I soldati italiani internati nei territori del Terzo Reich dopo l’8 settembre 1943 furono in tutto 730.000 (710.000 classificati come Internati Militari Italiani e 20.000 come prigionieri di guerra). Di questi ne morirono oltre 40.000.
Ancora oggi non conosciamo il numero esatto dei veronesi che furono imprigionati come IMI.
Al momento abbiamo potuto stabilire solo che almeno 262 Internati Militari Italiani veronesi (1) persero la vita nei campi di prigionia tedeschi (Stalag / Oflag).
Ovviamente il numero degli IMI veronesi imprigionati nei campi del Terzo Reich (deceduti e superstiti) è enormemente più alto.
Grazie all’accessibilità a nuovi archivi, è stato possibile integrare i dati da noi archiviati sugli IMI veronesi.
(1) Si tratta dei veronesi che vennero inumati in prima sepoltura nei cimiteri degli stalag (o in cimiteri comunali) e successivamente esumati e traslati (su disposizione del Commissariato Generale per le Onoranze ai caduti in Guerra – Ministero della Difesa) nei Cimiteri militari italiani d’onore di Amburgo, Berlino, Francoforte sul Meno e Monaco di Baviera (Germania), Mauthausen (Austria) e Bielany-Varsavia (Polonia). Archivio Zamboni.

INTERNATI MILITARI ITALIANI
Alberti Fausto, figlio di Albino, nasce il 13 agosto 1909 a Parona di Valpolicella (frazione di Verona). Caporal Maggiore del 46° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Trento il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XII D di Treviri. Matricola: 4828. Viene poi trasferito allo Stalag XII C di Wiebelsheim e infine allo Stalag XIII C di Hammelburg. Viene decentrato ed impiegato presso il Comando di lavoro di Schweinfurt. Muore a causa di un bombardament aereo a Schweinfurt il 24 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero comunale locale alla posizione tombale: 22 R 62. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro J, fila 8, tomba 13. Fonti: Archivio Zamboni, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen. Note: il padre risiedeva a Caselle di Isola della Scala.
Aldegheri Mario, nasce l’8 dicembre 1921 a Illasi (Verona). Soldato del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Bolzano il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 151311. Viene decentrato al Comando di lavoro n° 6068 di Peine. Muore per malattia (infezione polmonare bilaterale) a Peine (Bassa Sassonia) il 13 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Klein-Bülten/Peine (Bassa Sassonia). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila R, tomba 54. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Aldegheri Vittorio, figlio di fu Eugenio, nasce il 20 luglio 1911 a Colognola ai Colli (Verona). Risiede in Via Paolo Caliari, 28 – Borgo Venezia (Verona). Soldato dl 29° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Bologna il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 62408. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund e decentrato al Comando di lavoro di Wesuwe (Haren – Bassa Sassonia). Muore per malattia (tubercolosi polmonare) a Dortmund il 21 ottobre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro M, fila 6, tomba 8. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Altichieri Guido, figlio di Giuseppe, nasce il 28 marzo 1919 a Verona. Sergente de 56° Reggimento Artiglieria Casale, 1° Battaglione, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore a causa di un bombardamento aereo il 6 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Neumünster (Schleswig-Holstein). Certificato di morte n° 1212/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila M, tomba 23. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Ambrosi Enrico, nasce il 10 luglio 1912 a Peschiera del Garda (Verona). Coniugato con Lina Ambrosi, risiede a Peschiera del Garda. Soldato del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Durazzo (Albania) l’11 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 54948. Viene trasferito allo Stalag 326 di Senne, poi allo Stalag VI D di Dortmund ed infine rientra allo Stalag VI K (326) di Senne. Muore il 22 dicembre 1944 presso l’infermeria di Forelkrug Ueber Paderborn (Nord Reno-Vestfalia). Viene sepolto nel Cimitero di Stukenbrock (Cimitero d’onore per prigionieri di guerra est) e inumato alla posizione tombale: campo II, tomba 143. Certificato di morte n° 55/1950. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila T, tomba 26. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Ambrosi Ottavio, figlio di Angelo, nasce il 7 maggio 1917 a Ronco all’Adige (Verona). Soldato del 27° Settore e Sottosettore G.a.f. (Guardia alla frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte croato l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 82001. Viene poi trasferito allo Stalag VI J di Fichtenhain ed infine viene trasferito allo Stalag VI C/Z di Fullen. Muore per malattia presso l’Infermeria di Groß Fullen (Meppen) il 28 marzo 1944. Certificato di morte n° 18/1944. Inumato in prima sepoltura a Fullen, viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila R, tomba 46. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Amerio Giuseppe, nasce il 26 settembre 1895 a Verona. Sergente dell’8° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Udine il 12 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XX A di Toruń (voivodato di Cuiavia-Pomerania). Viene poi trasferito allo Stalag VIII A di Görlitz. Muore per malattia a Görlitz (in polacco Zgorzelec – voivodato della Bassa Slesia) il 28 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del campo in Seindenbergstraße. Certificato di morte n° 2229/1944. Posizione tombale: reparto 10, tomba 17. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Anderloni Bruno, figlio di Domenico e Sabaini (?), nasce il 21 settembre 1922 a Mezzane di Sotto (Verona). Contadino. Soldato del 55° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Ragusa (fronte croato) il 12 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI A di Hemer. Matricola: 95826. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund ed infine allo Stalag VI C di Bathorn. Muore per malattia presso l’Ospedale di Lünen (St. Marien Hospital / Lünen / Nord Reno-Vestfalia) il 24 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Evangelico di Lünen Sud alla posizione tombale: tomba n° 36. Certificato di morte n° 25/1945. Viene poi esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro N, fila 8, tomba 33. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: in alcuni documenti risulta come luogo di nascita Castagné (Verona).
Andreetto Umberto, nasce il 21 dicembre 1922 a Legnago (Verona). Contadino. Soldato del 317° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi in Grecia dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Ultima residenza nota: Mittenwald (Baviera). Muore per malattia (tifo) a Monaco di Baviera (Kölner Platz, 1) il 3 ottobre 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Nord di Monaco di Baviera (Nordfriedhof München) alla posizione tombale: tomba n° 150/2/4. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila 7, tomba 17. Note: in Archivi di Arolsen il nome è registrato al contrario e storpiato: cognome Umberto e nome Andretto. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Antolini Silvio, nasce il 31 ottobre 1910 a Marano di Valpolicella (Verona). Caporal Maggiore dell’8° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi ad Atene (Grecia) il 15 settembre 1943 e internato in Polonia nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 25956. Viene poi trasferito allo Stalag VI B di Versen e infine allo Stalag XX A di Toruń (Polonia). Muore per malattia a Katowice (voivodato di Slesia) il 19 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Katowice. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Baietta Luigi, nasce il 1° settembre 1911 a Bardolino (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore a Berlino-Hoenschönhausen il 14 settembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero St. Pius e St. Hedwigs di Berlino alla posizione tombale: 20/11/1. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila 6, numero 6, tomba 96. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Baldo Narciso, nasce il 17 giugno 1914 a Badia Calavena (Verona). Celibe, di mestiere veterinario, risiede a Verona. Soldato dell’8° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania nello Stalag X A di Schleswig. Viene trasferiton al Comando di lavoro di Bahrenfelderstraße, 304. Muore a causa di un bombardamento aereo presso la ditta A. Twiesselmann di Amburgo-Altona il 22 ottobre 1944 e viene inumato in prima sepoltura ad Amburgo nel Cimitero Ohlsdorf il 31 ottobre 194, alla posizione tombale: campo 13, blocco 69, tomba n° 549. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila M, tomba 18. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano, Archivi di Arolsen.
Banali Lodovico, figlio di Guglielmo, nasce il 25 maggio 1916 a Castelcerino (frazione di Soave – Verona). Di mestiere panettiere, è coniugato con Menini Prassede. Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Vipiteno l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 9188. Viene poi trasferito allo Stalag VI A di Hemer. Muore per malattia (paralisi cardiaca) presso l’Ospedale per prigionieri di Guerra di Hemer/Hiserlon (Nord Reno-Vestfalia) l’8 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero di guerra franco/polacco il 10 marzo 1944. Posizione tombale: tomba n° 150. Certificato di morte n° 104/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro P, fila 7, tomba 18. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio di Stato di Bolzano, Archivio Segreto Vaticano.
Barbieri Italo, figlio di fu Angelo e Isolani Erminia, nasce il 14 agosto 1921 a Veronella (Verona). Di mestiere contadino, è celibe e risiede a Coriano Veronese (frazione di Albaredo d’Adige – Verona). Soldato del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Durazzo (fronte albanese) il 25 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 54270. Viene poi trasferito allo Stalag VI J/Z di Dorsten. Il 29 aprile 1944, viene trasferito al Comando di lavoro n° 181. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) presso l’Infermeria di Dorsten il 15 luglio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale St. Pauli di Hervest (Dorsten). Posizione tombale: tomba n° 46, fila 4. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila V, tomba 64. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Basioli Remo, figlio di Benvenuto, nasce il 17 marzo 1921 a Isola della Scala (Verona), viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI D di Dortmund. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 240 di Menden (Nord Reno-Vestfalia). Muore per malattia (angina) a Menden il 4 luglio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero cattolico della stessa località. Certificato di morte n° 227/1948. Posizione tombale: settore 13°, fila 3, tomba n° 17. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 5, tomba 16. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: in Archivi di Arolsen il cognome riportato è Basilio.
Begnini Virgilio, nasce il 1° ottobre 1911 a San Michele Extra (Verona). Risiede a San Michele Extra in Via Bosco, 6. Soldato del 79° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II B di Hammerstein. Matricola: 49801. Viene poi trasferito allo Stalag VI C/Z di Fullen. Muore per malattia (tubercolosi) a Groß Fullen l’8 maggio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Groß Fullen. Posizione tombale: fila 10, campo E, tomba n° 654. Certificato di morte n° 90/1951. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila P, tomba 40. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano. Note: in Archivi di Arolsen il cognome riportato è anche Benigni.
Bellettato Emilio, figlio di Pietro e Tommaselli (?), nasce il 26 ottobre 1923 a Castagnaro (Verona). Celibe e di mestiere contadino. Aviere, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn il 27 giugno 1944. Matricola: 68807. Viene poi trasferito allo Stalag VI C/Z di Fullen. Il 6 marzo 1944, dal Lazzaretto di Dorsten viene ricoverato presso l’infermeria di Fullen. Muore per malattia (infiammazione renale e intestinale) presso la stessa infermeria il 5 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale locale l’8 aprile 1944, alla posizione tombale: campo 6, fila 18, tomba di sinistra. Certificato di morte n° 27/44. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila R, tomba 48. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: la famiglia (e presumibilmente anche lui) risiedeva a Castelnuovo Scrivia (Alessandria) o Tortona (Alessandria).
Bellinazzo Massimiliano, nasce il 12 marzo 1913 a Vigasio (Verona). Caporal Maggiore del 79° Reggimento di Fanteria. Muore il 7 marzo 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Detteln (Nord Reno-Vestfalia). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila Y, tomba 42. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Bellorio Angelo, nasce il 12 aprile 1916 a Sommacampagna (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B di Sandbostel. Matricola: 11651. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’infermeria dello stalag il 18 luglio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Sandbostel (Bassa Sassonia) il 20 luglio 1944. Certificato di morte n° 118/46. Posizione tombale: tomba n° 266. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila N, tomba 19. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Bellorio Maurizio, figlio di Giobatta o Giovanni Battista e Galeazzi Elvira, nasce il 23 marzo 1906 a Villafranca (Verona), in Via Rizza di Alpo, 13. Agricoltore, risiede a Nogarole Rocca (Verona). Soldato del 4° Centro Automobilisti, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Bolzano e internato in Austria come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XVII B di Gneixendorf. Matricola: 91041. Muore, ucciso mentre tentava la fuga, nelle vicinanze di Sankt Georgen am Ybbsfelde (Bassa Austria) il 12 agosto 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Waidhofen an der Ybbs il 15 agosto 1944, alla posizione tombale: campo H 24. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Mauthausen. Inumato alla posizione tombale: fila 2, croce 56, tomba 186. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio di Stato di Bolzano, Comune di Villafranca. Note: in Archivi di Arolsen il cognome riportato è Belloris.
Benali Zefferino o Zeffirino, figlio di Benvenuto e Valbusa (?), nasce il 9 dicembre 1918 a Sona (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina. Matricola militare: 5694. Viene fatto prigioniero dai tedeschi il 10 settembre 1943 a Merano e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B/Z di Bergen Belsen. Matricola: 152570. Viene poi decentrato presso il comando di lavoro n° 6002. Muore per malattia all’infermeria di Bergen Belsen il 9 gennaio 1945 (causa della morte: tubercolosi). Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Bergen Belsen alla posizione tombale: blocco I°, riga 3, tomba 141. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila H, tomba 11. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Berardo Bruno, figlio di Giuseppe, nasce l’8 marzo 1908 a Gazzo Veronese (Verona). Soldato del 18° Reggimento di Fanteria, 24° Battaglione, 1a Compagnia, viene fatto prigioniero dai tedeschi in Jugoslavia dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia nello Stalag VIII B di Teschen (in polacco Cieszyn – voivodato della Slesia). Matricola: 42842. Viene poi trasferito allo Stalag VIII A di Görlitz. Muore a Görlitz (in polacco Zgorzelec – voivodato della Bassa Slesia) il 27 marzo 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del campo in Seindenbergstraße. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Bergamasco Romeo Federico, figlio di Giuseppe (risulta anche Arturo), nasce il 9 novembre 1922 a Veronella / Contrada Oppi (Verona). Soldato del 46° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XIII D di Norimberga. Matricola: 2972. Muore per malattia (causa della morte: tubercolosi) il 10 dicembre 1944 presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Nurnberg-Langwasser (quartiere di Norimberga – Baviera). Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Sud di Norimberga alla posizione tombale: 83 qu 2. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro G, fila 7, tomba 20. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Bergamini Guido, nasce il 19 febbraio 1923 a Castelnuovo del Garda (Verona). Aviere del Reparto Servizi in Aeroporto. In Germania viene impiegato come minatore a Gladbeck-Zweckel. Muore il 7 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero cattolico di Lüdinghausen (Nord Reno-Vestfalia). Posizione tombale: parte nuova (destra), campo 9, tomba 36. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila X, tomba 15. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: in alcuni documenti in Arolsen risulta come data di nascita anche 2 febbraio 1923.
Bernardelli o Bernadelli Ermelindo, nasce il 5 aprile 1921 a Oppeano (Verona). Brigadiere dei Carabinieri. Muore il 23 luglio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Siegen-Fludersbach (Nord Reno-Vestfalia). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 4, tomba 16. Note: sulla tomba è riportato “soldato” e non Brigadiere dei Carabinieri. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Bernardello Armando, figlio di fu Gaetano e Zandonà Ermelinda, nasce il 25 ottobre 1915 a Villa Bartolomea (Verona). Soldato del 17° Reggimento di Fanteria, 3a Compagnia, Distaccamento Resia all’Adige (Bolzano), viene fatto prigioniero dai tedeschi l’8 settembre 1943 a Resia (frazione di Curon Venosta – Bolzano) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II D di Stargard. Matricola: 97349. Viene poi trasferito allo Stalag XII A di Altengrabow e decentrato al comando di lavoro n° 1521 di Mannheim. Successivamente trasferito allo Stalag VI C di Bathorn ed infine allo Stalag VI G di Bonn-Duisdorf. Impiegato nel comando di lavoro n° 204 di Bonn. Muore per malattia (meningite) a Duisdorf-Hardthöhe il 24 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero nuovo di Duisdorf. Certificato di morte n° 132/48. Posizione tombale: campo P, tomba 23. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila Y, tomba 46. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano, Archivio di Stato di Bolzano. Note: in alcuni documenti in Arolsen risulta come cognome Bernardella e Bernadello. In Archivio di Stato di Bolzano il cognome riportato è Berardello.
