Sergente Nocchiere Bergo Giulio

“Buonasera Signor Roberto Zamboni.

Sono Rinaldo Oro, da Chioggia e ultimamente ho iniziato una ricerca riguardo a mio zio internato in campo di concentramento (Stalag XII A), per poi essere trasferito a Bromberg.

Vorrei avere più informazioni possibili, su mio zio… se lei è disponibile e gentile da accettare la mia richiesta, ne sarei vivamente grato.

Rinaldo Oro – Chioggia (Venezia)”

Bergo Giulio da “borghese”
Bergo Giulio in “borghese”
Ai Chioggiotti internati


Caro Rinaldo,

questi sono i dati che ho trovato su tuo zio (aggiungendo quelli che mi hai inviato per un quadro più preciso):

Bergo Giulio di Sante, nato il 17 maggio 1919 a Catania.

Sergente Nocchiere Reparto Venezia.

Imbarcato sulla Regia Nave Scuola Marco Polo.

Pola, 10 febbraio 1943 – Regia Nave Scuola Marco Polo – Durante la navigazione velica nel Canale di Fasana (Istria)
Pola, 10 febbraio 1943 – Regia Nave Scuola Marco Polo – Durante una esercitazione. Io mi trovo in plancia col “Sestante”, strumento per prendere i rilevamenti polari e astronomici – VII° Corso Integrativo Nocchieri di Porto – Sergente Giulio Bergo
Giulio Bergo con alcuni commilitoni

Giulio Bergo – Durante una navigazione di guerra

    


Venne fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco il 9 settembre 1943 ed internato nello Stalag XII A di Limburg an der Lahn dove gli venne assegnato il numero di matricola 49201.

Venne poi decentrato presso il Comando di lavoro 1525 di Weinheim (Arbeitskommando 1525 Weinheim).


Stalag XII A – Immagine tratta da https://www.militaryimages.net/

16 gennaio 1944 – Cartolina postale inviata da Giulio ai genitori dallo Stalag XII A di Limburg
“Miei carissimi genitori, spero che la presente giunga a voi trovandovi ottimi di salute. Io sto bene! Sono ansioso di ricevere al più presto vostre notizie come pure quelle dei miei fratelli. Invio a voi tutti infiniti baci e saluti. Vostro affezionatissimo figlio Giulio”

Trasferito allo Stalag XX B di Marienburg (ora Malbork – Voivodato di Pomerania – Polonia), venne fucilato a Bydgoszcz (Voivodato di Cuiavia-Pomerania – in tedesco Bromberg – Hoheneiche Bei Bromberg) il 17 agosto 1944.


Stalag XX B di Marienburg
Stalag XX B di Marienburg

Inumato in prima sepoltura nel Cimitero cittadino di Bromberg (Städtischer Friedhof), venne poi esumato e traslato dal Ministero della Difesa, nella seconda metà degli anni ’50, nel Cimitero militare italiano di Bielany-Varsavia (Cmentarz Żołnierzy Włoskich – Polonia) ed inumato nel Mausoleo sinistro, alla fila 2, tomba n° 98.

La madre di Giulio negli anni '50 presso la capitaneria di Porto di Chioggia mentre riceve il Libretto di navigazione del figlio
La madre di Giulio negli anni ’50 presso la Capitaneria di Porto di Chioggia mentre riceve un documento del figlio

Cimitero militare italiano di Bielany (Varsavia)
registro sepolture
Registro delle sepolture di Bielany
registro sepolture 2
Soldato Bergo Giulio di Sante – classe 1919 – morto a Bydgoszcz il 17/8/1944 – Mausoleo Sinistro, Fila 2, Tomba 98
Mausoleo Sinistro
Mausoleo Sinistro

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N.98 nel mausoleo sinistro
Soldato Bergo Giulio – Mausoleo Sinistro, Fila 2, Tomba n° 98

