione: il 20 settembre p.v. la cassetta ossario coi resti mortali del nonno arriverà al Mausoleo delle Fosse Ardeatine a Roma direttamente dal Cimitero Italiano di Guerra di Amburgo insieme ai Resti di altri Caduti italiani rimpatriati. I miei familiari, accompagnati da una rappresentanza del Comune, andranno ad accogliere l’urna e a riportarla a Minori, dove, una volta depositata in un luogo degno e sacro, il 22 ottobre, riuniti tutti i familiari del Caduto vicini e lontani, si terrà una cerimonia civile e religiosa, a cui seguirà il rito di sepoltura nella tomba di famiglia accanto a sua moglie e ai suoi figli. Questa vicenda però si arricchisce di un ulteriore particolare umano e affettivo: mio nonno, quando fu arruolato, aveva lasciato sua moglie incinta dell’ultimo figlio, Salvatore, che poi nacque nel 1942 senza mai aver conosciuto il padre. Ed è proprio a lui, accompagnato da altri nipoti del Caduto, che daremo la consolazione e anche comunque la commovente gioia di riabbracciare per così dire il suo papà.

Chiara Amatruda

Le Spoglie del Soldato Salvatore Alfonso Amatruda rimarranno esposte nella Basilica di Minori fino al 22 ottobre

Foto tratta da http://www.gazzettadisalerno.it

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