Bertaiola Severino, nasce il 25 settembre 1912 a Verona. Risiede a Verona (Santa Lucia) in Via Golosine, 70. Soldato dell’8° Reggimento Artiglieria Contraerea, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein (ora Olsztynek – Polonia). Matricola: 26004. Il 7 giugno 1944 viene trasferito allo Stalag VIII B di di Teschen (in polacco Cieszyn). Muore a Nowy Bytom (quartiere di Ruda Slaska – voivodato della Slesia) il 26 gennaio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in trincea (ossario destro). Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Berti Angelo, nasce il 21 novembre 1912 a Pressana (Verona). Operaio. Soldato del 18° Reggimento di Fanteria. Muore presso l’Ospedale di Obersdorf il 10 maggio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Obersdorf (Baviera) alla posizione tombale: fila 1, tomba 40. Causa della morte: ferite da schegge alla coscia destra e amputazione della coscia sinistra. Viene sepolto nel Cimitero di Obertsdorf (Baviera). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila 15, tomba 14. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Bertolaso Ermenegildo, nasce il 21 dicembre 1923 a Povegliano Veronese (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini. Muore il 4 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Gelsenkirchen (quartiere di Buer / Nord Reno-Vestfalia). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila U, tomba 28. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Bertoldi Luigi, nasce il 7 dicembre 1922 a Lazise (Verona). Soldato del 1° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Cannes (Francia) il 9 settembre 1943, internato in Germania nello Stalag V C di Offenburg e impiegato presso il comando di lavoro 10200 di Kolmar Gambsheim, (Società Gaggenau). Matricola: 78105. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) all’ospedale per prigionieri di guerra di Rastatt il 9 agosto 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero comunale locale (cimitero vecchio). Posizione tombale: fila 6, tomba 11. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila 21, tomba 23. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Biasioli Aristide, figlio di Enrico o Emilio, nasce il 13 luglio 1910 a Montecchia di Crosara (Verona). Coniugato con Margherita (?), risiede in Via Cesari a Montecchia di Crosara. Soldato del 6° Reggimento Alpini, Battaglione Vestone, 53a Compagnia, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Trento il 9 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein il 17 settembre 1943. Matricola: 7411. Muore il 19 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Groß Fullen (Meppen). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila O, tomba 39. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano. Note: in alcuni documenti in Arolsen risulta come cognome Biosiolo.
Bissoli Genesio, nasce il 24 maggio 1916 a Legnago (Verona). Coniugato con Lidia Ciocchetta. Sergente del 28° Settore e Sottosettore G.a.f. (Guardia alla frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia (Pomerania Occidentale) come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II D di Stargard. Matricola: 98291. Viene poi trasferito allo Stalag VI C di Bathorn (Germania). Muore il 23 ottobre 1944 per malattia (tubercolosi pomonare) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Groß Fullen (Meppen). Posizione tombale: campo B, fila 4, croce 159. Certificato di morte n° 619/51. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila E, tomba 24. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Boldrini Rino, nasce il 23 gennaio 1922 a Minerbe (Verona). Soldato del 4° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 79404. Muore a Thuine (Bassa Sassonia) il 10 agosto 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero nuovo di Lingen. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila E, tomba 23. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Benesoli o Bonesoli Marino, nasce il 21 luglio 1920 a Povegliano Veronese (Verona). Soldato del 231° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 sul fronte greco-albanese e internato in Germania. Muore ad Hameln (Bassa Sassonia) il 15 maggio (o giugno) 1945 (causa della morte: annegato nello stagno della Ohsener Lanstraße) e viene inumato in prima sepoltura il 18 maggio 1945 nel Cimitero cittadino Am Wehl di Hameln. Inumato come prigioniero di guerra. Posizione tombale: A n° 240. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila K, tomba 8. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio di Stato di Bolzano, Archivio Segreto Vaticano. Note: in alcuni documenti in Arolsen risulta come cognome Benesoli. Come data di nascita risulta anche 21 febbraio 1920. In Archivio di Stato di Bolzano risulta: “Annegato ad Hameln il 15 giugno 1945”.
Bonfadini Obizio Costanzo, figlio di Giuseppe e Eugenia De Bortoli, nasce il 27 ottobre 1922 a San Giovanni Lupatoto (Verona). Celibe e di mestiere contadino, risiede a San Giovanni Lupatoto in Vicolo Ospedale n° 4. Soldato del 2° Reggimento Artiglieri Alpina, 2a Compagnia Vicenza, Reclute Merano, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel il 21 settembre 1944. Matricola: 152466. Muore per malattia (debolezza cardiaca e circolatoria) presso l’infermeria di Fallingbostel l’11 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del leger (Cimitero Örbke). Certificato di morte n° 145/1944. Posizione tombale: tomba n° 246. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila H, tomba 21. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Bonfante o Bonfanti Vittorino, nasce l’8 giugno 1921 a Castagnaro (Verona). Risiede a Mirandola (Modena) in Via Sabbioni. Soldato del 2° Reggimento Piemonte Cavalleria. Muore il 13 maggio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Groß Fullen (Meppen) alla posizione tombale: campo E, fila 1, tomba n° 667. Certificato di morte n° 93/51. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila P, tomba 51. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Bonomi Mario, figlio di Andrea e Magagna (?), nasce il 16 ottobre 1909 a Soave (Verona). Contadino. Soldato del 2° Reggimento Artiglieri Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Muore per debolezza cardiaca presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Fallingbostel il 29 luglio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del campo (Cimitero Örbke). Certificato di morte n° 60/45. Posizione tombale: tomba n° 577. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila a, tomba 4. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano, Archivi di Arolsen. Note: in Archivio di Stato di Bolzano risulta: “deceduto il 29 luglio 1944”.
Bonomi Vittorio, figlio di Quirino, nasce il 6 gennaio 1921 a Pescantina (Verona). Soldato del 46° Reggimento Artiglieria. Muore a Norimberga il 18 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Sud di Norimberga. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro J, fila 4, tomba 28. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano, Archivi di Arolsen.
Bonomi Vivaldi Paolo, nasce il 7 luglio 1915 a Verona. Risiede a Mori (Trento). Soldato del 17° Reggimento di Fanteria. Muore a Groß Fullen il 20 febbraio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Groß Fullen (Meppen). Certificato di morte n° 64/51. Posizione tombale: campo E, fila 2, tomba 415. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila L, tomba 17. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Bordon Giuseppe, figlio di Antonio, nasce il 31 marzo 1922 a San Giovanni Ilarione (Verona). Soldato dell’11° Reggimento Alpini, Battaglione Bolzano, 12a Compagnia A. A. Internato in Germania. Matricola: 03523. Muore a Baumholder (Renania-Palatinato) il 12 marzo 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del lager di Aulenbach. Posizione tombale: tomba n° 11. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro A, fila 1, tomba 1. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Bosco Giovanni, nasce il 6 giugno 1909 a Legnago (Verona). Soldato del 18° Reggimento di Fanteria. Viene impiegato presso la Hardfabrik Imperial GMBH di Bünde (Nord Reno-Vestfalia). Muore a Bünde il 25 gennaio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Oberhausen (Nord Reno-Vestfalia). Certificato di morte n° 36/45. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila V, tomba 14. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Braga Giuseppe, di Celestino e De Bassi Maria, nasce il 6 marzo 1922 a Villafranca di Verona (Verona) in Via Alpo-Rizza, 8. Soldato di Artiglieria della 132° Divisione Corazzata, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato nello Stalag XI B. Matricola: 151872. Muore per malattia (tubercolosi) il 20 dicembre 1944 presso l’Ospedale di Bergen Belsen (Bassa Sassonia). Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero russo di Bergen Belsen alla posizione tombale: blocco I, tomba n° 132 (croce n° 11). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila H, tomba 2. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Brentaro Felice, figlio di Ernesto, nasce il 14 maggio 1922 a Gazzo Veronese – frazione San Pietro in Valle (Verona). Celibe, di mestiere contadino, risiede a Sorgà, in Via Torre di Masino. Soldato del 6° Reggimento Alpini (risulta anche 331° Reggimento di Fanteria), viene fatto prigioniero dai tedeschi l’8 settembre 1943 e internato nello Stalag VI D di Dortmund. Matricola: 51501. Viene poi trasferito allo Stalag VI K (326) di Senne. Muore per malattia (pleurite) il 22 settembre 1944 presso l’infermeria di Forelkrug Ueber Paderborn (Nord Reno-Vestfalia). Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Stukenbrock (Nord Reno-Vestfalia). Inumato alla posizione tombale: campo III, tomba 68. Certificato di morte n° 73/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila U, tomba 17. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Brisighella Guido, figlio di Giuseppe, nasce il 5 marzo 1920 a Sanguinetto (Verona). Soldato del 4° Centro Automobilisti. Impiegato a Oberhausen. Muore a Philippsburg il 15 luglio 1945. Causa della morte: annegato nel Reno. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Philippsburg (Cimitero Oberhausen). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro H, fila 5, tomba 30. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio di Stato di Bolzano. Note: in Archivio di Stato di Bolzano risulta: “annegato nel luglio 1945”.
Brunetto Romano, figlio di Pietro e Valentini Maria, nasce il 26 agosto 1921 a Villafranca di Verona (Verona) in Via Nino Bixio. Soldato del 2° Settore e Sottosettore G.a.f. (Guardia alla frontiera), 2° Battaglione, Compagnia Comando. Posta Militare 110 (Yugoslavia), viene fatto prigioniero dai tedeschi (presumibilmente in Yugoslavia) dopo l’8 settembre 1943 e viene internato in Polonia. Muore a Toruń (voivodato di Cuiavia – Pomerania) il 14 agosto 1944. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Buro Gaetano, nasce il 3 gennaio 1907 a Verona. Soldato del 2° Reggimento Genio Pontieri. Muore il 5 febbraio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Dortmund (Cimitero di Gottesacker). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro L, fila 1, tomba 23. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Buzzi Romeo, nasce il 9 ottobre 1912 a Verona. Soldato del 260° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte croato dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania nello Stalag III A di Luckenwalde. Matricola: 120744. Viene poi trasferito allo Stalag III D di Berlino. Muore per malattia (infezione polmonare) a Berlino il 25 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Döberitz-Elsgrund (ora localizzabile come Dallgow-Döberitz – Brandeburgo) l’8 aprile 1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila 16, numero 3, tomba 966. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Cacciatori Bruno, nasce il 6 gennaio 1914 a Ca’ di David (Verona). Risiede a Verona (quartiere Tombetta). Soldato del 4° Reggimento Genio e Chimici. Impiegato presso il lager di Laagberg (quartiere di Wolfsburg). Muore per incidente (frattura del cranio) presso l’Ospedale cittadino di Wolfsburg (Bassa Sassonia) il 21 giugno 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale alla posizione tombale: tomba n° 32. Certificato di morte n° 314/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila R, tomba 56. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio di Stato di Bolzano, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Cagnon Lino Vincenzo, figlio di Carlo, nasce il 28 novembre 1924 a Bevilacqua (Verona). Risiede a Boschi Sant’Anna (Verona). Soldato del 32° Reggimento di Artiglieria. Muore il 24 maggio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Garnison di Rendsburg (Schleswig-Holstein) il 18 maggio 1945 nella sezione cimiteriale n° VII (documenti della Parrocchia St. Martin di Rendsburg). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila O, tomba 49. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Caldana Enrico o Ricchetto, nasce il 29 dicembre 1921 a Castel d’Azzano (Verona). Soldato del 23° Settore e Sottosettore G.a.f. (Guardia alla frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi il 22 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VIII B di Weiden. Viene poi trasferito in Polonia allo Stalag XX A Thorn (in polacco Toruń) e infine allo Stalag VIII A di Görlitz (in polacco Zgorzelec). Muore per malattia a Görlitz (voivodato della Bassa Slesia) il 1° aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys alla posizione tombale: tomba n° 25, campo X. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Calearo Amedeo, nasce il 27 agosto 1922 a San Vito di Legnago (Verona). Soldato del 33° Reggimento di Artiglieria. Viene impiegato a Fürth (Media Franconia). Muore per malattia (tifo) il 9 luglio 1945 a Fürth e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare di Nurnberg-Langwasser (quartiere di Norimberga – Baviera) alla posizione tombale: D, 1, 16. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Posizione tombale: non riportata. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: in Archivi di Arolsen il cognome riportato in alcuni documenti e Calcaro.
Cappelletti Egidio, nasce il 5 settembre 1924 a Velo Veronese (Verona). Celibe e di mestiere contadino. Soldato del 25° Settore di copertura G.a.f. (Guardia alla frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Trieste e viene internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stala XX B di Marienburg (in polacco Malbork). Matricola: 58548. Si ammala e viene ricoverato il 23 novembre 1943. Muore per malattia (tifo addominale) presso l’infermeria (baracca epidemie) del campo di Danzica-Bischofsberg (voivodato di Pomerania) il 14 dicembre 1943 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Danzica alla posizione tombale: tomba n° 4340. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Caprara Angelo, nasce il 4 febbraio 1908 a Isola della Scala (Verona). Soldato del 547° Battaglione Costiero di Fanteria. Muore il 20 febbraio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Sud di Norimberga. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro B, fila 8, tomba 18. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Carli Edoardo Pietro, figlio di Pietro e Assunta Bellinato, nasce il 29 giugno 1922 a Legnago (Verona). Risiede a Porto di Legnago in Via Ugo Foscolo n° 3. Soldato del 158° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 27 settembre 1943 a Spalato (fronte croato) e viene internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C/Z. Viene poi trasferito allo Stalag VI C di Bathorn (matricola: 68964) e infine allo Stalag VI A di Hemer. Muore il 29 luglio 1944 per malattia (tubercolosi polmonare) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Fullen e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Groß Fullen (Meppen) alla posizione tombale: fila 4, tomba 58. Certificato di morte n° 4092/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila B, tomba 23. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Casanova Albino, nasce il 25 novembre 1924 a Colognola ai Colli (Verona). Risiede a San Vittore (frazione di Colognola ai Colli – Verona). Soldato del 18° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stala II B di Hammerstein. Muore il 4 gennaio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Groß Fullen (Meppen). Posizione tombale: campo D, fila 1, tomba n° 304. Certificato di morte n° 160/1951. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila J, tomba 9. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Casella Carlo, figlio di Ermenegildo e Sorio Alvira, nasce il 4 novembre 1923 a Villafranca di Verona (Verona) in Via Dossobuono, 54. Soldato del 291° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 sul fronte croato e viene internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XX A di Toruń. Matricola: 50085. Muore per malattia a Jelenia Góra (voivodato della Bassa Slesia) l’11 agosto 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Jelenia Góra (in tedesco Hirschberg – Schmiedebergstraße, 44) alla posizione tombale: reparto 29, tomba n° 13. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato nella sepoltura in trincea (ossario destro). Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Castagnini Ottavio, figlio di Angelo e Andrioli Maria, nasce il 2 giugno 1912 a Belfiore (Verona). Contadino. Risiede a Belfiore in Via Argine. Soldato del 6° Reggimento Alpini (risulta anche 11° Reggimento Alpini, Battaglione Bolzano, Compagnia Comando, Divisione Pusteria). Matricola: militare 3243. Viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 in Grecia (come luogo dell’arresto risulta anche Palmanova – Udine) e internato in Germania nello Stalag X B di Sandbostel. Matricola: 193031. Viene decentrato presso il Comando di lavoro n° 6063 di Hallendorf (Baviera). Viene poi trasferito allo Stalag XI B di Fallingbostel. Muore per malattia (tubercolosi) a Bergen il 6 dicembre 1944. Viene sepolto nel Cimitero di Bergen Bergen (Bassa Sassonia). Inumato alla posizione tombale: blocco 1, riga III, tomba n° 120. Viene poi esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila F, tomba 24. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano, Gazzetta Ufficiale.
Castellani Lino, nasce il 3 giugno 1918 a San Gregorio (frazione di Veronella – Verona). Celibe. Soldato del 9° Battaglione G.a.f. (Guardia alla frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore presso l’ospedale civile per stranieri a Elverdissen (Nord Reno-Vestfalia) il 5 giugno 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Herford l’11 giugno 1945. Posizione tombale: B 670. Certificato di morte n° 126/1945. Viene poi esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila V, tomba 62. Note: nel certificato di morte in Archivi di Arolsen la data di nascita riportata è 20 agosto 1918. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Castiglioni Aldo, figlio di Anselmo, nasce il 25 ottobre 1919 a Bonavigo (Verona). Soldato del 231° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 sul fronte greco-albanese e internato in Germania. Viene alloggiato a Dortmund presso il lager Dietrich Eckar-t-Schule di Aldinghofer Straße, 19. Muore nello stesso campo il 17 gennaio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Dortmund (Distretto urbano di Hörde – Cimitero centrale di Gottesacker). Posizione tombale: campo 12, tomba n° 128. Certificato di morte n° 65/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro L, fila 1, tomba 40. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Caurla Giuseppe, nasce il 31 luglio 1912 a Caprino Veronese (Verona). Caporal maggiore del 9° Reggimento Alpini. Viene alloggiato presso il lager di Berlino / Wartenberg. Muore a causa di un attacco aereo a Berlino/Hohenschönhausen il 14 settembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di St. Hedwig e St. Pius (Berlino) alla posizione tombale: tomba 20/11/19. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila 6, numero 16, tomba 106. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: nei documenti in Archivi Arolsen risulta come data di nascita 29 luglio 1912.
Cecchini Luigi, figlio di Agostino e Filomena Benedetti, nasce il 26 gennaio 1909 a Verona. Risiede a Tiolo (frazione di Grosio – Sondrio). Soldato del 33° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Merano e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II B di Hammerstein. Viene poi trasferito allo Stalag VI J/Z di Dorsten (matricola: 50982) e decentrato al Comando di lavoro n° 1231. Viene ricoverato presso l’ospedale di Dorsten (proveniente dal lazzaretto di Essen) il giorno 18 marzo 1944. Muore per malattia (infiammazione cardiaca) il 26 marzo 1944 all’Ospedale per prigionieri di guerra di Dorsten. Certificato di morte n° 288/1944. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila W, tomba 26. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano, Archivi di Arolsen.