Una “Pietra d’Inciampo” per Oreste Ghidelli

Brescia, Via Corsica, 88
Domenica 27 gennaio 2019
“Giorno della Memoria”

Alla presenza del Sindaco Emilio Del Bono, dei famigliari di Oreste Ghidelli, degli studenti del Liceo delle Scienze Umane “Veronica Gambara”, classe III C, coordinati dalla professoressa Monica Rovetta, dei rappresentanti dell’Associazione Nazionale ex Deportati, di Associazione Nazionale ex Internati, della Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura, l’artista berlinese Gunter Demnig, ideatore della iniziativa ”Stolpersteine” – Pietre d’inciampo, ha posato una di queste pietre davanti a quella che fu l’abitazione di una vittima di deportazione, Oreste Ghidelli. (foto di Emanuele Formosa).

Oreste Ghidelli

Oreste Ghidelli, nato a Brescia il 27 maggio 1913, morto nei pressi di Zwickau l’1.4.1945. Aderì al CLN, fu deportato come politico.

Brescia. 1943-44. L’impegno antifascista nella città si intensifica. La resistenza bresciana deve tuttavia far fronte a una grave difficoltà di carattere geopolitico. Brescia e provincia si trovano al centro della Repubblica Sociale Italiana. In città e in particolare sul lago di Garda hanno sede i ministeri repubblicani e i comandi nazisti e fascisti delle diverse formazioni militari, che praticano assidui controlli sul territorio e impediscono al movimento partigiano di emergere. Nonostante ciò, fra il ’43 e il ’44 i partigiani sono 5074, divisi in cinque gruppi: le Fiamme Verdi, le Brigate Garibaldi, le Formazioni “Giustizia e Libertà”, la Brigata “Matteotti” ed elementi isolati.

Dopo l’8 settembre si trovano dispersi numerosi prigionieri di guerra alleati, scappati dai campi di concentramento. Perciò l’Organizzazione Militare clandestina presente a Milano decide di mobilitarsi per metterli in salvo. L’incarico viene affidato all’ingegnere Giuseppe Bacciagaluppi, che lo svolgerà all’interno delle attività politiche e militari del CLN, da poco costituitosi. Anche sul territorio tra la Val Trompia e la Val Camonica si nascondono centinaia di prigionieri, soprattutto britannici. I membri del CLN locale iniziano l’organizzazione dell’assistenza per il loro salvataggio in collaborazione con due ufficiali britannici, che si offrono di tenere il collegamento.

Qui si inserisce la storia di Oreste Ghidelli. Collabora alle operazioni di assistenza e accompagnamento da Brescia a Milano fino alla frontiera svizzera assieme ai compagni Titti Pasolini, Mario Giuberti e agli ufficiali britannici. Una trentina di prigionieri riesce a essere trasferita in svizzere grazie al loro lavoro.

Che tipo di attività aveva svolto fino a quel momento Oreste? Perché non fu arruolato allo scoppio della guerra? Non si hanno infatti sue notizie dopo il 1936, anno del suo congedo dalla Marina militare di Venezia, dove aveva trascorso 28 mesi di ferma, come risulta dal documento del Distretto militare di Brescia datato 27 ottobre 1953. Secondo questo documento, inoltre, il soldato Ghidelli Oreste risulta ancora in vita e di professione artista. Nemmeno la famiglia è ancora riuscita a ricostruire questo lungo arco di tempo.

Nel novembre del ’43 un rastrellamento disperde l’organizzazione clandestina che si trova a Brescia. Oreste si trasferisce a Milano (1). Qui viene arrestato come prigioniero politico e rinchiuso nel carcere di San Vittore. il 17 gennaio 1945, durante il trasferimento al campo di concentramento e di transito di Bolzano-Gries, scrive una lettera ai famigliari (2), nella quale chiede al fratello Adalberto di interessarsi della fidanzata Angela rinchiusa a sua volta nel carcere di San Vittore. In quella missiva comunica anche il suo probabile trasferimento  nel campo di Bolzano, che avviene il 18 gennaio.

