“Egregio signor Roberto Zamboni,
mi chiamo Francesco Mancino e scrivo da Monte di Procida, provincia di Napoli.
Innanzi tutto vorrei complimentarmi e ringraziarla per la notevole opera di ricerca e diffusione di notizie che opera da tanto tempo sul suo sito e tramite Facebook.
Sono il nipote di un caduto della seconda guerra mondiale, lui era il mio nonno materno e si chiamava Michele Spinelli, marinaio richiamato in guerra nel 1943 ed imbarcato sulla nave ospedale militare “Gradisca”, il cui equipaggio l’11 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi, insieme alla nave, a Patrasso (pressi di Cefalonia, Grecia) e da li internato in Germania, sicuramente almeno nello Stalag 326 VI K Senne e Stalag VI J Krefeld (matricola n° 103985 VI C), fino a quando, ammalato di pleurite essudativa fu trasferito nel campo di Fullen (vicino Meppen, confini con l’Olanda) fino alla data della morte, il 9-4-1945. Li fu sepolto a cura dei cappellani militari italiani, e poi nel 1958 fu traslato nel cimitero militare italiano di Amburgo Ojendorf.

La vicenda più triste fu certamente che quando questo mio nonno partì per la guerra, mia nonna era incinta di mia madre, e quindi né lui poté mai sapere se questo foglio fosse mani nato, né mia madre ha mai conosciuto il padre.
Mia nonna a guerra finita ricevette una lettera del cappellano militare di Fullen don Giovanni Farfarana, nella quale raccontò la morte di mio nonno e la sua sepoltura, allegando una piccola foto del cimitero del campo. Nel 2001 io, tramite internet, riuscii a sapere della traslazione dei resti ad Amburgo, come confermatomi dal Consolato Italiano di Amburgo e dall’Amministrazione del cimitero, e nel marzo 2013, per la prima volta dopo tanti anni, mi recai in visita sulla sua tomba. Purtroppo però mia madre era già deceduta dal 2005.
Il 28 gennaio scorso mio nonno, a seguito di una mia richiesta, ha ricevuto la medaglia d’onore per gli internati nei lager nazisti, con DPR del 12-11-2018, io e mio fratello abbiamo ritirato l’onoreficenza presso la Prefettura di Napoli, nel contesto di una bella cerimonia.
Negli anni ho anche scritto presso due centri documentali in Germania (Dokumentationsstatte Stalag 326 (VI K) Senne e Gedenkstatte Estervegen), uno dei quali mi ha anche inviato un documento dell’epoca. Attualmente attendo notizie dal archivio ITS di Bad Arolsen (se mai vi fosse qualcosa) e vorrei scrivere, appena il sito internet lo consentirà, anche all’archivio della Croce Rossa.
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Un ringraziamento affettuoso e tanti saluti,
Francesco Mancino – Monte di Procida (NA)”