Checchini Tullio, figlio di Gaetano, nasce il 14 aprile 1911 a San Massimo all’Adige (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania. Muore a Norimberga a causa di un bombardamento aereo (ferita da scheggia) il 2 gennaio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Sud di Norimberga. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro G, fila 7, tomba 16. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio di Stato di Bolzano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Chesini Mario, figlio di Angelo e Valeria Teresina Dalla (o Dalla Teresina), nasce il 17 marzo 1923 (come data di nascita risulta anche 12 marzo 1923) a Gargagnago (frazione di San’Ambrogio di Valpolicella – Verona). Contadino. Soldato del 228° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Parma il 9 settembre 1943 e internato nello Stalag VIII C di Sagan. Matricola: 80613. Viene poi trasferito allo Stalag VIII A di Görlitz e decentrato al Comando di lavoro di Hirschberg (in polacco Jelenia Góra). Muore per malattia a Görlitz (in polacco Zgorzelec – voivodato della Bassa Slesia) il 6 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys alla posizione tombale: n° 10/94. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Chiavenato Ruggero, figlio di Giovanni e Maria Sandrini, nasce il 30 settembre 1924 a Cerea (Verona). Soldato del 38° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania. Muore per infortuno (in un documento in Arolsen risulta fucilato) il 20 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Gladbeck-Mitte (Nord Reno-Vestfalia) alla posizione tombale: campo Fe, fila 3, tomba n° 5. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila R, tomba 50. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Archivio di Stato di Bolzano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: nei documenti in Archivio di Stato di Bolzano risulta: “morto il 20 marzo 1944 per malattia”.
Clementi Guerrino, nasce il 20 maggio 1915 a Bovolone (Verona). Soldato del 1° Reggimento Genio Pionieri. Muore a Brünen-Wesel (Nord Reno-Vestfalia) il 14 ottobre 1944 per un bombardamento aereo e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero evangelico di Duisburg-Beeck (Nord Reno-Vestfalia). Posizione tombale: campo VI. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila X, tomba 28. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano, Archivio Segreto Vaticano. Note: nei documenti in Archivio di Stato di Bolzano risulta “Morto a Dinsburg per bombardamento il 14 ottobre 1944”. Nei documenti in Archivio Segreto Vaticano risulta: “deceduto a Brünen-Wesel (Nord Reno-Vestfalia).
Comerlati Guerrino, nasce il 30 ottobre 1918 a Velo Veronese (Verona). Soldato dell’8° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato nello Stalag VI C di Bathorn. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) il 27 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Groß Fullen (Meppen) alla posizione tombale: fila 3, campo C, croce n° 218. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila G, tomba 7. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Corbellari Lino, figlio di Antonio e Maria Bellorio, nasce il 25 ottobre 1920 a Boscochiesanuova (Verona). Contadino. Coniugato con Antonia (?). Caporal Maggiore dell’11° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte francese il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II B di Hammerstein. Matricola: 51100. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund. Viene infine trasferito allo Stalag VI J/Z di Dorsten. Muore per malattia presso il lazzaretto per prigionieri di Guerra di Dorsten (Nord Reno-Vestfalia) il 25 luglio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale St. Pauli di Hervest (Dorsten) alla tomba n° 75. Certificato di morte n° 80/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila V, tomba 44. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Costanzi Gino Fortunato, figlio di Elinio e Dalle Pezze Teresa, nasce il 10 giugno 1922 a San Pietro in Cariano (Verona). Soldato del 58° Artiglieria. Muore il 15 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero ovest di Münster (Bassa Sassonia). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila X, tomba 63. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Cressotti Bortolo, figlio di fu Angelo, nasce il 21 luglio 1913 a Brenzone (Verona). Brigadiere dei Carabinieri. Muore a Gießen (Assia) il 27 agosto 1944. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro D, fila 5, tomba 29. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Creston Guido, nasce il 28 settembre 1915 a Pressana (Verona). Caporal Maggiore del 23° Reggimento di Fanteria. Muore a Vienna il 15 gennaio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Vienna (riquadro internazionale). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Mauthausen. Inumato alla posizione tombale: fila 4, croce 76, tomba 466. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Da Villa Angelo, figlio di Probo, nasce il 9 settembre 1909 a Legnago (Verona). Soldato di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 4616. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund. Muore per malattia a Dortmund il 2 settembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale della stessa località. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro M, fila 5, tomba 4. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Dal Bosco Giuseppe Battista, nasce il 2 febbraio 1916 a Tregnago (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 10 settembre 1943 a Merano (Bolzano) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag III A di Luckenwalde. Matricola: 104913. Viene poi trasferito allo Stalag III D di Berlino e decentrato presso il Comando di lavoro n° 180. Muore a causa di un bombardamento aereo su Berlino Weißensee il 7 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Döberitz-Elsgrund (ora localizzabile come Dallgow-Döberitz – Brandeburgo). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila 10, numero 22, tomba 846. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Dal Chiele Guido, figlio di Pietro e Zuffo (?), nasce il 30 dicembre 1909 a Minerbe (Verona). Contadino, risiede a San Pietro di Legnago, è coniugato e padre di due figli. Soldato del XXII° Battaglione Bersaglieri, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Sesana (fronte sloveno) il 9 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I A di Stablack. Matricola: 8770. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 6013 di Gorken. Muore per un incidente a Olsztyn (voivodato di Varma-Masuria) il 20 dicembre 1944. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano. Note: nei documenti in Archivio di Stato di Bolzano risulta “Daichielle (?), deceduto in Polonia il 21 dicembre 1944”.
Dal Corso Erminio, figlio di Antonio e Veronesi Anna, nasce il 10 dicembre 1921 a Lugo di Grezzana (Verona). Contadino. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, 19° Battaglione, Gruppo Vicenza, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 152700. Viene poi ricoverato nel lazzaretto dello Stalag di Fallingbostel il 5 aprile 1944. Muore per malattia (tubercolosi) il 20 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del lager (Cimitero Örbke) alla tomba n° 411. Certificato di morte n° 311/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila L, tomba 38. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: Resti rimpatriati.
Dal Cortivo Mario, figlio di Giosuè, nasce il 15 dicembre 1919 a Montecchia di Crosara (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini, Battaglione Verona, 113a Compagnia. Muore a Oleśnica (voivodato della Bassa Slesia) il 24 agosto 1945. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano. Note: Resti rimpatriati.
Dal Forno Bruno, figlio di Alfonso, nasce il 2 maggio 1921 a Verona. Risiede a Verona in Via Salgari, 10. Sergente del III° Battaglione Genio, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag III A di Luckenwalde. Viene poi trasferito allo Stalag III D di Berlino. Muore per malattia a Neukölln (quartiere di Berlino) il 29 gennaio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Döberitz-Elsgrund – Parte nuova (ora localizzabile come Dallgow-Döberitz – Brandeburgo) alla posizione tombale: campo 1, fila 18, tomba n° 12. Certificato di morte n° 937/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila 1, numero 13, tomba 1060. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Danieli Ferruccio, figlio di Antonio, nasce il 5 ottobre 1921 a Verona. Soldato del 3° Reggimento Artiglieria Celere (nei documenti del Ministero della Difesa risulta Vice Brigadiere della Guardia di Finanza). Muore a Hemer (Nord Reno-Vestfalia) il 21 ottobre 1944. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Hemer/Hiserlon. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro P, fila 8, tomba 19. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
De Rossi Danilo, nasce il 12 settembre 1913 a Salizzole (Verona). Soldato del 27° Settore e Sottosettore (Guardia alla frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi a Fiume (fronte croato) e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I A di Stablack. Viene poi trasferito allo Stalag VIII A di Görlitz (in polacco Zgorzelec – voivodato della Bassa Slesia). Viene ricoverato presso l’Ospedale militare di Görlitz il 19 febbraio 1944, dove muore per malattia il 22 febbraio 1944. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys (cimitero dello stalag in Seindenbergstraße). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
De Santi o Desanti Silvano, nasce il 6 giugno 1915 a San Martino Buon Albergo (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Viene ricoverato presso l’Ospedale per i prigionieri di guerra di Fallingbostel e poi trasferito all’Ospedale di Bergen Belsen il 1° agosto 1944. Muore per malattia il 28 agosto 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero russo. Posizione tombale: tomba n° 104. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila E, tomba 11. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Dolci Gaetano, figlio di Giuseppe e Maria Ambrosi, nasce il 7 giugno 1920 a Castelnuovo del Garda (Verona). Celibe e di mestiere contadino, risiede a Cavalcaselle (frazione di Castelnuovo del Garda – Verona). Soldato del 53° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Trieste il 9 settembre 1943 e internato nello Stalag XX A di Toruń. Viene poi trasferito allo Stalag VIII C di Sagan (in polacco Żagań – voivodato di Zielona Góra). Viene infine trasferito allo Stalag VIII A di Görlitz. Muore per malattia presso il lazzaretto di Görlitz (in polacco – Zgorzelec voivodato della Bassa Slesia) il 15 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys (cimitero dello stalag in Seindenbergstraße). Posizione tombale: 3/130. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Donà Gino, figlio di Augusto, nasce il 30 ottobre 1922 a Castelnuovo del Garda (Verona). Aviere del Reparto Servizi in Aeroporto, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte albanese il 10 settembre 1943 e internato in Germania. Matricola: 17654. Muore a Limburg an der Lahn (Assia) il 12 aprile 1945 per malattia (appendicite perforata) e viene inumato in prima sepolture nel cimitero locale. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro D, fila 5, tomba 26. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano. Note: Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento riporta come luogo di morte Bützbach e di sepoltura Nieder-Weisel.
Donadello Silvio, nasce il 18 ottobre 1915 a Bonavigo (Verona). Celibe, di mestiere contadino, risiede a Bonavigo. Soldato del 18° Reggimento di Fanteria. Muore a causa di un bombardamento aereo a Gelsenkirchen (quartiere di Buer / Nord Reno-Vestfalia) il 4 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Gelsenkirchen alla posizione tombale: 116/1/14. Certificato di morte n° 980/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila V, tomba 62. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Donatoni Vittorio, figlio di Narciso, nasce il 12 dicembre 1914 a Sant’ambrogio di Valpolicella (Verona). Soldato del Quartier Generale, Divisione Murge, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte croato il 18 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B di Sandbostel. Matricola: 195691. Viene poi trasferito allo Stalag XI A di Altengrabow. Muore a Groß Lübars (Sassonia-Anhalt) il 4 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero italiano di Altengrabow (cimitero ovest) alla tomba n° 10. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila 14, numero 12, tomba 571. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano. Note: nei documenti in Archivio di Stato di Bolzano risulta “Donatori Vittorio – Verona S. Ambrogio Valpolice – Deceduto il 6 aprile 1944. Sepolto nel cimitero di Altengrabor, tomba 10”.
Emendini Angelo, figlio di Maria (?), nasce il 22 settembre 1913 a Bonavigo (Verona). Autista. Risiede a Roverchiara, in Via Minello, 49. Soldato dell’8a Compagnia Mitraglieri, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VIII A di Görlitz. Muore a Görlitz (in polacco Zgorzelec – voivodato della Bassa Slesia) il 23 marzo 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys (cimitero dello stalag in Seindenbergstraße). Posizione tombale: 2/99. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Erbogasto Marcello, nasce il 19 luglio 1921 a Grezzana (Verona). Soldato del 4° Reggimento Genio, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Bolzano e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 5396. Muore per malattia presso l’Ospedale di Pisz/Johannisburg (voivodato di Varmia-Masuria) il 16 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Johannisburg (cimitero est). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Facchinetti Giuseppe, nasce il 27 febbraio 1913 a Gazzo Veronese (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini. Muore per malattia a Berlino il 2 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Döberitz-Elsgrund (ora localizzabile come Dallgow-Döberitz – Brandeburgo). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila B, tomba 10. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: ANRP riporta come data di morte 13 dicembre 1943.
Faccio Giuseppe, figlio di N. N. e Angela Faccio, nasce il 18 giugno 1923 a Verona. Risiede a Isola della Scala (Verona). Soldato del 291° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 10 settembre 1943 a Zara (fronte croato) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI D di Dortmund. Muore per malattia a Dortmund il 20 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Dortmund (cimitero ovest). Certificato di morte n° 844/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro M, fila 2, tomba 2. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Faccioli Angelo, figlio di Francesco e Cordioli Giuseppina, nasce il 25 marzo 1920 a Villafranca di Verona (Verona). Contadino. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Merano (Bolzano) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 15285. Viene poi decentrato presso il Comando di lavoro n° 6002 di Clausthal-Zellerfeld (Bassa Sassonia). Muore per malattia (debolezza cardiaca) a Clausthal-Zellerfeld il 12 gennaio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero evangelico di Clausthal alla posizione tombale: reparto A, campo 5, fila 4, tomba n°11. Certificato di morte n° 287/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila S, tomba 41. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Faccioli Luigi, figlio di Francesco e Filippi Palma, nasce il 16 maggio 1913 a Villafranca di Verona (Verona). Contadino. Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Colle Isarco (Brennero – Bolzano) l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Muore a Swietajno/Hohenstein (voivodato di Varmia-Masuria) l’11 ottobre 1943. Viene inumato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato nelle sepolture in trincea (ossario sinistro). Note: in Archivi di Arolsen la data di nascita riportata è 16 marzo 1913. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Falavigna Ennio Ruggero, nasce il 22 settembre 1920 a Casaleone (Verona). Agricoltore. Soldato del 43° Settore e Sottosettore (Guardia alla frontiera). Si trova nel campo per prigionieri di guerra n° 1269 di Hamburg Groß Borstel. Muore per malattia presso l’Ospedale di Amburgo-Altona il 6 novembre 1943 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Ohlsdorf (Distretto di Altona) alla posizione tombale: BP 73, fila 13, tomba n° 37. Certificato di morte n° 1969/43. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila E, tomba 28. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Fante Igino, figlio di Angelo e Diomira Belluzzo, nasce il 19 dicembre 1907 a Bevilacqua (Verona). Risiede a Goito (Mantova). Soldato di Artiglieria. Muore ad Halemba (voivodato di Slesia) il 28 gennaio 1945. Viene inumato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Note: in Archivi di Arolsen la data di nascita riportata è 10 dicembre 1907. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Fazion Bruno, nasce il 28 dicembre 1913 a Cerea (Verona). Soldato del 101° Fanteria. In Germania (a Kassel nel 1939 e a Steinfurt – Assia, dal 1940) come lavoratore civile (lavoratore agrigolo). Poi impiegato presso la Fabbrica “Ringer” o “Rinker” di Menden (Nord Reno-Vestfalia). Muore a Hönnetal (Nord Reno-Vestfalia) il 17 febbraio 1945. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 5, tomba 17. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen. Note: sulla tomba è riportata la dicitura “Soldato”.
Fenzi Tullio, figlio di Edoardo e Virginia Avesani, nasce il 2 febbraio 1912 a Poiano di Valpantena (Verona). Di mestiere: postino. Risiede a Poiano di Valpantena. Soldato, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 a Tirana (Albania) e internato in Germania. Muore presso l’ospedale per prigionieri di guerra di Dortmund il 24 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Dortmund (Cimitero ovest). Certificato di morte n° 1203/44. Posizione tombale: campo 10, tomba n° 52. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 7, tomba 8. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Ferrari Aurelio, nasce il 6 dicembre 1910 a Tregnago (Verona). Soldato del 2° Reggimento Granatieri, viene fatto prigioniero dai tedeschi l’11 settembre 1943 sul fronte albanese e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B di Sandbostel. Matricola: 174925. Impiegato nei comandi di lavoro di Salzwedel e Halberstadt. Muore a causa di un bombardamento aereo ad Halberstadt (Sassonia-Anhalt) il 30 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Halberstadt. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila 1, numero 12, tomba 12. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Ferrarini Generello, figlio di Sisto e Simonelli (?), nasce il 27 giugno 1923 a Correzzo – frazione di Gazzo Veronese (Verona). Celibe e di mestiere agricoltore. Soldato del 3° Reggimento Bersaglieri, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Milano dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag IX A di Ziegenhain. Matricola: 79091. Il 28 settembre 1943 viene trasferito al Comando di lavoro n° 3006 di Kassel. Muore a causa di un bombardamento aereo presso la Fabbrica Fieseler di Kassel-Wandau (Assia Settentrionale) il 19 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Kassel-Bettenhausen il 25 aprile 1944. Inumato alla posizione tombale: tomba 133. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro L, fila 3, tomba 31. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Ferroni Corrado, nasce il 9 giugno 1915 a Gazzo Veronese (Verona). Soldato del 231° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 sul fronte albanese e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI J di Fichtenhain. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 181. Viene successivamente trasferito allo Stalag VI C di Bathorn. Muore a Dorsten per malattia il 10 dicembre 1943 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Rheinhausen-Friemersheim (Duisburg / Nord Reno-Vestfalia). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila Y, tomba 25. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Filatondi Sergio, nasce il 23 settembre 1924 a Trevenzuolo (Verona). Emigrato nel Comune di Isola Della Scala (Verona) il 16 dicembre 1932. Soldato del 32° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Treviso e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XX A di Toruń. Viene poi decentrato nel comando di lavoro Kopernikus. Muore per malattia a Toruń (voivodato di Cuiavia-Pomerania) l’11 settembre 1944. Viene inumato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Comune di Trevenzuolo.