Lettera originale recapitata alla famiglia Ghidelli

Cinque giorni dopo però giunge nel Lager di Flossenbürg, in Baviera, dove viene immatricolato col numero 43652 I e classificato con il triangolo rosso, simbolo dei deportati politici.

Libro matricola di Flossenbürg dove compare il nome del Ghidelli

Il 21 febbraio 1945 viene trasferito al sotto-campo di Zwickau, dove i prigionieri sono destinati al lavoro forzato nella fabbrica di autoveicoli di proprietà della Auto Union. data la sua fisicità robusta, nonostante l’età, viene sfruttato come meccanico. A fine marzo le truppe alleate avanzano e il lager viene evacuato. A un passo dalla libertà, l’1 aprile 1945, durante la “marcia della morte” verso il confine cecoslovacco viene ucciso dagli uomini della scorta con una raffica di mitra. Ritardava la marcia per prestare aiuto a un compagno debilitato. Pochi minuti dopo gli stessi assassini della scorta si danno alla fuga. Nessuno seppe più niente della sorte del prigioniero.

La famiglia cercò senza tregua di recuperare notizie del proprio congiunto, senza mai scoprire nulla. Fino a quando, verso la fine del 1945, fu informata dal vescovado di Brescia che un compagno di prigionia di Oreste si era rivolto alla sede episcopale bresciana sostenendo di avere informazioni da trasmettere ai familiari. Tuttavia né questa né altre piste permisero di avere una conferma certa della morte.

Unico testimone era Armando Corsi, compagno di prigionia di Oreste.

Archivio di Stato di Bolzano – Testimonianze reduci dalla prigionia

Fu necessario aspettare il 18 ottobre 1976 perché Croce Rossa italiana certificasse la morte del prigioniero. Ricevuto il documento ufficiale, la sorella maggiore Bruna rifiutò di credere alla notizia, mentre gli altri cinque fratelli di Oreste, soprattutto Adalberto, si attivarono per trovare più notizie. Nonostante le numerose ricerche, non riuscirono mai a scoprire cosa fosse veramente accaduto a Oreste nei suoi ultimi anni di vita.

Croce Rossa Italiana – Informazioni sulla deportazione del Ghidelli

Tre generazioni dopo, è stata la pronipote Francesca Fontana a riprendere ed approfondire le ricerche. Ed è lei a ricevere la medaglia d’onore consegnata dal Comune di Brescia ai famigliari di quindici deportati il 27 gennaio 2018.

Lettera del Prefetto di Brescia per la concessione della Medaglia d’Onore

Desiderando rendere omaggio al prozio, Francesca Fontana aderisce all’iniziativa Pietre d’Inciampo”. La piccola targa d’ottone della dimensione di un sanpietrino viene posta il 27 gennaio 2019, davanti alla porta della casa in cui abitò Oreste, vittima del nazismo.

A cura degli studenti del Liceo delle Scienze umane “Veronica Gambara”, classe III C, coordinati dalla professoressa Monica Rovetta

Note:

(1) Rapporto finale sull’attività svolta dal CLN Alta Italia in favore di ex prigionieri di guerra alleati.

(2) Questo il testo della lettera integrale, datato 17/01/1945: “Caro papà approfitto di una breve sosta qui a Bardolino per inviarti due righe. Ti saluto perché sto per partire per Bolzano, campo di concentramento. Purtroppo a Milano non mi hanno voluto rilasciare. Se Adalberto crede poter fare qualche cosa può far ricerche a Gries o Bolzano dove sono i campi di concentramento. Colà credo di fermarmi 15 giorni poi vedrò se mi manderanno in Germania. Pregate Adalberto di interessarsi per Angela, in carcere detenuta a Milano. Carissimi non addoloratevi se rimarrò lontano da voi e solamente per breve tempo ritorneremo ad abbracciarvi, finalmente libero. Abbracciatemi la Bruna ed i bambini, Alfredo, papà, Italia, Giancarlo e l’ultimo, Claudio, Valter e tutti”. La madre, Teresa Viglioli, morì di parto quando Oreste era adolescente. [ndr]

Francesca Fontana

Francesca Fontana, pronipote di Oreste.

