Grazie all’interessamento di Frederic Erminio Todde, siamo riusciti a rintracciare i parenti e a dare un volto a un altro sardo fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania.
Gavino Piras , figlio di fu Biagio e Murgia Mariangela, era nato a Urzulei (Nuoro – ora Ogliastra) il 25 ottobre 1899. Di mestiere contadino era stato arruolato nella Guardia di Finanza (Legione Udine) e aveva il grado di appuntato con il numero di matricola militare 18716.
Dopo l’armistizio, il 9 settembre 1943, era stato fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania nello Stalag IX A di Ziegenhain, nella Renania-Palatinato, dove gli era stato assegnato il numero di matricola 77808.
Era poi stato assegnato al Comando di lavoro (Arbeitskommando) n° 3006 che si trovava nella città di Kassel (quartiere Bettenhausen).

Il 21 marzo 1945, la parte orientale della città di Kassel (Battenhausen) venne pesantemente bombardata con bombe altamente esplosive e incendiarie. Circa 18.000 tonnellate di bombe vennero sganciate sulla città (si stima che siano morte 12.000 persone).
Tra le vittime del bombardamento del 21 marzo c’era anche Gavino che muore a Kassel / Bettennhausen il 19 aprile 1944 alle ore 10.00 a causa delle ferite riportate.
Viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale (registro sepolture n° 1690/47 – posizione tombale 6a / Bo / n° 147 / tomba n° VI).

Nella seconda metà degli anni ’50 le sue Spoglie vengono esumate e, su disposizione del Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti in Guerra, traslate nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Friedhof Westhausen) e inumate alla posizione tombale: riquadro D, fila 10, tomba 1.


La mamma Mariangela, da subito inizia una difficile ricerca per sapere che fine abbia fatto il figlio dopo l’armistizio.
Interpella l’Ufficio Informazioni Vaticano per i Prigionieri di Guerra e probabilmente anche l’Ufficio Prigionieri della Croce Rossa Italiana.
Il 3 maggio del 1944 verrà a sapere che Gavino è prigioniero dei tedeschi e si trova internato in Germania.
Soltanto a guerra finita, il 13 marzo 1946, le arriverà la triste notizia che suo figlio è morto sotto un bombardamento aereo e che è stato sepolto a Kassel.


Grazie!
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State facendo un lavoro magnifico!
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Grazie Federica. Credo proprio che sia dovuto a questi ragazzi.
Roberto Zamboni
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