Filippini Gino, figlio di fu Giovanni, nasce il 22 novembre 1910 a Dolcè (Verona). Caporale. Muore per malattia (tubercolosi) il 5 gennaio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Darmstadt (Assia). Posizione tombale: R 9 b29 (Darmstadt Walfriedhof). Certificato di morte n° 27/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro D, fila 5, tomba 28. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Finetto Giovanni, figlio di Antonio, nasce il 2 dicembre 1908 a Tregnago (Verona). Contadino. Coniugato con Adele o Adelia (?). Risiede a Verona, in Via Fontana del Ferro, 26. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Viene decentrato al Comando di lavoro di Salzgitter-Engerode (Lager 3). Muore per malattia presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Fallingbostel il 4 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero per stranieri di Fallingbostel. Certificato di morte n° 145/44. Tomba n° 476. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila a, tomba 17. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Finetto Giuseppe, figlio di Luigi e Beccherle (?), nasce il 13 luglio 1914 a Tregnago (Verona). Muratore. Risiede a Tregnago in Via Dietro le Scuole ed è celibe. Caporal Maggiore del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi l’8 settembre 1943 a Vipiteno (Bolzano) e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 11372. Il 23 gennaio 1944 viene trasferito allo Stalag VII B di Memmingen. Il 31 gennaio 1944 al Comando di lavoro n° 632/B di Augsburg. Il 4 maggio 1944 viene spostato al Comando di lavoro 16077 di Norimberga. Il 5 maggio 1944 viene trasferito allo Stalag XIII D di Norimberga. Il 20 luglio 1944 viene ricoverato presso l’infermeria del campo. Il 27 luglio 1944 viene trasferito all’Ospedale per prigionieri di guerra di Nurnberg-Langwasser (quartiere di Norimberga). Muore per malattia (tubercolosi) il 22 settembre 1944 a Nurnberg-Langwasser e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero sud alla posizione tombale: 83 / o / 2. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro H, fila 7, tomba 12. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Forigo Bruno, nasce l’8 luglio 1908 a Cerea (Verona). Caporale del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore per avvelenamento a Preetz (Schleswig-Holstein) il 12 maggio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale il 15 maggio 1945 alla posizione tombale: fila 16, tomba n° 15. Certificato di morte n° 112/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila O, tomba 11. Note: nei documenti in Archivi di Arolsen la data di nascita riportata è 5 luglio 1908. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Franchi Mario, figlio di Angelo, nasce il 7 ottobre 1923 a Colognola ai Colli (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 8729. Muore per malattia (tubercolosi) a Menden (Nord Reno-Vestfalia) il 25 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero cattolico di Menden. Posizione tombale: F 13A – R5 – n° 18. Certificato di morte n° 283/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 5, tomba 14. Fonti: Archivio Zamboni, Archivi di Arolsen, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Frattini Albino, figlio di Catullo e Paganotto Maria, nasce il 6 novembre 1923 a Castagnaro (Verona). Contadino. Soldato del 4° Reggimento Artiglieria Contraerea, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Bolzano il 9 settembre 1943 e internato in Austria come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XVII A di Kaisersteinbruch. Matricola: 137002. Muore per malattia a Neunkirchen (Bassa Austria) il 1° maggio 1944 e inumato in prima sepoltura nella stessa località. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Mauthausen. Inumato alla posizione tombale: fila 2, croce 92, tomba 222. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Gallina Renato, nasce l’11 febbraio 1915 a Mozzecane (Verona). Soldato del 18° Reggimento di Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi l’11 settembre 1943 a Domokos (Grecia) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B di Sandbostel. Viene poi trasferito allo Stalag XI B di Fallingbostel. Muore a Fallingbostel il 14 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Unterluss. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila J, tomba 31. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: in ANRP risulta come data di nascita anche 1° luglio 1915.
Garbuio Francesco, figlio di Ignazio e di Camin (?), nasce il 2 aprile 1904 a Ca’ di David (Verona). Celibe, risiede a Ca’ di David, in Via Ca’ di Aprili, 104. Soldato, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI J di Fichtenhain. Matricola: 7042. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 1166 di Mettmann. Muore per malattia presso l’Ospedale per prigionieri di Guerra di Düsseldorf-Gerresheim il 29 gennaio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero nord della città (Düsseldorf-Gerresheim). Certificato di morte n° 800/1944. F 111- C, tomba n° 325. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro L, fila 5, tomba 12. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: il nome riportato sulla lapide nel CMI di Francoforte sul Meno è Garbusio Francesco. In un documento in Arolse risulta essere nato a Maser di Treviso e residente a Ca’ di David (Verona).
Garmilli Mario, nasce il 25 gennaio 1922 a Ca’ di David (Verona). Soldato dell’8° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XII D di Trier. A dicembre del 1943 viene decentrato al campo secondario n. 902 di Trier. Matricola: 35248. Viene infine impiegato a Neuwied (Renania-Palatinato) presso il Comando di lavoro K 149 (Fa. Hobraeck – Neuwied – segheria/falegnameria). Muore il 31 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero d’onore di Neuwied. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro C, fila 3, tomba 26. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Gasparello Gino, nasce il 30 ottobre 1916 a Cologna Veneta (Verona). Soldato del 55° Reggimento Artiglieria. Muore il 26 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale St. Pauli di Hervest (Dorsten). Certificato di morte n° 169/1946. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila V, tomba 9. Note: in Archivi di Arolsen il cognome riportato è Gasperello. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Gasparini Luciano, nasce il 29 ottobre 1921 a Nogarole Rocca (Verona). Soldato del 40° Battaglione Guardia alla Frontiera. Viene impiegato presso il Lager Willich di Krefeld (Nord Reno-Vestfalia). Muore il 9 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Krefeld. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila Y, tomba 57. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Gecchele Severino, figlio di Benvenuto e Lovato Adelaide, nasce il 10 giugno 1912 a San Giovanni Ilarione (Verona). Contadino, è coniugato e risiede a San Giovanni Ilarione in Via Salgari di Sopra. Soldato del 44° Reggimento di Fanteria, Compagnia Comando, 2° Battaglione, viene fatto prigioniero dai tedeschi in Grecia il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II B di Hammerstein. Viene poi trasferito allo Stalag XII D di Trier e decentrato presso il Comando di lavoro n° 59. Matricola: 56393 (nei documenti viene riportato anche 56398). Muore per malattia (sepsi generale e insufficenza cardiaca) presso l’Ospedale per prigionieri di Trier (Treviri / Renania-Palatinato) il 24 febbraio 1944. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Trier il 26 febbraio 1944 alla posizione tombale: campo K 1, tomba n° 143. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro H, fila 4, tomba 3. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Gelsomini Giuseppe, nasce il 17 novembre 1923 a Oppeano (Verona). Soldato del 73° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore a Essen (Nord Reno-Vestfalia) il 31 agosto 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Sud Ovest di Essen alla posizione tombale: campo 25, tomba n° 266. Certificato di morte n° 264/50/II. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila T, tomba 48. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano. Note: in Archivio di Stato di Bolzano risulta: “Deceduto a Mumerz (?) per fame il 31 agosto 1944”.
Giardini Luigi, figlio di Angelo e Vesentini Elisabetta, nasce il 26 aprile 1923 a Villafranca di Verona (Verona), in Via Coronini, 80. Risiede a Villafranca in Via Cappello. Soldato del 6° Reggimento Alpini. Viene ricoverato al St. Laurentius Hospital di Steele (sobborgo di Essen – Nord Reno-Vestfalia). Muore per l’esplosione di una bomba il 4 agosto 1945 (risulta anche per ferite d’arma da fuoco) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Essen. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila W, tomba 26. Note: in Archivi di Arolsen viene riportata come data di nascita anche 12 aprile 1923. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano. Note: resti rimpatriati.
Giari Gelindo, figlio di Ernesto, nasce il 4 maggio 1912 a Costermano (Verona). Risiede a Castion Veronese (frazione di Costermano – Verona). Soldato del 4° Battaglione Mitraglieri, 285a Compagnia. Matricola militare: 23191, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 22 settembre 1943 a Podgorica (Montenegro) e internato in Germania. Matricola: 4147. Muore per malattia (deperimento organico) presso l’Ospedale del RAD Lager di Künzing (Baviera) il 24 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Nord di Künzing alla posizione tombale: tomba n° 77. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila 16, tomba 16. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Girelli Igino o Gino, figlio di Andrea, nasce il 26 gennaio 1923 a Bussolengo (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina. Viene fucilato alla stazione ferroviaria di Kassel il 31 marzo 1945 e sepolto in fossa comune (fossa II). Esumato e traslato nel Cimitero di Wehlheiden (Kassel). Tomba n° 33. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro D, fila 8, tomba 1. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Gironi Aldo, figlio di Paolo e Malfanino (?), nasce il 3 aprile 1907 a Montorio Veronese (Verona). Contadino, risiede a Ponte Florio (frazione di Verona) ed è coniugato con Stella (?). Si trasferisce poi a San Felice Extra (Verona) in Via Belvedere n° 19. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI J di Fichtenhain (Krefeld – Nord Reno-Vestfalia). Viene poi trasferito allo Stalag VI J/Z di Dorsten ed impiegato nel Comando di lavoro n° 1917/J. Viene ricoverato presso l’infermeria dello Stalag VI J/Z di Dorsten a causa di una miocardite acuta. Muore a Dorsten il 7 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Dorsten alla posizione tombale: campo H, fila 3, tomba n° 9. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila V, tomba 24. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Gonzi Marcellino, nasce il 16 agosto 1924 a Cerro Veronese (Verona). Soldato del 38° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 30 agosto 1943 a Tortona (Alessandria) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 58718. Viene poi trasferito allo Stalag VI G di Bonn-Duisdorf. Muore per malattia (tubercolosi) a Rösrath (Nord Reno-Vestfalia) il 3 agosto 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale alla posizione tombale: XV / 8. Certificato di morte n° 89/1949. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila Y, tomba 63. Note: in Archivi di Arolsen la data di nascita riportata è 18 agosto 1924. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Grigoli Lionello, figlio di fu Leone e Besego Rosa, nasce il 31 ottobre 1916 a Sant’anna d’Alfaedo (Verona). Risiede a Verona in Via Roveggia, 107. Caporal Maggiore del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II A di Neubrandenburg. Matricola: 100222. Muore per debolezza cardiaca il 22 agosto 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero St. Paul di Hervest-Dorsten (Nord Reno-Vestfalia) – Reparto italiano. Certificato di morte n° 173/1946. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila W, tomba 55. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Guglielmoni Luigi, figlio di Ferdinando, nasce il 29 settembre 1914 a Torri del Benaco (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, 2° Reparto Istruzione Anziani / Merano (Bolzano), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore a Braunschweig (Bassa Sassonia) il 29 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale (Cimitero cattolico di Helmstedter Straße, 55) alla posizione tombale: fila 59, tomba n° 48. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila L, tomba 23. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Guzzo Adelio, nasce il 23 maggio 1918 a Oppeano (Verona). Soldato della 32a Compagnia Genio, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Assegnato alla contraerea (Reparto Flak / Flak-Ersatz-Abteilung 45) a Rottweil/Neckar (Baden-Württemberg). Muore per malattia (peritonite) a Donaueschingen (Baden-Würtemberg) il 22 giugno 1944. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Donaueschingen alla posizione tombale: campo C, fila 1, tomba n° 11. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 6, fila 6, tomba 33. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: il nome riportato nei documenti degli Archivi di Arolsen è Adelo.
Leoni Natale Giuseppe o Natale Giovanni, figlio di Costante, nasce il 25 dicembre 1909 a Pastrengo (Verona). Residente a Bredazzane di Montichiari (Brescia). Coniugato. Sergente del 27° Settore e Sottosettore (Guardia alla frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI A di Hemer. Matricola: 83012. Viene poi trasferito allo Stalag VI C di Bathorn. Viene infine trasferito allo Stalag VI D di Dortmund. Muore presso il Sankt Josefshospital di Dortmund il 4 marzo 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero della stessa località (Distretto urbano di Hörde – Cimitero di Gottesacker). Tomba n° 305. Certificato di morte n° 236/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro K, fila 2, tomba 7. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Ligabò Bruno, nasce il 1° gennaio 1916 a Gazzo Veronese (Verona). Aviere scelto del Reparto Servizi in Aeroporto, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato il Polonia nello Stalag VIII A di Görlitz (in polacco Zgorzelec). Matricola: 40399. Muore a Görlitz il 18 febbraio 1945 a causa di un attacco aereo su Reichenbacherstraße e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys (cimitero dello stalag in Seindenbergstraße) alla posizione tombale: reparto 3, tomba n° 114. Certificato di morte n° 625/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila 3, numero 1, tomba 37. Note: in Archivi di Arolsen la data di nascita riportata è 1° gennaio 1917. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Lorenzoni Marcello, figlio di Pietro Pasquale, nasce il 7 aprile 1917 a Isola Rizza (Verona). Risiede a Isola Rizza in Via Casotti, 28. Caporale del 19 Reggimmento di Cavalleria (Cavalleggeri Guide), viene fatto prigioniero dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania (nei documenti della Croce Rossa Italiana risulta Lager 1000 B, 16a Compagnia) come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Matricola: 4050, viene impiegato presso la I.G. Farbenindustrie di Ludwigshafen am Rhein dall’8 dicembre 1944 al 2 febbraio 1945. Muore presso l’Ospedale civile di Öhringen (Baden-Württemberg) per malattia (tubercolosi) il 22 luglio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero comunale locale il 26 luglio 1945. Posizione tombale: tomba n° 138 G / parte nuova (risulta anche 183 G). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro H, fila 5, tomba 32. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Loro Primo, figlio di Luigi e Facci (?), nasce il 16 maggio 1923 (risulta anche 16 aprile 1923) a Dolcè (Verona). Contadino, risiede a Dolcè in Via Colombarolla. Soldato di Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Vipiteno (Bolzano) il 9 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein il 18 settembre 1943. Matricola: 10642. Muore a Walim (voivodato della Bassa Sassonia) il 28 aprile 1942 (errore nella data di morte da parte del Ministero della Difesa, visto che nei documenti degli Archivi di Arolsen risulta internato in data successiva). Viene sepolto a Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in trincea (ossario destro). Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen.
Lovato Angelo, figlio di Augusto e Bologna Giuseppina, nasce il 27 agosto 1915 a San Pietro di Legnago (Verona). Celibe di mestiere contadino. Caporale del 4° Reggimento Artiglieria Corpo d’Armata. Viene fatto prigionioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Bolzano e internato nello Stalag XI B di Fallingbostel come I.M.I. (Internato Militare Italiano) il 13 settembre 1943. Matricola: 150242. Il 6 ottobre 1943 viene trasferito allo Stalag X C di Nienburg e decentrato presso il Comando di lavoro Eibia GmbH di Nienburg. Il 9 ottobre 1943 viene trasferito al Comando di lavoro n° 5799 di Steyerberg (Bassa Sassonia). Viene poi trasferito allo Stalag X B di Sandbostel e viene ricoverato presso l’Infermeria di Sandbostel (Lager Lazarett) il 13 dicembre 1943. Il 12 maggio 1944 viene inviato a Nenburg-Weser ed infine, il 15 giugno 1944, torna allo Stalag X B di Sandbostel per poi essere ricoverato presso l’infermeria il 20 giugno 1944. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Infermeria di Sandbostel l’8 gennaio 1945. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Sandbostel (Bassa Sassonia) alla posizione tombale: tomba n° 353. Certificato di morte n° 164/1946. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila O, tomba 45. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano, Archivio Segreto Vaticano.
Lucchese Giuseppe, figlio di Felice, nasce il 7 settembre 1914 a Caldiero (Verona). Soldato del 36° Reggimento Artiglieria, 404a Batteria. Matricola militare: 51697, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Rodi (Grecia) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XII A di Limburg. Muore a Diez (Renania-Palatinato) il 1° dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nella stessa località. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro G, fila 2, tomba 11. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, documentazione famigliare.