Le notizie riguardo a Oreste Ghidelli sono frutto di un lungo e complicato lavoro svolto da Francesca Fontana in anni di ricerche tra documenti e collaborazioni con varie associazioni. Ella ha materialmente ricevuto dal Capo dello Stato la Medaglia d’Onore conferita a Oreste Ghidelli quale vittima di deportazione e di internamento nel corso del secondo conflitto mondiale (foto e commento di Emanuele Formosa).

                

 

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Per Oreste Ghidelli si veda anche:

https://dimenticatidistato.com/2017/03/22/compagni-di-un-tragico-destino/

https://dimenticatidistato.com/2018/01/28/medaglia-donore-per-oreste-ghidelli/

 

 

 

 

 

 

Medaglia d’Onore al Marò Michele Spinelli

“Egregio signor Roberto Zamboni,
mi chiamo Francesco Mancino e scrivo da Monte di Procida, provincia di Napoli.
Innanzi tutto vorrei complimentarmi e ringraziarla per la notevole opera di ricerca e diffusione di notizie che opera da tanto tempo sul suo sito e tramite Facebook.
Sono il nipote di un caduto della seconda guerra mondiale, lui era il mio nonno materno e si chiamava Michele Spinelli, marinaio richiamato in guerra nel 1943 ed imbarcato sulla nave ospedale militare “Gradisca”, il cui equipaggio l’11 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi, insieme alla nave, a Patrasso (pressi di Cefalonia, Grecia) e da li internato in Germania, sicuramente almeno nello Stalag 326 VI K Senne e Stalag VI J Krefeld (matricola n° 103985 VI C), fino a quando, ammalato di pleurite essudativa fu trasferito nel campo di Fullen (vicino Meppen, confini con l’Olanda) fino alla data della morte, il 9-4-1945. Li fu sepolto a cura dei cappellani militari italiani, e poi nel 1958 fu traslato nel cimitero militare italiano di Amburgo Ojendorf.

Michele Spinelli 1943

La vicenda più triste fu certamente che quando questo mio nonno partì per la guerra, mia nonna era incinta di mia madre, e quindi né lui poté mai sapere se questo foglio fosse mani nato, né mia madre ha mai conosciuto il padre.
Mia nonna a guerra finita ricevette una lettera del cappellano militare di Fullen don Giovanni Farfarana, nella quale raccontò la morte di mio nonno e la sua sepoltura, allegando una piccola foto del cimitero del campo. Nel 2001 io, tramite internet, riuscii a sapere della traslazione dei resti ad Amburgo, come confermatomi dal Consolato Italiano di Amburgo e dall’Amministrazione del cimitero, e nel marzo 2013, per la prima volta dopo tanti anni, mi recai in visita sulla sua tomba. Purtroppo però mia madre era già deceduta dal 2005.
Il 28 gennaio scorso mio nonno, a seguito di una mia richiesta, ha ricevuto la medaglia d’onore per gli internati nei lager nazisti, con DPR del 12-11-2018, io e mio fratello abbiamo ritirato l’onoreficenza presso la Prefettura di Napoli, nel contesto di una bella cerimonia.
Negli anni ho anche scritto presso due centri documentali in Germania (Dokumentationsstatte Stalag 326 (VI K) Senne e Gedenkstatte Estervegen), uno dei quali mi ha anche inviato un documento dell’epoca. Attualmente attendo notizie dal archivio ITS di Bad Arolsen (se mai vi fosse qualcosa) e vorrei scrivere, appena il sito internet lo consentirà, anche all’archivio della Croce Rossa.
[…]