Lucchini Luigi, nasce il 1° gennaio 1896 a Legnago (Verona). Coniugato. Brigadiere dei Carabinieri. Viene impiegato a Kandern (Bassa Sassonia). Muore a Schopfheim (Baden-Württemberg) l’11 dicembre 1944 a causa di un bombardamento aereo e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Schopfheim alla posizione tombale: campo X, tomba n° 88. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila 14, tomba 6. Note: nei documenti di Archivi di Arolsen viene riportata come data di nascita 10 giugno 1896. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Magagnin o Magagnini Francesco, figlio di Luigi, nasce il 2 giugno 1923 a San Bonifacio (Verona). Risiede a Cascina del Sole (frazione di Bollate – Milano). Soldato del 50° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero sul fronte greco-albanese e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 82227. Muore per tubercolosi polmonare a Groß Fullen il 6 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Militare Italiano di Groß Fullen alla posizione tombale: campo C, fila 1, tomba n° 179. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila F, tomba 11. Note: nei documenti di Archivi di Arolsen viene riportata come data di nascita 7 giugno 1923. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Magagnotti Angelo, figlio di fu Giovanni e Santina (?), nasce il 31 ottobre 1924 a Sant’ambrogio di Valpolicella (Verona). Risiede a Domegliara (frazione di Sant’ambrogio di Valpolicella – Verona) in Via Casetta, 19. Di mestiere muratore, è celibe. Soldato del 38° Reggimento di Fanteria, 3a Compagnia Reclute – Tortona (Alessandria), viene fatto prigioniero dai tedeschi a Tortona (Alessandria) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag III A di Luckenwalde. Matricola: 106004. Viene poi trasferito allo Stalag III D di Berlino e decentrato presso il Comando di lavoro n° 884 di Berlino-Wittenau. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra n° 119 (Reserve-Lazaret) di Berlino-Neukölln il 25 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Döberitz-Elsgrund (ora localizzabile come Dallgow-Döberitz / Brandeburgo). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila 8, numero 1, tomba 777. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Magnavacca Arturo, nasce il 10 giugno 1908 a Castagnaro (Verona). Soldato dell’8° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco il 14 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 25345. Viene poi trasferito allo Stalag VIII A di Görlitz. Muore per malattia a Görlitz (in polacco Zgorzelec – voivodato della Bassa Slesia) il 15 agosto 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys (cimitero dello stalag in Seindenbergstraße). Posizione tombale: 3/14. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Magon Silvio, figlio di Antonio e Lanza (?), nasce il 12 febbraio 1912 a Ronco all’Adige (Verona). Soldato del 4° Centro Automobilisti, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 150197. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra (Lazarett) di Fallingbostel (Bassa Sassonia) il 24 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del leger (Cimitero Örbke). Certificato di morte n° 237/1944. Posizione tombale: tomba n° 523. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila P, tomba 43. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Malesani Gaetano, figlio di Andrea e Arcosti (?), nasce il 30 novembre 1910 a Cazzano di Tramigna (Verona). Caporale del 15° Reggimento Artiglieria G.A.F. (Guardia alla frontiera) 233 – Posta Militare 60 (Albania), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B di Sandbostel. Viene poi trasferito allo Stalag X A di Schleswig per poi essere decentrato al Comando di lavoro n° 1594 di Lübeck- Kücknitz/Herrenwyk. Muore per un incidente sul lavoro il 17 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Lübeck/Vorwerk alla posizione tombale: XXI – 2 – F. 7. Certificato di morte n° 65/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila N, tomba 31. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano, Archivio di Stato di Bolzano.
Manarin Ermenegildo, nasce il 5 febbraio 1909 a Villa Bartolomea (Verona). Soldato dell’83° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VIII A di Görlitz. Muore per malattia a Görlitz (in polacco Zgorzelec – voivodato della Bassa Slesia) il 18 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys (cimitero dello stalag in Seindenbergstraße) alla posizione tombale: n° 10/12. Certificato di morte n° 1726/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Mantovanelli Guido, figlio di Giuseppe e Sargenti (?), nasce il 22 marzo 1908 a Gazzo Veronese (Verona). Contadino, è coniugato con Taietti Gina e risiede a Sanguinetto (Verona) in Via Trifoglio. Brigadiere del XII Battaglione mobilitato della Guardia di Finanza, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 10 settembre 1943 a Calamata (fronte greco) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 104120. Viene poi trasferito allo Stalag VI J/Z di Dorsten e decentrato presso il Comando di lavoro n° 184 il 14 dicembre 1943. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Infermeria di Dorsten (Lager Lazarett) il 7 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale St. Paul di Hervest-Dorsten (Nord Reno-Vestfalia) alla posizione tombale: tomba n° 155. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila W, tomba 40. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Manzati Giovanni, figlio di Marcello e Ronca (?), nasce il 29 dicembre 1924 a Pastrengo (Verona). Celibe, di mestiere contadino, risiede a Pastrengo in Località Osteria Nuova. Soldato del 231° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Bolzano il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X A di Schleswig il 29 settembre 1943. Viene poi trasferito allo Stalag X B di Sandbostel (matricola: 156134) e decentrato presso il Comando di lavoro n° 1577 di Amburgo. Muore presso l’Infermeria di Amburgo/Wandsbek (Lager Lazarett) il 2 agosto 1944 a causa di un incidente sul lavoro. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Amburgo/Ohlsdorf alla posizione tombale: campo 13, riquadro BP 73, fila 16, tomba n° 32. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila C, tomba 9. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Marastoni Tranquillo, nasce il 15 novembre 1909 a Verona. Risiede a Verona in Via Scuderlando, 6. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina. Muore per malattia (tifo) a Września (voivodato della Grande Polonia) il 21 luglio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero cattolico di Września alla posizione tombale: III B, 30 10 32. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Martinelli Silvio, figlio di fu Alessandro, nasce il 7 febbraio 1912 a Monteforte d’Alpone (Verona). Soldato dell’11° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XII F di Forbach. Muore per malattia a Heppenheim (Assia) il 24 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Heppenheim alla posizione tombale: riquadro 2, fila 2, tomba n° 3. Certificato di morte n° 143/1947. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro B, fila 12, tomba 6. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Massella Giacinto, figlio di Vittorio e Angelina Zullo, nasce il 24 luglio 1923 a Verona. Celibe, di mestiere contadino, risiede a Ca’ di David (Verona) in Via Stazione, 4. Soldato del 18° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 15 settembre 1943 a Larissa (fronte greco) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI D di Dortmund. Matricola: 50829. Muore per malattia (pleurite) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra (Reserve Lazarett) di Buer (quartiere di Gelsenkirchen / Nord Reno-Vestfalia) il 27 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Gelsenkirchen (Cimitero Est) alla posizione tombale: tomba n° 45 K, fila 15. Certificato di morte n° 93/1949. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila T, tomba 3. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Mazzo Mario, nasce il 18 agosto 1915 a Minerbe (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini. Muore a Bromberg (in polacco Bydgoszcz – voivodato di Cuiavia-Pomerania) il 5 settembre 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Bydgoszcz. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Note: nei documenti di Archivi di Arolsen viene riportata come data di nascita 18 marzo 1915. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Mazzoni Dario, nasce il 7 giugno 1924 a Sanguinetto (Verona). Soldato del 4° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B di Nienburg. Matricola: 152451. Viene poi decentrato presso il Comando di lavoro n° 329 (Harburg Schützenaprk) e successivamente trasferito allo Stalag X A di Schleswig. Muore per malattia (polmonite) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Amburgo il 12 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Ohlsdorf di Amburgo alla posizione tombale: campo 73, fila 14, tomba n° 32. Certificato di morte n° 1676/1944. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila D, tomba 28. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano, Archivio Segreto Vaticano.
Mazzucchi Mario, figlio di Gino, nasce il 1° maggio 1924 a Sant’ambrogio di Valpolicella (Verona). Celibe, di mestiere contadino, risiede a Pastrengo (Verona) in Località Pol. Soldato del Genio (Depositi e Magazzini), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Austria come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XVII B di Gneixendorf. Matricola: 91950. Viene trasferito allo Stalag 398 di Pupping. Muore per malattia (tifo) a Linz-Ansfelden (Alta Austria) il 20 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Linz/Donau alla posizione tombale: settore 36, fila 2, tomba n° 18. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Mauthausen. Inumato alla posizione tombale: fila 8, croce 117, tomba 947. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano. Note: il Ministero della Difesa riporta come luogo di prima inumazione Ansfelden.
Mazzurana Giovanni, figlio di Domenico e di Esterzi (?), nasce il 13 settembre 1916 a Pastrengo (Verona). Risiede a Pastrengo. Soldato della 4a Compagnia Sanità. Matricola militare: 7886.Viene fatto prigioniero dai tedeschi a Tirana (Albania) il 15 settembre 1943, internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) e inserito nel 60° Gruppo della Flak (antiaerea). Matricola: 4134. Muore per deperimento organico a Künzing (Baviera) il 23 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Künzing (Parte Nord, tomba n° 78). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila 16, tomba 17. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano. Note: fratello di Mazzurana Narciso o Tarcisio (sepolto a Mauthausen).
Mazzurana Narciso o Tarcisio, figlio di Domenico e di Esterzi (?), nasce il 19 luglio 1911 a Cavaion Veronese (Verona). Soldato del 548° Battaglione Costiero di Fanteria, 16° Gruppo A. A. Matricola militare: 8848, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Ragusa (Croazia) il 12 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Trasferito il 21 aprile 1944 al Comando di lavoro n° 110. Muore per malattia (tubercolosi) a Saxen (Alta Austria) l’11 maggio 1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Mauthausen. Inumato alla posizione tombale: fila 3, tomba 294. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano. Note: fratello di Mazzurana Giovanni (sepolto a Monaco di Baviera).
Meche o Mechi Enrico, figlio di Romano, nasce il 24 agosto 1922 a Ronco all’Adige (Verona). Brigadiere dei Carabinieri, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Matricola: 19347. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Lambsheim (Renania-Palatinato) il 21 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura Cimitero comunale di Lambsheim alla posizione tombale: parte sinistra, tomba n° 19. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro G, fila 5, tomba 39. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Merlugo Giovanni, nasce il 27 gennaio 1921 a Zevio (Verona). Risiede a Zevio. Soldato della 167a Compagnia Guardia alla Frontiera, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XIII D di Norimberga. Matricola: 15614. Muore per malattia (tubercolosi) il 13 febbraio 1945 presso l’Ospedale di Nurnberg-Langwasser (quartiere di Norimberga – Baviera) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Sud di Norimberga alla posizione tombale: tomba n° 83 u 15. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro C, fila 9, tomba 7. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Mettifogo Domenico, figlio di fu Giuseppe e Maria Rigodanzo, nasce il 7 settembre 1924 a Zimella (Verona). Contadino, risiede a Zimella in Via Moraron. Soldato del 57° Reggimento di Artiglieria, D. F. Lombardia, 1° Reparto Istruzioni (Pola), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II B di Hammerstein. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund. Muore per malattia presso l’Ospedale militare di Dortmund il 9 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Dortmund (Distretto urbano di Hörde – Cimitero centrale di Gottesacker). Certificato di morte n° 2851/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 1, tomba 12. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Mezzani Sante, figlio di Antonio e Fornari (?), nasce il 22 settembre 1924 a Valeggio sul Mincio (Verona). Celibe e di mestiere contadino, risiede a Foroni (frazione di Valeggio sul Mincio). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina. Matricola militare: 43547, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Merano (Bolzano) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 152798. Muore per malattia (broncopolmonite) presso l’Infermeria di Fallingbostel (Lager Lazarett) il 22 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del leger (Cimitero Örbke) alla tomba n° 260, settore II. Certificato di morte n° 45/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila O, tomba 43. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: il cognome riportato in Archivi di Arolsen è Messani.
Milani Angelo, figlio di Federico e Amabile Balboni, nasce il 14 novembre 1916 a Sommacampagna (Verona). Di mestiere contadino, è coniugato con Alda (?) e risiede a Sorgà (Verona). Sergente del 18° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Merano (Bolzano) e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 3063. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund. Muore per malattia presso l’infermeria dello stalag (Lager Lazarett) di Dortmund il 9 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Ovest di Dortmund alla posizione tombale: campo 10, tomba n° 224. Certificato di morte n° 44/1948. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro M, fila 10, tomba 26. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Misturini Luigi, figlio di Vittorio e fu Bariano Teresa, nasce il 23 maggio 1907 a Bovolone (Verona). Di mestiere contadino, coniugato con Benardelli Pasqua (?) e padre di tre figli, risiede a Verona. Soldato di Cavalleria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nel Lager 782 C di Treuenbrietzen. Muore a Treuenbrietzen il 23 aprile 1945. Esumato e traslato nel Cimitero di Nichel (Cimitero italiano). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila 8, numero 2, tomba 134. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: il Misturini è tra i fucilati della strage di Treuenbrietzen.
Modenese Battista o Giobatta o Giovanni Battista, figlio di fu Pasquale, nasce il 20 giugno 1911 a Villa Bartolomea (Verona). Risiede a Carpi di Villa Bartolomea. Soldato del 18° Reggimento di Fanteria / Mensa Ufficiali / Merano (Bolzano), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 6798. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra (Lager Lazarett) di Weingarten (Baden-Württemberg) il 14 maggio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Weingarten il 16 maggio 1945 alla posizione tombale: settore XV, fila IV, tomba n° 69. Certificato di morte n° 249/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila 2, tomba 71. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano. Note: il cognome riportato nei documenti in Archivi di Arolsen è Modenesse. Come data di morte viene riportato anche 13 maggio 1945.
Molinarolo Augusto, nasce il 19 dicembre 1914 a Soave (Verona). Contadino, risiede a Soave. Soldato. Muore per lo scoppio di una mina il 28 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Hude (Bassa Sassonia). Posizione tombale: riquadro militare 2, posizione est. Certificato di morte n° 121/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila a, tomba 16. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Mondini Ottavio, figlio di Serafino e Massaron (?), nasce il 28 agosto 1920 a Bevilacqua (Verona). Contadino, risiede a Boschi Sant’Anna (Verona). Caporal Maggiore del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Viene poi trasferito allo Stalag VI J di Fichtenhain e decentrato presso il Comando di lavoro n° 1434 J. Muore per malattia all’Ospedale “Elizabeth” di Essen (Nord Reno-Vestfalia) il 16 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero d’onore Sud-Ovest di Essen alla posizione tombale: fila 25, tomba n° 271. Certificato di morte n° 1597/44/I. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila T, tomba 52. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Morandini Cesare, figlio di fu Giuseppe e Benedetti Teresa, nasce il 14 maggio 1913 a Sant’anna d’Alfaedo (Verona). Celibe, di mestiere contadino. Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi l’11 settembre 1943 a Missolungi (fronte greco) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 77067. Viene poi trasferito allo Stalag VI J di Fichtenhain e decentrato presso il Comando di lavoro n° 1811 di Osterfeld Sud. Muore a Oberhausen-Osterfeld (Nord Reno-Vestfalia) il 12 settembre 1944 a causa di un incidente ferroviario presso la stazione di Osterfeld Sud e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Oberhausen-Osterfeld (Cimitero cattolico della Chiesa parrocchiale di San Pancrazio) alla posizione tombale: campo 4, tomba n° 98. Certificato di morte n° 189/1948. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila Z, tomba 27. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano. Note: in alcuni documenti tedeschi l’anno di nascita riportato del Morandini è 1919.
Morosato Mario, figlio di Giuseppe, nasce il 1° gennaio 1924 a Legnago (frazione San Pietro – Verona). Soldato del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 sul fronte greco-albanese e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B/Z di Wietzendorf. Matricola: 150259. Muore in seguito ad un incidente sul lavoro a Wietzendorf (Bassa Sassonia) il 6 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Wietzendorf alla posizione tombale: angolo sinistro estremo. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila K, tomba 32. Note: in Archivi di Arolsen il cognome riportato è Morozato. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Morosato Pietro, figlio di Lino, nasce il 15 aprile 1911 a Legnago (Verona). Soldato del 232° Reggimento di Fanteria / 5a Compagnia / 2° Battaglione. Contadino, coniugato con Augusta De Fanti, risiede a Vangadizza di Legnago (Verona), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 sul fronte greco-albanese e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 54472. Viene poi trasferito allo Stalag VI J/Z di Dorsten per poi essere decentrato al Comando di lavoro n° 1434 il 13 gennaio 1944. Muore presso l’Infermeria (Lager Lazarett) del campo di Dorsten per malattia il 6 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Dorsten (Nord Reno-Vestfalia) alla posizione tombale: campo H, fila 2, tomba n° 17. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila V, tomba 21. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Nicoli Giuseppe, nasce il 19 marzo 1909 a Veronella (Verona). Coniugato. Soldato. Alloggiato a Francoforte sul Meno. Muore per malattia (paralisi progressiva) a Weilmünster (Assia) il 28 marzo 1944 e viene inumato nel cimitero locale alla posizione tombale: tomba 2438. Certificato di morte n° 310/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro H, fila 4, tomba 32. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Olivieri Agide, nasce il 1° agosto 1924 a Bovolone (Verona). Soldato del 57° Reggimento Artiglieria. Muore il 3 marzo 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero “Haus Spital” di Nienberge/Münster (Nord Reno-Westfalia) alla posizione tombale: fila 7, tomba n° 1 (cimitero russo). Certificato di morte n° 255/1950. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila X, tomba 2. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: nei documenti di Arolsen il nominativo riportato è Oliver Agide.