Un ringraziamento affettuoso e tanti saluti,

Francesco Mancino – Monte di Procida (NA)”


Cartolina postale inviata dallo Spinelli alla famiglia dallo Stalag VI C di Fullen il 6 maggio 1944
Cartolina postale inviata il 5 agosto 1944 da Fullen
Cimitero di Fullen 1945
Tomba nel Cimitero militare italiano d’Onore di Amburgo
Ojendorf – Amburgo
28 gennaio 2019 – Medaglia d’Onore a Michele Spinelli

Antonio Morano. Un marinaio tra i ribelli di Mauthausen

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Tratto da “Le cronache lucane” del 05.05.2019

Tratto dal “Triangolo rosso” del giugno 2000 (periodico dell’Associazione Nazionale ex Deportati)


Salve,

innanzitutto è doveroso un ringraziamento sincero, per la meritoria opera di ricerca che sta da tempo attuando, per dare il giusto riconoscimento ai tanti, troppi, soldati italiani caduti in guerra e dimenticati.

Le scrivo per avere, se possibile, informazioni in merito alla sepoltura di un mio prozio Antonio Morano, nato a Melfi il 25/07/1922 e deceduto aMauthausen il 22/04/1945.

In famiglia siamo particolarmente legati a questo zio di mio padre, nato nel 1950 ed a cui fu dato proprio il nome dello zio.

Per la cronaca, anche mio nonno paterno, come il fratello, è stato un marinaio, solo che per fortuna è riuscito a rientrare salvo dalla guerra.

La storia del mio prozio è molto complessa, in quanto a dire il vero per decenni la mia famiglia non ha conosciuto la vera storia del congiunto, tant’è che presso il cimitero di Melfi, vi è una lapide nella cappella di famiglia dove questo mio zio è indicato come dispero in mare nel 1940.

Solamente da qualche anno abbiamo appreso essere deceduto nel sopracitato campo di concentramento in Austria e che il suo nome compariva in diversi elenchi e pubblicazioni datate addirittura agli anni 60.

Naturalmente con le nuove tecnologie a disposizione mi sono personalmente messo alla ricerca ed è ho reperito un po’ di notizie in merito, imbattendomi nel suo sito e nella sua pagina Facebook, pertanto ho pensato immediatamente di scriverle, con la speranza di poter reperire notizie utili.

In attesa di un positivo riscontro, le porgo i miei più cordiali saluti e la ringrazio a nome di tutta la mia famiglia.

Lorenzo Morano

Melfi (PZ)


Caro Lorenzo,

confermo che tuo zio venne deportato a Mauthausen dove morì il 22 aprile 1945.

Questi i dati che sono riuscito a reperire:

Antonio Morano

Morano Antonio di Nicola, nato il 25 luglio 1922 a Melfi (Potenza). Celibe. Residente a Melfi in Via Santa Lucia, 21. Marò. Fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 in Grecia (fronte Egeo, Lero e Rodi). Detenuto in Jugoslavia. Deportato a Mauthausen tramite la Polizia di Sicurezza tedesca di Belgrado. Arrivato a Mauthausen il 3 ottobre 1944. Matricola 106879. Mestiere dichiarato all’atto dell’immatrico-lazione: macellaio (*). Classificato come SCH (Schutzhäftlinge – deportato per motivi precauzionali). Ucciso a Mauthausen il 22 aprile 1945.

(*)  in Brunello Mantelli, Nicola Tranfaglia – Il libro dei deportati. I deportati politici 1943-1945 – Ugo Mursia

Scheda di entrata del Campo di concentramento di Mauthausen

Nei registri delle sepolture del Cimitero militare italiano di Mauthausen il suo nome non compare, quindi, vista anche la data di morte, potrebbe essere stato sepolto in fossa comune in quello che ora è il cimitero del lager di Mauthausen.