Ongaro Romeo, figlio di Pasquale e di Vasari (?), nasce il 7 giugno 1915 a Bovolone (Verona). Di mestiere contadino, è coniugaro con Leda (?) e risiede a Bovolone in Via San Pierino. Soldato del 4° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 12 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nel Distretto militare n° VIII. Viene poi trasferito allo Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 80521. Muore per malattia a Volmarstein (Nord Reno-Vestfalia) il 17 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero evangelico di Wengern (Nord Reno-Westfalia) alla posizione tombale: tomba 726. Certificato di morte n° 135/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro N, fila 5, tomba 12. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: in alcuni documenti in Archivi di Arolsen risulta essere deceduto il 4 aprile 1944 e poi inumato il 7 aprile 1944.
Ortombina Giuseppe, nasce il 10 marzo 1924 a Caprino Veronese (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini. Muore a causa di un bombardamento aereo il 4 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Gelsenkirchen (quartiere di Buer / Nord Reno-Vestfalia). Certificato di morte n° 1937/1947. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila U, tomba 61. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: in alcuni documenti in Archivi di Arolsen risulta come cognome Ortobina.
Osti Egidio, figlio di Erminio, nasce il 20 aprile 1913 a Zevio (Verona). Soldato del 231° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 a Durazzo (Albania) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 72694. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 147 J e infine trasferito allo Stalag VI D di Dortmund. Muore per malattia a Hörde (Distretto urbano Dortmund) il 10 gennaio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Ennepetal alla posizione tombale: 726-G-4. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro E, fila 3, tomba 15. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Ottaviani Egidio, figlio di Attilio, nasce il 28 dicembre 1918 ad Angiari (Verona). Risiede ad Angiari in Via Guasti, 5. Soldato del 2° Reggimento Genio Pionieri (matricola militare: 66193 o 66913), viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Piacenza e internato in Germania come IMI (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn (Bassa Sassonia). Matricola: 55913. Viene poi trasferito allo Stalag Stalag VI J/Z di Dorsten (Nord Reno-Vestfalia). Ultime sue notizie date nell’aprile del 1944. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) il 15 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero St. Paul di Hervest-Dorsten (certificato di morte n° 205/1946) – Reparto italiano. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila W, tomba 21. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Panato Serafino, nasce il 12 febbraio 1917 a Vestenanova (Verona). Soldato appartenente alla G.A.F. (Guardia alla Frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Muore a causa di un bombardamento aereo a Gelsenkirchen (quartiere di Buer / Nord Reno-Vestfalia) il 4 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Gelsenkirchen. Certificato di morte n° 1362/1947. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila U, tomba 62. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Pasi Giovanni Battista, figlio di Emilio, nasce il 27 luglio 1922 a Cologna Veneta (Verona). Risiede a Cologna Veneta in Via Tiro a Segno, 16. Soldato del 4° Reggimento Genio, viene fatto prigioniero dai tedeschi l’8 settembre 1943 a Bolzano e internato in Austria come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XVII A di Kaisersteinbruch. Matricola: 155408. Viene poi trasferito allo Stalag XI B di Fallingbostel. Muore a Peine (Bassa Sassonia) per bombardamento aereo il 22 febbraio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Peine alla posizione tombale: campo VI, tomba n° 16. Certificato di morte n° 161/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila C, tomba 22. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Pasquato Francesco, figlio di Palmiro, nasce il 5 luglio 1923 a Bonaldo di Zimella (Verona). Celibe e di mestiere fabbro, risiede a Bonaldo in Via San Martino, 3. Soldato del 4° Reggimento Bersaglieri, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 57347. Viene poi trasferito allo Stalag VI J di Fichtenhain e infine allo Stalag VI C/Z di Fullen il 17 aprile 1944. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) presso l’Infermeria di Groß Fullen (Meppen) il 17 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Groß Fullen (Meppen) alla posizione tombale: campo A, fila 1, croce n° 3. Certificato di morte n° 14/1948. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila a, tomba 3. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Pasquato Gino, nasce il 23 giugno 1908 a Zimella (Verona). Muore a Watenstedt Salzgitter (Bassa Sassonia) il 12 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepolture nel Cimitero di Drütte (Bassa Sassonia) alla posizione tombale: campo V, fila 10, tomba I. Certificato di morte n° 128/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila P, tomba 33. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Pedrollo Antonio, nasce il 5 marzo 1918 a Cologna Veneta (Verona). Soldato del 132° Reggimento Artiglieria / Divisione Corazzata, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Muore a Bromberg (in polacco Bydgoszcz / voivodato di Cuiavia-Pomerania) il 2 novembre 1943 e viene inumato in prima sepoltura nella stessa località. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Note: in Archivi di Arolsen il nome riportato è Pedrollo Antonia. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Perazzolo Giuseppe, figlio di Domenico e Tosi (?), nasce il 3 febbraio 1909 a Illasi (Verona). Celibe e di mestiere contadino, risiede a Verona. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 153123. Muore per malattia (tubercolosi) a Fallingbostel il 22 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del leger (Cimitero Örbke) alla tomba n° 132. Certificato di morte n° 101/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila N, tomba 4. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Perina Giuseppe, figlio di fu Celestino, nasce il 25 novembre 1923 a Verona. Soldato del 3° Reggimento Bersaglieri, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag IX A di Ziegenhain. Matricola: 79134. Impiegato presso il Comando di lavoro n° 3046 (fabbrica di motori per aerei Benschel). Muore il 5 dicembre 1943 ad Altenbauna Kassel (Assia) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Rengershausen l’8 dicembre 1943. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro D, fila 4, tomba 29. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Perlini Lino, nasce il 14 novembre 1919 a Verona. Macellaio. Risiede in Borgo Roma (Verona). Soldato del 6° Reggimento Bersaglieri, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 9201. Viene poi trasferito allo Stalag X A di Schleswig e poi impiegato presso il Comando di lavoro n° 250 ad Amburgo (Stillhorner Damm). Muore ad Amburgo (quartiere Wilhelmsburg) a causa di un bombardamento aereo il 20 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Ohlsdorf di Amburgo. Posizione tombale: reparto 73, fila 17, tomba n° 29. Certificato di morte n° 750/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila F, tomba 23. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Peroni Luigi, figlio di Giuseppe e Paolini (?), nasce il 17 giugno 1914 a Cerea (Verona). Contadino, risiede a Cerea in Via San Zeno, 77. Soldato del 548° Battaglione Costiero di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI G di Bonn-Duisdorf. Matricola: 83324. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 406 di Palenberg. Muore per malattia presso l’Ospedale (Reserve Lazarett) di Kornelimünster (Aquisgrana – Nord Reno-Vestfalia) il 18 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero vecchio di Kornelimünster alla posizione tombale: corridoio 1, tomba n° 2. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila W, tomba 15. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Peroni Valentino, figlio di Domenico, nasce il 21 ottobre 1922 a Torri del Benaco (Verona). Marinaio, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Viene impiegato presso la I.G. Farben di Ludwigshafen am Rhein. Muore a Ludwigshafen-Oppau a causa di un bombardamento aereo il 15 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Mundenheim di Ludwigshafen am Rhein (Renania-Palatinato) alla posizione tombale: riquadro R, fila 2, tomba n° 76. Certificato di morte n° 119/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Germania). Inumato alla posizione tombale: riquadro A, fila 7, tomba 23. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Pesenti Beppino o Peppino o Giuseppe, figlio di Marcello e Vesentini Emma, nasce il 25 agosto 1919 a Belfiore (Verona). Risiede a Grumolo delle Abbadesse (Vicenza). Soldato o Caporale del 15° Reggimento Artiglieria / 164° Gruppo, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XII A di Limburg. Matricola: 54169. Muore per malattia (difterite) presso l’Infermeria (Lager Lazarett) del campo di Sandbostel il 2 luglio 1944 e viene inumato nel cimitero della stessa località alla posizione tombale: tomba n° 260. Certificato di morte n° 1/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila O, tomba 21. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano, Archivio di Stato di Bolzano.
Piatto Arrigo, figlio di Pietro, nasce il 12 giugno 1923 a Castagnaro (Verona). Caporale del 663° Reggimento di Fanteria /Compagnia Comando / 1° Battaglione, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 in Grecia e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag V B di Villingen. Matricola: 47779. Muore per malattia (tubercolosi) a Friburgo (Baden-Württemberg) il 2 luglio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Friburgo alla posizione tombale: campo 31, fila 7, tomba n° 32. Certificato di morte n° 1853. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 6, fila 3, tomba 14. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Piazza Ferdinando, nasce il 21 giugno 1919 a Casaleone (Verona). Contadino, risiede a Casaleone. Soldato del 1° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X A di Schleswig. Matricola: 202781. Viene poi trasferito allo Stalag X B di Sandbostel e decentrato al Comando di lavoro n° 957. Muore a causa di un attacco aereo ad Amburgo-Wilhelmsburg il 18 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura ad Amburgo nel Cimitero Ohlsdorf (Distretto di Altona). Certificato di morte n° 454/1945. Campo 73, fila 17, tomba n° 14. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila C, tomba 21. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Piccoli Giovanni, nasce il 16 gennaio 1919 a Tregnago (Verona). Risiede a Tregnago in Via Scuola. Alpino della 335a Compagnia, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C/Z di Fullen. Matricola: 103638. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) a Groß Fullen il 16 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Groß Fullen (Meppen) alla posizione tombale: campo C, fila 5, tomba n° 262. Certificato di morte n° 406/51. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila H, tomba 6. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Piccoli Mario, nasce il 17 maggio 1914 ad Arcole (Verona). Camicia Nera della 112a Legione della Milizia Volontari per la Sicurezza Nazionale – Compagnia mitraglieri / Gruppo “Aquileia”, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Muore a causa di un bombardamento a Duisburg (Nord Reno-Vestfalia) il 14 ottobre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Evangelico di Duisburg-Beeck alla posizione tombale: campo IV. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila X, tomba 47. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Polato Ernesto, figlio di Giuseppe e Piona Cornelia, nasce il 6 giugno 1915 a Custoza di Sommacampagna (Verona). Celibe e di mestiere contadino, risiede a Custoza in Via Ossario, 2. Soldato del 32° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Treviso l’11 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XX A di Toruń. Matricola 28890. Il 10 marzo 1944 viene ricoverato presso l’Infermeria del Lager Kopernikus. Muore a Toruń (Kopernikus Lazarett) il 17 luglio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del campo alla posizione tombale: tomba n° 13. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Note: ANRP riporta: “Soldato del 4° Reggimento Artiglieria”, mentre nei documenti originali di registrazione nello Stalag XX A viene riportato: “Soldato del 32° Reggimento Artiglieria”. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Poli Giovan Battista, figlio di Francesco e Teresa Brunelli, nasce il 2 maggio 1917 a Lugo di Valpantena o Grezzana (Verona). Contadino. Caporal Maggiore del 313° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI D di Dortmund. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 40. Muore per malattia a Gevelsberg (Nord Reno-Vestfalia) il 15 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero cattolico di Gevelsberg il 17 aprile 1944, alla posizione tombale: campo 3, fila 6, tomba n° 10. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro E, fila 2, tomba 23. Note: fratello di Poli Pietro, sepolto anche lui a Francoforte sul Meno. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Poli Pietro, figlio di Francesco e Teresa Brunelli, nasce il 26 gennaio 1920 a Lugo di Valpantena o Grezzana (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II A di Neubrandenburg. Matricola: 100988. Viene decentrato nel Lager di Weddinghofen. Minatore. Muore a causa di un incidente a Kamen (Nord Reno-Vestfalia) l’11 settembre 1944 e viene inumato nel cimitero per stranieri della stessa località alla posizione tombale: tomba n° 14. Certificato di morte n° 202/1949. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro E, fila 1, tomba 18. Note: fratello di Poli Giovan Battista, sepolto anche lui a Francoforte sul Meno. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Pret Pietro, figlio di Benvenuto, nasce il 8 novembre 1924 a Costermano (Verona). Contadino. Celibe, risiede a Costermano. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 153086. Muore per malattia (miocardite e broncopolmonite) presso l’Infermeria di Fallingbostel (Lager Lazarett) il 27 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero dello stalag alla posizione tombale: tomba n° 323. Certificato di morte n° 49/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila N, tomba 14. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Ragazzini Paolo, figlio di Silvio e Bolognesi (?), nasce il 5 dicembre 1924 a Villa Bartolomea (Verona). Agricoltore. Risiede a Villa Bartolomea in Via Vallestrema, 8 (risulta anche Località Marola, 8). Soldato del 46° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Trento il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XIII D il 23 settembre 1943. Matricola: 2848. Il 27 settembre 1943 viene trasferito al Comando di lavoro n° 16003 di Norimberga. Il 2 maggio 1944 viene ricoverato presso l’Infermeria di Neumarkt in der Oberpfalz (registro dei ricoveri n° 247). Muore per malattia (tubercolosi) a Neumarkt il 1° ottobre 1944 e il 2 ottobre 1944 viene inumato in prima sepoltura nel cimitero comunale locale alla posizione tombale: tomba n° 66/66. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila 11, tomba 64. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Ragno Sante Bartolomeo, figlio di Giuseppe e Veronese Silvia, nasce il 16 aprile 1924 a San Pietro in Cariano (Verona). Contadino. Soldato del 2° Reggimento Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 58228. Viene poi decentrato presso il Comando di lavoro n° 640. Muore per malattia a Lippstadt (Nord Reno-Vestfalia) il 23 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero comunale della stessa località alla posizione tombale: tomba 56/44/J6/1/3. Certificato di morte n° 182/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro Q, fila 7, tomba 19. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Recchia Mario, nasce il 1° novembre 1924 a Palazzolo di Sona (Verona). Soldato. Viene impiegato presso l’Acciaieria Mannesmannröhren-Werke AG – Dipartimento Grillo Funke di Gelsenkirchen dal 27 maggio 1944 e alloggiato nel Lager di Kaubstraße. Muore a causa di un bombardamento aereo il 4 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Gelsenkirchen-Schalke (Nord Reno-Vestfalia). Certificato di morte n° 1339/47. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila T, tomba 4. Note: nei documenti in Archivi di Arolsen il cognome riportato è anche Reccia. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen.
Remelli Albino, figlio di Emilio, nasce il 26 giugno 1920 a Valeggio sul Mincio (Verona). Brigadiere dei Carabinieri. Muore a Bensheim (Assia) il 12 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare di Bensheim. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro D, fila 8, tomba 19. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Repele Giacomo, figlio di Giovanni Battista e Tagliapietra (?), nasce il 16 gennaio 1921 a Montecchia di Crosara (Verona). Celibe, di mestiere contadino, risiede a Montecchia di Crosare in Via Meggiano, n° 2. Soldato del 42° Reggimento Artiglieria. Matricola militare: 28885, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Bolzano e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag III B di Fürstenberg. Matricola: 300065. Viene poi trasferito allo Stalag IX A di Spangenberg. Muore per malattia presso l’Ospedale (Lager Lazarett) di Siegen (Nord Reno-Vestfalia) il 26 aprile 1944. Viene inumato in prima sepoltura il 29 aprile 1944 nel Cimitero di Hermelsbacher (Siegen) alla posizione tombale: 514 A, fila 11, tomba n° 11. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 4, tomba 3. Note: foto immatricolazione. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Resentera Guerrino, figlio di Vittorio, nasce il 15 marzo 1916 a Rivoli Veronese (Verona). Risiede a Fumane (Verona). Caporal Maggiore del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 9116. Muore per malattia (tubercolosi) il 26 ottobre 1944 a Weingarten (Baden-Württemberg) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Weingarten il 28 ottobre 1944, alla posizione tombale: reparto 12, fila 1, tomba n° 2. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila 2, tomba 101. Note: il nome di battesimo riportato nei documenti in Archivi di Arolsen è Querrino o Querino. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Ridolfi Antonio, figlio di Luigi e Corradini Palma, nasce il 31 gennaio 1923 a Tregnago (Verona). Contadino, risiede a Illasi (Verona) in Via Rimenbranza, 1. Soldato del 6° Reggimento Alpini. Matricola militare: 22222. Viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Merano (Bolzano) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag III A di Luckenwalde. Matricola: 117802. Muore a causa di un incidente (frattura del cranio per il crollo di un muro) a Berlino il 3 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Döberitz-Elsgrund (ora localizzabile come Dallgow-Döberitz – Brandeburgo). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila 5, numero 7, tomba 1134. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Righetti Angelo, nasce il 6 giugno 1922 a Verona. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 103331. Viene poi trasferito allo Stalag VI J di Fichtenhain. Viene infine trasferito allo Stalag VI C/Z di Neu Versen. Muore a Versen il 23 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Wesuwe. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila S, tomba 31. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Righetti Primo Angelo, figlio di Sante, nasce il 16 aprile 1913 a Nogarole Rocca (Verona). Soldato del 25° Reggimento di Artiglieria. Impiegato come cuoco presso il Lager di Hermann Wegnerstraße, 73. Muore a causa di un bombardamento aereo a Castrop-Rauxel (Nord Reno-Vestfalia) il 3 gennaio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Bladenhorst l’11 gennaio 1945 alla posizione tombale: D P 15. Certificato di morte n° 117/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro N, fila 6, tomba 16. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Rinaldi Giuseppe, figlio di Giuseppe, nasce il 6 ottobre 1910 a Verona. Nel 1939 si trova in Germania come lavoratore civile. Dal 13 al 20 luglio 1939 viene ricoverato all’Ospedale di Kassel (Assia). Dal 22 gennaio 1941 vieni impiegato come tornitore a Kassel (acciaieria – acciaio per molle). Muore a Battenhausen (ora quartiere di Kassel) il 23 ottobre 1943 (a seguito del bombardamento americano del 22 ottobre 1943) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Battenhausen alla posizione tombale: riquadro 6, fila 134, tomba n° V. Certificato di morte n° 1201/1946. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro D, fila 10, tomba 31. Note: sulla lapide è riportato: “Soldato Rinaldi Guiseppe”. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Rivato Agostino, figlio di Albino e Lovato (?), nasce il 7 marzo 1923 a San Giovanni Ilarione (Verona). Contadino, risiede a San Giovanni Ilarione. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 a Prizren (Kosovo) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B di Sandbostel il 24 settembre 1943. Matricola: 161607. Viene poi trasferito allo Stalag X A di Schleswig e decentrato presso il Comando di lavoro n° 1269 il 4 ottobre 1943. Il 14 marzo 1944, viene trasferito al Comando di lavoro n° 1490 di Amburgo-Jenfeld (lager per prigionieri di guerra Holstenhof). Muore a causa di un bombardamento aereo ad Amburgo (quartiere Jenfeld) il 6 settembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Ohlsdorf il 13 settembre 1944, alla posizione tombale: campo 74, fila 28, tomba n° 14. Certificato di morte n° 1649/1946. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila B, tomba 10. Note: foto immatricolazione. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Rizzi Alessandro, nasce il 23 ottobre 1916 a Bardolino (Verona). Risiede a Bardolino. Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 9247. Viene poi trasferito allo Stalag VI C/Z di Fullen. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) a Groß Fullen il 15 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Groß Fullen alla posizione tombale: campo E, fila 8, tomba n° 585. Viene poi esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila O, tomba 31. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Rodegher Germano, nasce il 27 febbraio 1915 a Cerea (Verona). Risiede a Sustinenza di Casaleone (Verona). Sergente del 32° Reggimento di Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XX A di Toruń (voivodato di Cuiavia-Pomerania). Matricola: 29012. Viene successivamente inviato al “Lager Kopernicus”, nel Distretto di Podgórz (Toruń) e poi ricoverato presso l’infermeria dello stesso lager (“Kopernicus Lazarett”). Muore a Toruń il 23 luglio 1945. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Note: nei documenti in Archivi di Arolsen il cognome riportato è Rodeghar. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Romboni Alessio, figlio di Giuseppe e Adami Giuditta, nasce il 26 settembre 1907 a Villafranca di Verona (Verona) in Via Dossobuono, 17. Sergente, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) – presumibilmente nello Stalag IX B di Bad Orb (visto il luogo dell’assegnazione del numero di matricola). Matricola 50200 di Darmstadt. Viene ricoverato presso l’Ospedale per prigionieri di guerra (Reserve Lazarett) di Montabaur (Renania-Palatinato). Muore per malattia (carcinoma) a Montabaur (Renania-Palatinato) il 12 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale (Friedhof Caritasvereinigung) alla posizione tombale: blocco IV, riquadro 1, tomba n° 14. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro A, fila 5, tomba 6. Note: Spoglie rimpatriate. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Comune di Villafranca.
Rosa Marino, figlio di Antinori o Antenore o N. N. e Rosa Olinada, nasce l’11 gennaio 1924 ad Arcole (Verona). Soldato del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Bolzano l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Matricola: 155204. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) il 26 settembre 1944 presso il VDM Lager di Hildesheim (Bassa Sassonia). Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Hildesheim il 29 settembre 1944, alla posizione tombale: quadro VI.B, fossa 14/2, sinistra. Certificato di morte n° 1534/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila R, tomba 12. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Rudari Giuseppe, figlio di Eugenio e Montresor (?), nasce il 14 marzo 1911 a San Massimo all’Adige (Verona). Coniugato con Maria (?), di mestiere è contadino e risiede a San Massimo (Verona) in Contrada Gabbia, 6. Soldato del 20° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Patrasso (fronte greco) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 80088. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 1381 J. Muore per malattia a Wiesdorf (Distretto di Leverkusen – Nord Reno-Vestfalia) il 12 o 15 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura a Leverkusen nel Cimitero di Manforterstraße il 18 febbraio 1944, alla posizione tombale: campo 3/10, tomba n° 108. Certificato di morte n° 379. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila T, tomba 44. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: secondo una testimonianza riportata in Archivio Segreto Vaticano il Rudari venne impiegato presso l’azienda chimica tedesca I.G. Farben.
Ruffo Gaetano, figlio di Carlo e Bonizzato Sofia, nasce il 23 dicembre 1922 a Verona (Santa Lucia). Aviere del Reparto Servizi in aeroporto. Viene alloggiato presso il Lager di Eschershausen. Muore per malattia (tubercolosi intestinale) il 2 maggio 1945 all’Ospedale di Holzminden (Bassa Sassonia) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero “Allersheimer Straße” di Holzminden alla posizione tombale: C, quadro II, fossa 89. Certificato di morte n° 301/45. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila M, tomba 16. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Santi Angelo, figlio di Nicodemo e Dalla Verde Angela, nasce il 25 gennaio 1924 a Vestenanova (Verona). Celibe e di mestiere contadino, risiede a Vestenavecchia (frazione di Vestenanova – Verona). Soldato del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese dopo l’8 settembre 1943 e internato in Austria come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XVII A di Kaisersteinbruch. Matricola: 139163. Viene poi decentrato presso il Comando di lavoro n° A/165/L di Ebreichsdorf (Bassa Austria). Muore a causa di un bombardamento aereo a Baden bei Wien il 23 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero est di Ebreichsdorf. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Mauthausen. Inumato alla posizione tombale: fila 2, croce 52, tomba 182. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Sartori Guerino, figlio di Carlo, nasce l’8 settembre 1917 a Verona. Soldato del 57° Reggimento di Fanteria. Muore a Baumholder (Renania-Palatinato) il 7 marzo 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Aulenbach. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro C, fila 7, tomba 4. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Sartori Marino, figlio di Sante, nasce l’11 ottobre 1911 a Fumane (Verona). Soldato del 4° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund e decentrato presso il Comando di lavoro 1146 (Compagnia mineraria Hörder Verein – Dortmund). Alloggiato presso il Lager Zeche Krone (?) di Dortmund-Wellinghofen. Muore per incidente (frattura del cranio) il 3 dicembre 1943 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Dortmund (Cimitero di Gottesacker) alla posizione tombale: campo 5, tomba n° 130. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro E, fila 9, tomba 5. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: su un documento tedesco in Archivi di Arolsen come luogo di nascita risulta anche Bussolengo (Verona).
Sartori Valentino, nasce il 28 giugno 1920 a Chievo (Verona). Risiede a San Massimo all’Adige (Verona). Soldato dell’11° Reggimento Genio, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 27 settembre 1943 a Spalato (fronte croato) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI F di Bocholt. Matricola: 86178. Impiegato come meccanico. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 955 di Münster (Nord Reno-Vestfalia). Muore per malattia (blocco renale) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Münster (al n° 101 di Dahlweg) il 31 gennaio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale (Cimitero “Haus Spital” – Münster) alla posizione tombale: fila 2, tomba n° 1. Certificato di morte n° 1414/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila X, tomba 39. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Sbizzera Bruno, figlio di fu Oreste e Bellini Amelia, nasce il 3 dicembre 1921 a Gazzo Veronese (Verona). Agricoltore, risiede a Roncanova (frazione di Gazzo Veronese – Verona). Soldato del 4° Reggimento Genio. Matricola militare 28828. Viene fatto prigioniero dai tedeschi il 27 settembre 1943 a Spalato (fronte croato) e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VIII A di Görlitz (in polacco Zgorzelec). Matricola 90343. Viene poi trasferito allo Stalag Stalag VIII C Sagan. Muore per malattia a Sagan (in polacco Żagań – voivodato di Lebusz) l’11 luglio 1944. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in trincea (ossario destro). Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Scandola Pietro, figlio di fu Antonio Giovanni e Luigia Tinazzi, nasce il 4 luglio 1915 a Erbezzo (Verona). Contadino, risiede a Erbezzo / Contrada Pontare (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund. Muore per un incidente a Lippstadt (Nord Reno-Westfalia) il 26 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Lippstadt il 2 marzo 1944 alla posizione tombale: 61/44, J6, 1, 4. Certificato di morte n° 384/1944.Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro Q, fila 7, tomba 16. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano. Note: resti rimpatriati.
Scappini Giovanni, nasce il 22 giugno 1922 a Isola della Scala (Verona). Soldato del 131° Reggimento di Fanteria, viene assegnato al 231° Reggimento Fanteria “Avellino” e inserito nella 11ª Divisione “Brennero”, 4ª Compagnia. Viene fatto prigioniero dai tedeschi a Durazzo (fronte albanese) l’11 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) a Münster (Nord Reno-Vestfalia) il 26 febbraio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale (Cimitero “Haus Spital”) alla posizione tombale: fila 6, tomba n° 6. Certificato di morte n° 253/50. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila X, tomba 68. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Scarabello Arduino, nasce il 18 novembre 1922 a Bevilacqua (Verona). Risiede a Montagnana (Padova) in Via Rosa, 10. Soldato del 13° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI D di Dortmund. Matricola: 50152. Viene poi trasferito allo Stalag VI C/Z di Fullen. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) a Groß Fullen (Meppen) il 31 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Groß Fullen. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila J, tomba 2. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Scarpolini Danilo, figlio di Giuseppe, nasce il 27 luglio 1924 a Oppeano (Verona). Soldato del 132° Reggimento Artiglieria Corazzata “Ariete”, 4a Batteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Rovereto (Trento) dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore a causa di un bombardamento aereo ad Hannover (Bassa Sassonia) il 22 ottobre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Seelhorst Dohren (Hannover). Posizione tombale: quadro 21c, tomba n° 37. Certificato di morte IV/1581.Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila N, tomba 39. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Soletti Pietro, figlio di Francesco e Metinzione o Mestinzione (?) Rosa, nasce il 29 novembre 1921 a San Giorgio in Salici (frazione di Sona – Verona). Caporale del 68° Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XIII D di Norimberga. Matricola: 1735. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 16006. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Nurnberg-Langwasser (quartiere di Norimberga – Baviera) il 3 luglio 1944. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Sud di Norimberga alla posizione tombale: tomba 83 L 15. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro G, fila 7, tomba 14. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: nei documenti in Archivi di Arolsen viene riportata come data di nascita anche 29 giugno 1921 e 13 agosto 1919. Anche l’Archivio Segreto Vaticano riporta come data di nascita 29 giugno 1921 e 13 agosto 1919.
Spadi Albino, nasce il 14 aprile 1919 a Verona. Soldato della 37a Compagnia Genio. Muore a Oleśnica (voivodato della Bassa Slesia) il 30 agosto 1945. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Specchierla Mario, figlio di Giuseppe, nasce il 28 agosto 1912 a Rivoli Veronese (Verona). Risiede a Pessina per Corodella (?) – Verona. Soldato del 9° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Giannina (fronte greco) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XIII D di Norimberga. Matricola: 9374. Muore per malattia (carcinoma retro peritoneale) il 12 gennaio 1944 presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Nurnberg-Langwasser (quartiere di Norimberga – Baviera) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Sud di Norimberga alla posizione tombale: tomba 83 H 14. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro H, fila 7, tomba 36. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Squarzoni Oreste, figlio di Benvenuto e Beghini (?), nasce il 16 settembre 1923 a Caprino Veronese (Verona). Celibe, di mestiere contadino, risiede a Caprino Veronese in Via Ruina, 28. Soldato del 291° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Zara (fronte croato) il 10 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI D di Dortmund. Viene poi decentrato presso il Comando di lavoro n° 1045 (Dortmund). Muore a causa di un bombardamento aereo su Dortmund il 23 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 12, tomba 5. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Stevanoni Giuseppe, figlio di Luigi e Gasperato (?), nasce il 24 novembre 1923 a San Massimo all’Adige (Verona). Risiede a San Massimo in Via San Francesco d’Assisi e di mestiere è contadino. Soldato del 5° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Cettigne (fronte montenegrino) il 19 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 100193. Viene poi trasferito allo Stalag X B di Sandbostel e decentrato al Comando di lavoro 1070 di Neuenkirchen. Il 10 giugno 1944 viene trasferito al Comando di lavoro n° 7 di Schwanewede. Muore per avvelenamento presso l’Ospedale (Resereve Lazarett) di Aumund-Brema (Bassa Sassonia) il 14 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Aumund alla posizione tombale: tomba n° 14. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila J, tomba 16. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Stoppele Arnaldo, nasce il 19 gennaio 1913 a Badia Calavena (Verona). Soldato del 30° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) a Laupheim (zona di occupazione francese) il 23 giugno 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Laupheim (Baden-Württemberg) alla posizione tombale: campo 6, tomba 42. Registrazione di sepoltura n° 156/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila 14, tomba 63. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: in Arolsen il cognome riportato è Steppele e Stoppelle.
Tacconi Carlo, nasce il 25 dicembre 1912 a Nogarole Rocca (Verona). Soldato del 260° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte croato dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia. Muore a Oleśnica (voivodato della Bassa Slesia) il 24 agosto 1945. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Tebon Giuseppe, figlio di Pietro e Amabile Zanotto, nasce il 13 novembre 1908 a Vigo di Legnago (Verona). Contadino. Soldato del 3° Reggimento Granatieri, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B di Sandbostel. Viene poi trasferito allo Stalag XI B di Fallingbostel. Muore per malattia presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Fallingbostel (Kriegsgefangenenlazarett) il 7 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero dello stalag alla posizione tombale: tomba n° 433. Certificato di morte n° 273/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila L, tomba 30. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Termine Dario, nasce il 20 ottobre 1923 a Brenzone (Verona). Risiede a Porto Castello (frazione di Brenzone). Marinaio, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund. Muore per malattia il 6 aprile 1944 presso l’Ospedale militare di Dortmund e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero ovest di Dortmund (Cimitero di Gottesacker). Certificato di morte n° 2892/1944.Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro M, fila 10, tomba 16. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Tezza Mario, figlio di Giovanni, nasce il 22 gennaio 1923 a Rosaro (frazione di Grezzana – Verona). Risiede a Rosaro. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II B di Hammerstein. Matricola: 30569. Viene poi trasferito allo Stalag VI C/Z di Fullen. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) presso l’Infermeria di Groß Fullen (Meppen) il 18 febbraio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Groß Fullen alla posizione tombale: campo E, fila 1, croce n° 406. Certificato di morte n° 546/1951. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila L, tomba 9. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Tombolani Nello, figlio di Massimo, nasce il 15 giugno 1924 a San Pietro di Legnago (Verona). Risiede ad Angiari (Verona). Soldato del 46° Reggimento di Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XIII D di Norimberga. Matricola: 2807. Muore per malattia (tubercolosi) il 20 dicembre 1944 presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Nurnberg-Langwasser (quartiere di Norimberga – Baviera) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Sud di Norimberga alla posizione tombale: tomba 83 QU 10. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro H, fila 5, tomba 18. Fonti: Archivio Zamboni, Archivi di Arolsen, Ministero della Difesa Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Tomio Saulle o Saulo, figlio di Agostino e Novelli (?), nasce il 26 ottobre 1910 a Nogara (Verona). Risiede a Sanguinetto (Verona). Soldato della 1a Squadriglia di Cavalleria. Matricola militare: 4718. Viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XII D di Treviri. Matricola: 34800. Muore per malattia a Saarbrücken (Saarland) il 13 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Burbach di Saarbrücken (Waldfriedhof) alla posizione tombale: campo 46, tomba n° 84. Certificato di morte n° 777/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro Q, fila 5, tomba 17. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: nel registro matricola dello Stalag XII D di Treviri (in Archivi di Arolsen) il nome di battesimo riportato è Sante.
Tommasi Giovanni Battista, nasce il 5 dicembre 1922 a Romagnano (frazione di Grezzana – Verona). Viene impiegato presso l’Acciaieria Mannesmannröhren-Werke AG – Dipartimento Grillo Funke di Gelsenkirchen dall’8 agosto 1944 e alloggiato nel Lager di Kaubstraße. Muore il 4 novembre 1944. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila T, tomba 9. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen. Note: nei documenti in Archivi di Arolsen il cognome riportato è Tomasi.
Torresani Alfio o Toresani Alfeo, nasce il 4 novembre 1923 a Bovolone (Verona). Aviere del Reparto Servizi in Aeroporto. Internato nel Campo “William 1” di Brünen (Nord Reno-Vestfalia). Muore a causa di un bombardamento aereo Duisburg il 14 ottobre 1944. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila X, tomba 54. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Archivio di Stato di Bolzano, Archivio Segreto Vaticano.