Registro dei decessi (Totenbuch) di Mauthausen

Infatti, all’inizio degli anni ’60 uno spazio all’interno del Memoriale di Mauthausen fu adibito a cimitero, nel quale vennero traslatate le salme esumate sia dai «Cimiteri americani» di Mauthausen e Gusen, sia dalle Fosse Comuni allestite dalle SS.

Nel settore II del Campo di Mauthausen e nella zona tra le baracche 16 e 19 sono oggi sepolte oltre 14.000 Caduti, molti di questi di nazionalità italiana. Purtroppo, provenendo da sepolture di massa o da inumazioni approssimative, nel dopoguerra non fu possibile la loro identificazione e la successiva traslazione nel cimitero militare italiano. Tutti questi Caduti non sono esumabili.

Un saluto. Roberto Zamboni



Elenco rielaborato e suddiviso per data di morte (dati tratti da Archivio Aned / Tibaldi)

Deportati italiani uccisi il 22 aprile 1945


Angiola Nicola nato a Vaglio Basilicata (PZ) il 28/01/1925. Fresatore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126014.

Bacigalupi Luigi nato a Sarzana (SP) il 20/09/1924. Operaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 19/12/1944. Matricola 114139.

Bortoloso Giovanni nato a Schio (VI) il 29/05/1912. Impiegato. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/01/1945. Matricola 115807.

Carmignani Francesco nato a Peccioli (PI) il 13/10/1924. Disegnatore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 19/12/1944. Matricola 113930.

Cetrelli Franco nato a La Spezia (SP) il 24/12/1930. Apprendista fotografo. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126119.

Colella Agostino nato a Roma (Roma) il 25/12/1901. Venditore ambulante. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 13/01/1944. Matricola 42046.

De Tomaso Antonio nato a Genova (GE) il 23/02/1922. Operaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126459.

Ferrari Renato nato a Genova (GE) il 08/11/1925. Muratore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 16/04/1944. Matricola 63733.

Gallinaro Roberto nato a Gaeta (LT) il 08/01/1911. Operaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 18/08/1944. Matricola 89451.

Garzino Mario nato a Saluzzo (CN) il 01/09/1928. Studente. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/01/1945. Matricola 115522.

Gentile Luigi nato a Napoli (NA) il 11/02/2016. Macchinista. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 25/03/1944. Matricola 59978.

George Domenico nato a Acquaviva (BA) il 21/07/1919. Meccanico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 15/02/1945. Matricola 129775.

Guerrazzi Italo nato a Bovalino (RC) il 20/01/1919. Operaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 16/04/1944. Matricola 63745.

Laudano Michele nato a Cerignola (FG) il 22/09/1922. Impiegato. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 21/11/1944. Matricola 110295.

Malandra Vittorio nato a Milano (MI) il 26/06/1894. Imbianchino. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 58958.

Manzin Duilio nato a Vicenza (VI) il 03/06/1895. Fonditore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126267.

Marzagalli Luigi nato a Lodi (MI) il 29/10/1901. Meccanico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 21/02/1944. Matricola 53423.

Masciotta Vittorio nato a Napoli (NA) il 18/09/1914. Avvocato. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 19/02/1945. Matricola 132666.

Miceli Vincenzo nato a S. Giovanni Gemini (AG) il 04/05/1899. Agricoltore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 24/06/1944. Matricola 76451.

Milani Pietro nato a Torre dè Busi (BG) il 18/10/1927. Apprendista. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 58991.

Modrusan Ivan nato a Modrusani – Pola (Istria) il 27/02/1899. Agricoltore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126799.

Morano Antonio nato a Melfi (PZ) il 25/07/1922. Macellaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 03/10/1944. Matricola 106879.

Perfumo Pierino nato a Masio (AL)31/08/2026. Agricoltore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/01/1945. Matricola 115646.

Quaglia Secondo nato a Antignano d’Asti (AT) il 28/01/1927. Apprendista. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/01/1945. Matricola 115677.

Riccardi Guglielmo nato a Magenta (MI) il 26/11/1907. Metalmeccanico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 08/04/1944. Matricola 61736.

Rigamonti Grazioso nato a Erba (MI) il 05/07/1920. Elettricista. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 59097.

Sabadin Giovanni nato a Maresego (Pola) il 29/07/1907. Sarto. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126869.

Segrado Gino nato a Sutrio (UD) il 17/06/1917. Carpentiere. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126879.

Sterpini Ettore nato a Pola (Istria) il 26/12/1889. Magazziniere. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 18/08/1944. Matricola 90484.

Tartari Federico nato a Arbedo – Canton Ticino (Svizzera) il 15/07/1914. Meccanico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 30/01/1944. Matricola 50910.

Traversi Giuseppe nato a Rimini (FO) il 26/03/1911. Negoziante. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 59178.

Tufo Giuseppe nato a Apice () il 04/08/1920. Operaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126902.

Villa Dante nato a Milano (MI) il 02/07/1922. Fabbro. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 59192.

Zordan Bruno nato a Schio (VI) il 10/10/1920. Contabile. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/01/1945. Matricola 115837.

Zorzi Giuseppe nato a Verona (VR) il 24/12/1924. Scuola Nautica. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126507.


Deportati italiani uccisi il 24 aprile 1945


Amoroso Carlo nato a Trapani (TP) il 15/09/1920. Fornaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 24/06/1944. Matricola 76211.

Barili Domenico nato a La Spezia (SP) il 21/08/1900. Assistente medico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 24/06/1944. Matricola 76226.

Bossi Antonio nato a Rovigno d’Istria (Pola) il 13/07/1921. Agricoltore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 18/08/1944. Matricola 89173.

Brina Federico nato a Torino (TO) il 14/03/1892. Fresatore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 58746.

Carusi Giuseppe nato a Carrara (MS) il 24/11/1911. Scultore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/01/1945. Matricola 115811.

Chiarotto Ilio Luigi nato a Monteforte d’Alpone (VR) il 20/10/1923.Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 19/12/1944. Matricola 114144.

Cocco Felice o Felicino nato a Savona (SV) il 09/09/1924. Operaio specializzato. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 58803.

Coluccini Giovanni nato a Camaiore (LU) il 16/08/1877. Pensionato. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126138.

Costa Francesco nato a Caravaggio (BG) il 22/07/1909. Gruista. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 58825.

Domenichini Bruno nato a Livorno (LI) il 20/01/1908. Imbianchino . Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/03/1944. Matricola 57094.

Foresti Giulio di Antonio nato a Premana (LC) il 29/01/1924. . Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 21/11/1944. Matricola 110452.

Fraboschi Giuseppe nato a Calice Cornoviglio (SV) il 14/09/1895. Agricoltore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/01/1945. Matricola 115818.

Franchini Emilio nato a Maranello (MO) il 04/04/1918. Montatore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/01/1945. Matricola 115819.

Frattini Amedeo nato a Varese (VA) il 20/03/1901. Auto meccanico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 08/04/1944. Matricola 61640.

Galeano Garnero nato a Genova (GE) il 20/10/1907. Medico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 15/02/1945. Matricola 129772.

Gatti Angelo nato a Milano (MI) il 26/01/1907. Tappezziere. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 19/12/1944. Matricola 113985.

Gianfranchi Elio nato a Arcola (SP) il 29/09/1926. Apprendista. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126216.

Giassi Simeone nato a Villa Corilli (Pola) il 18/04/1924. Agricoltore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 09/12/1943. Matricola 40564.

Larini Larino nato a Capraia e Limite (FI) il 01/04/1887. Calzolaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/03/1944. Matricola 57205.

Manfrini Anselmo nato a Portomaggiore (FE) il 24/10/1898. Meccanico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/03/1944. Matricola 57237.

Mariani Alceste Massimo nato a Fivizzano (MS) il 19/02/1877. Elettricista. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126517.

Nichelatti Albino nato a Trento (TN) il 21/12/1880. Tecnico Edile. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 24/06/1944. Matricola 76477.

Mussa Angelo nato a Torino (TO) il 06/02/1902.Deportato a Mauthausen. . Matricola 138305.

Muzzolini Oreste nato a Tarcento (UD) il 17/10/1921. Agricoltore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126813.

Paletto Enrico nato a Torino (TO) il 03/08/1924. Meccanico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 59030.

Paoli Luciano nato a Vezzano Ligure (SP) il 19/04/1928. Apprendista. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126329.

Parodi Silvio nato a Ceranesi (GE) il 10/04/1920. Falegname. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 16/04/1944. Matricola 63805.

Pellini Luigi nato a Lerici (SP) il 19/07/1926. Tornitore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126339.

Perotta Edmondo nato a Milano (MI) il 02/01/1920. Impiegato. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 08/04/1944. Matricola 61716.

Perozzo Bruno nato a Vedelago (TV) il 09/05/1923. Minatore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 21/11/1944. Matricola 110365.

Perozzo Luigi nato a Castelfranco Veneto (TV) il 31/07/1914. Falegname. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/01/1945. Matricola 115651.

Pizzorni Ezio nato a Rossiglione (GE) il 06/02/1922. Operaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 16/04/1944. Matricola 63818.

Plebani Luigi nato a Capriolo (BS) il 19/02/1916. Fornaio. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 19/12/1944. Matricola 114067.

Raffi Vincenzo nato a La Spezia (SP) il 17/08/1921. Imbianchino. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126378.

Reverberi Luciano nato a La Spezia (SP) il 25/02/1923. Agricoltore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 19/12/1944. Matricola 114083.

Ricci Curio nato a Sant’Arcangelo (FO) il 02/08/1875. Negoziante. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 11/03/1944. Matricola 57368.

Romiti Palmiro nato a Fivizzano (MS) il 06/04/1901. Cuoco. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126523.

Salanitro Carmelo nato a Adrano (CT) il 30/10/1894. Professore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 09/12/1943. Matricola 40745.

Sandri Domenico nato a Vicenza (VI) il 29/09/1905. Aeromeccanico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 59122.

Serra Vincenzo nato a Albanova (NA) il 06/03/1913. Falegname. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 09/12/1943. Matricola 40763.

Sgualdino Guido di Antonio nato a Faedis (UD) il 13/09/1903.Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 18/08/1944. Matricola 88946.

Stradaioli Augusto nato a Civitella di Romagna (FO) il 21/01/1880. Contadino. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 24/06/1944. Matricola 76597.

Tadina Giovanni nato a Pola (Istria) il 01/05/1894. Meccanico aggiustatore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126955.

Tonelli Persio nato a Follo (SP) il 10/11/1892. Cuoco. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126461.

Vilasco Glauco nato a Monza (MI) il 02/11/1925. Meccanico. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 20/03/1944. Matricola 59195.

Violante Alfredo nato a Rutigliano (BA) il 25/10/1888. Avvocato. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 24/06/1944. Matricola 76628.

Zamolini Battista nato a Marmentino (BS) il 19/07/1897. Agricoltore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 04/02/1945. Matricola 126536.


Deportati italiani uccisi il 25 aprile 1945


Rusconi Luigi nato a Pavia (PV) il 31/03/1887. Impiegato. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 24/06/1944. Matricola 76555.

Tombelli Renato nato a Roma (Roma) il 25/10/1901. Pittore. Deportato a Mauthausen. Immatricolato il 13/01/1944. Matricola 42210.