Tortella Giovanni, nasce il 27 marzo 1922 a Lazise o Pastrengo (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina. Alloggiato a Hildesheim (Bassa Sassonia). Muore per malattia (tubercolosi) il 12 marzo 1945 presso l’infermeria della Metallwerke di Hildesheim. Matricola: 152153. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Hildesheim il 17 marzo 1945. Inumato alla posizione tombale: quadro VI B sinistro, fossa V/51. Certificato di morte n° 1250/49. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila L, tomba 5. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Tosato Arturo, figlio di Giuseppe, nasce il 13 ottobre 1920 a Casaleone (Verona). Celibe. Soldato del 231° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 sul fronte greco-albanese e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Dal 1° settembre 1944 viene impiegato presso le acciaierie Friedrich-Krupp Hüttenwerk di Rheinhausen Muore per lo scoppio di una granata a Walsum (Distretto di Duisburg) il 25 marzo 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Walsum-Aldenrade alla posizione tombale: tomba n° 30 b. Certificato di morte n° 226/45. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila X, tomba 64. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: nei documenti in Archivi di Arolsen la data di nascita riportata è 20 ottobre 1920.
Tosato Ettore, figlio di Ettore e Colomba Bertagna, nasce il 18 agosto 1923 a Cerea (Verona). Risiede a Cerea. Soldato del 120° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II A di Neubrandenburg. Matricola: 112249. Viene poi trasferito allo Stalag VI C/Z di Fullen. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) presso l’Infermeria di Groß Fullen (Meppen) il 13 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Groß Fullen. Certificato di morte n° 37/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila R, tomba 21. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: in alcuni documenti in Archivi di Arolsen il nome di battesimo riportato è Ellore.
Tosato Ottorino, figlio di Giovanni, nasce il 29 ottobre 1924 a San Pietro di Legnago (Verona). Risiede a San Pietro di Legnago in Via Casoni. Soldato del 46° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XIII D di Norimberga. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) presso l’Ospedale di Neumarkt An Der Oberpfalz (Baviera) il 5 settembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero cittadino di Neumarkt (cimitero per stranieri) alla posizione tombale: tomba n° 63. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila 11, tomba 50. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: in alcuni documenti la data di nascita riportata è 28 ottobre 1924 e 20 ottobre 1924.
Tramarin Armando, nasce il 31 maggio 1903 a Cologna Veneta (Verona). Finanziere della Legione Trento, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Bolzano l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XX A di Toruń (voivodato di Cuiavia-Pomerania). Matricola: 36440. Viene poi trasferito allo Stalag VIII A di Görlitz (in polacco Zgorzelec). Muore per malattia a Görlitz (voivodato della Bassa Slesia) il 31 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys (cimitero dello stalag in Seindenbergstraße). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento. Note: in alcuni documenti tedeschi la data di nascita riportata è 6 febbraio 1903.
Trambaioli Ennio, figlio di Gaetano e Contin (?), nasce il 16 luglio 1924 a Castagnaro (Verona). Risiede a Villa Bartolomea in Via Vallestrema, n° 8. Soldato (Guardia alla frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 155607. Alloggiato presso il Lager 8 di Hallendorf. Muore per malattia a Watenstedt-Salzgitter (quartiere Hallendorf – Bassa Sassonia) l’8 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero per stranieri di Hallendorf alla posizione tombale: fila 5, tomba n° 2 G. Certificato di morte n° 78/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila P, tomba 2. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio di Stato di Bolzano, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Trevisan o Trevisani Mario Giuseppe, figlio di Vittorio e Samboni o Zamboni (?), nasce il 19 maggio 1915 a Oppeano (Verona). Risiede a Pradelle (frazione di Gazzo Veronese – Verona). Soldato del 18° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Austria come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XVIII A di Wolfsberg. Matricola 37895. Muore a seguito di un bombardamento aereo presso l’ospedale dello stalag a Wolfsberg (Carinzia) il 18 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero San Giovanni di Wolfsberg alla posizione tombale: tomba n° 29. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Mauthausen. Inumato alla posizione tombale: fila 9, croce n° 16, tomba 968. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Trevisan o Trevisani Mario o Marino, nasce il 20 giugno 1913 a Oppeano (Verona). Caporale del 32° Reggimento Carristi. Viene alloggiato ad Hannover nel Lager di Erythropelstraße e viene impiegato presso la Ditta MNH Maschinenfabrik Niedersachsen GmbH di Eichelkampstraße. Muore a causa di un bombardamento aereo su Hannover il 14 marzo 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero cittadino di Hannover (Stadtfriedhof Hannover Seelhorst). Certificato di morte n° 799/1945. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila Q, tomba 50. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Turrini Erminio, nasce il 24 novembre 1918 a Valeggio sul Mincio (Verona). Soldato. Muore per un incidente a Kamen (Nord Reno-Vestfalia) l’11 settembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Kamen. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro E, fila 1, tomba 19. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Valbusa Giuseppe, nasce il 14 febbraio 1923 a Verona. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II B di Hammerstein. Viene alloggiato presso il Lager di Humboldtstraße di Essen (Nord reno-Vestfalia). Muore per un bombardamento aereo a Essen il 13 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero sud-ovest di Essen alla posizione tombale: campo 25, tomba n° 49. Certificato di morte n° 541 / 48 / II. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila T, tomba 4. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Valentini Giuseppe, figlio di fu Angelo, nasce il 16 giugno 1920 a Bardolino (Verona). Risiede a Bardolino in Via Calmasino, 49. Soldato del 46° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XIII D di Norimberga. Matricola: 2542. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Nurnberg-Langwasser (quartiere di Norimberga – Baviera) il 12 febbraio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero sud di Norimberga. Posizione tombale: 83, U, 12. Esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro J, fila 7, tomba 15. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Valtellina Ferruccio, figlio di Oreste, nasce il 9 aprile 1912 a Verona. Soldato, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI A di Hemer. Viene poi trasferito allo Stalag VI D di Dortmund. Muore per deperimento organico presso l’Ospedale di Dortmund il 2 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Dortmund (Cimitero di Gottesacker) alla posizione tombale: campo 11, tomba n° 75. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 13, tomba 7. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Vantini Vittorio, nasce il 28 settembre 1919 a Sommacampagna (Verona). Risiede a Sona (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Merano (Bolzano) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 152921. Viene alloggiato nel Lager di Göttinger Chaussee 158 e impiegato ad Hannover presso la Schmidding-Werke, dove muore a causa di un bombardamento aereo l’11 settembre 1944. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Seelhorst Dohren (Hannover) alla posizione tombale: quadro 21/C, tomba n° 33. Certificato di morte n° 1189/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila a, tomba 14. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano, Archivio di Stato di Bolzano.
Vanzini Federico o Enrico, figlio di Giuseppe, nasce il 1° marzo 1921 a Zimella (Verona). Soldato del 55° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Ragusa (Dubrovnik – fronte croato) il 12 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Viene poi trasferito allo Stalag VI G di Bonn-Duisdorf (matricola 99807) ed impiegato come minatore presso il Comando di lavoro 637 – 638 di Alsdorf (Nord Reno-Vestfalia. Muore a causa di un mitragliamento su Alsdorf il 9 settembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale (Cimitero Nord). Certificato di morte n° 197/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro L, fila 6, tomba 19. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano, Archivi di Arolsen. Note: in alcuni documenti tedeschi in Archivi di Arolsen e in Archivio di Stato di Bolzano il nome di battesimo riportato è Enrico.
Veneri Arnaldo, figlio di Battista e Maria De Angeli, nasce il 23 settembre 1912 a Nogarole Rocca (Verona). Coniugato, di mestiere contadino e ciabattino, risiede a Bagnolo (frazione di Nogarole Rocca). Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein il 17 settembre 1943. Matricola: 9622. Viene impiegato presso il Comando di lavoro n° M 762 R di Leveringhausen. Muore a causa di un’azione nemica a Waltrop (Nord Reno-Vestfalia) il 19 febbraio 1944 e viene sepolto nel cimitero locale. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila Y, tomba 49. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Venturini Fidenzio, figlio di Ugo e Chiavegatti Maria, nasce il 25 giugno 1917 a Legnago (Verona). Celibe e di mestiere panettiere, risiede a Legnago in Via Depretis, 16. Soldato del 205° Autoreparto (Automobilisti), viene fatto prigioniero dai tedeschi in Croazia dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X B di Sandbostel (Bassa Sassonia). Matricola: 184505. Viene poi trasferito allo Stalag XI B di Fallingbostel. Muore per malattia presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Fallingbostel (Kriegsgefangenen Lazarett) il 23 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del lager alla posizione tombale: tomba n° 316. Certificato di morte n° 103/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila N, tomba 7. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: foto immatricolazione.
Verità Guglielmo, figlio di Massimiliano, nasce l’8 maggio 1922 a Peschiera del Garda (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi in Croazia dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Matricola: 3877. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Ospedale di Hildesheim (Bassa Sassonia) il 26 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero principale di Hildesheim alla posizione tombale VI B sinistra, II, 21. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila R, tomba 17. Fonti: Archivio Zamboni, Archivi di Arolsen, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano. Note: il Ministero della Difesa riporta come data di morte il 1° dicembre 1944.
Verzin Luigi, figlio di Guglielmo e Rizzi Emma, nasce il 29 maggio 1924 a San Michele Extra (Verona). Celibe, risiede a San Michele Extra in Via Madonna di Campagna, 46. Soldato del 132° Reggimento Artiglieria, Divisione Corazzata “Ariete”, 4° Battaglione Addestramento (Rovereto – Trento), viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 152343. Muore per malattia presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Fallingbostel (Kriegsgefangenen Lazarett) il 21 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del lager (Cimitero Örbke) alla posizione tombale: tomba n° 259. Certificato di morte n° 50/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila O, tomba 42. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano, Archivi di Arolsen.
Vesentini o Visentini Remigio Stefano, nasce il 26 dicembre 1921 a Colognola ai Colli (Verona). Soldato del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Dal 7 ottobre 1943 viene impiegato presso la ditta Vereinigten Aluminium-Werke AG di Hannover e alloggiato nel lager della Konrad-Hänisch-Straße. Muore per annegamento ad Hannover il 14 luglio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero cittadino di Hannover (Stadtfriedhof Hannover Seelhorst) alla posizione tombale 21c / 147. Certificato di morte n° 1633/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila O, tomba 13. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Vicentini Gino, nasce il 25 agosto 1919 a Verona. Coniugato con Evelina (?), risiede a Verona in Via Dietro Filippini, 4. Di mestiere mercante. Sergente del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese dopo l’8 settembre 1943 e internato in Austria come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XVII A di Kaisersteinbruch (Burgenland). Matricola: 141485. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) a Kaisersteinbruch il 23 aprile 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero per prigionieri di guerra di Kaisersteinbruch alla posizione tombale: tomba n° XXVII. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Mauthausen. Inumato alla posizione tombale: fila 8, croce 78, tomba 908. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Gazzetta Ufficiale.
Vinco Antonio, figlio di Serafino, nasce il 3 aprile 1924 a Boscochiesanuova (Verona). Soldato del 4° Reggimento Genio. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Ospedale di Göttingen (Bassa Sassonia) il 4 maggio 1945. Viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero cittadino di Göttingen il 7 maggio 1945 alla posizione tombale: reparto 105 (“campo nuovo” per stranieri), tomba n° 204. Certificato di morte n° 1052/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila Q, tomba 12. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Archivio di Stato di Bolzano, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Vinco Leone, nasce il 27 dicembre 1917 a Boscochiesanuova (Verona). Soldato del 2° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Merano (Bolzano) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 6005 di Mascherode (quartiere di Braunschweig) e infine trasferito allo Stalag XI B/Z di Bergen Belsen. Muore per malattia a Bergen Belsen (Bassa Sassonia) il 26 settembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero dello stalag alla posizione tombale: blocco 1, fila 2, tomba n° 62. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila E, tomba 27. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento.
Vinco Luigi, figlio di Pietro e Tomellini (?), nasce il 30 aprile 1919 a Negrar (Verona). Soldato dell’8° Reggimento Artiglieria (Guardia alla frontiera), viene fatto prigioniero dai tedeschi a Nauplia (fronte greco) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag III A di Luckenwalde. Matricola 124789. Il 10 ottobre 1943 viene trasferito allo Stalag III D di Berlino. Il 10 dicembre 1943 viene decentrato al Battaglione di lavoro n° 195. L’11 novembre 1943 al Battaglione di lavoro n° 184 e il 12 dicembre 1943 torna al Battaglione di lavoro n° 195. Muore a causa di un bombardamento il 21 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Döberitz-Elsgrund (ora localizzabile come Dallgow-Döberitz – Brandeburgo). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila 6, numero 1, tomba 727. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio di Stato di Bolzano.
Visentin Amos, nasce il 31 agosto 1917 a Terrazzo (Verona). Soldato dell’8° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte romeno dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore a Neuss (Nord Reno-Vestfalia) il 21 gennaio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero cattolico della parrocchia di St. Joseph di Neuss-Weissenberg il 24 gennaio 1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila W, tomba 31. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Volpato Guerrino, nasce il 19 febbraio 1916 a Palù (Verona). Muore a Helmstedt (Bassa sassonia) il 13 aprile 1945. Viene sepolto nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila J, tomba 21. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Zamboni Attilio, figlio di fu Angelo e fu Bergamaschi (?), nasce il 25 luglio 1910 ad Avesa (frazione di Verona). Di mestiere contadino, è coniugato con Gioconda (?) e risiede ad Avesa in Via Podgora, 27. Soldato, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel (Bassa Sassonia). Matricola: 153126. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’infermeria di Fallingbostel il 14 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del leger (Cimitero Örbke) alla posizione tombale: tomba n° 251. Certificato di morte n° 40/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila O, tomba 29. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio di Stato di Bolzano.
Zamboni Luigi, figlio di Angelo, nasce il 20 marzo 1914 ad Avesa (frazione di Verona). Coniugato con Maria (?), risiede ad Avesa in Via Benedetto Zampieri, 4. Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Colle Isarco (Brennero – Bolzano) il 9 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 8491. Viene poi trasferito allo Stalag VI A di Hemer e impiegato come falegname. Muore per malattia (tubercolosi) presso l’Infermeria (treno ospedale) di Hof-Saale (Baviera) il 3 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero urbano locale il 7 giugno 1944 alla posizione tombale: campo VII G, tomba n° 5. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro J, fila 3, tomba 23. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Zamo Daniele Giuseppe, nasce il 18 agosto 1923 a Santa Maria di Zevio (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag III A di Luckenwalde. Matricola: 114598. Viene poi trasferito allo Stalag III D di Berlino e decentrato al Comando di lavoro n° 192. Muore a causa di un attacco aereo su Berlino l’8 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Döberitz-Elsgrund (ora localizzabile come Dallgow-Döberitz – Brandeburgo) il 13 maggio 1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila 10, numero 1, tomba 825. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Zampieri Mario, figlio di Giuseppe, nasce il 2 ottobre 1922 a Verona. Soldato del 55° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte jugoslavo dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Muore a Dortmund il 7 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Dortmund (Cimitero di Gottesacker). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro M, fila 2, tomba 11. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Zanini Giuseppe, figlio di fu Sante, nasce l’11 febbraio 1908 a Grezzana (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XII F di Forbach. Muore per malattia a Zweibrücken (Renania-Palatinato) il 6 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero locale alla posizione tombale: reparto D, fila 5, tomba n° 5. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro B, fila 9, tomba 10. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Zanini Livio, figlio di Gaudenzio e Zuanetti Augusta, nasce il 10 novembre 1914 a Buttapietra (Verona). Contadino, risiede a Vigasio ed è coniugato con Bruna (?). Soldato del 231° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag X A di Schleswig. Viene poi trasferito allo Stalag I B di Hohenstein. Muore per malattia (emorragia polmonare) presso l’Ospedale di Amburgo (Distretto di Altona) il 21 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero Ohlsdorf il 24 febbraio 1944 alla posizione tombale: reparto 73, fila 14, tomba 21. Certificato di morte n° 731/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila D, tomba 18. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.
Zanon Giovan Battista, figlio di Giuseppe, nasce il 7 novembre 1919 a Povegliano Veronese (Verona). Soldato del 18° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Austria come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XVIII A di Wolfsberg. Matricola: 30504. Viene ricoverato nel Lazzareto dello Stalag. Muore per malattia (tubercolosi) a Wolfsberg (Carinzia) il 28 novembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero urbano della stessa località alla posizione tombale: reparto III, tomba n° 79. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Mauthausen. Inumato alla posizione tombale: fila 9, tomba 930. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano.
Zanoni Cesare, nasce il 7 aprile 1908 a San Bonifacio (Verona). Soldato del 37° Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Ponte Gardena (Bolzano) l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Viene impiegato presso l’officina di riparazioni ferroviarie di Monaco dal 16 settembre 1944 al 28 aprile 1945. Muore il 19 maggio 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero nord di Monaco di Baviera. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano di Monaco di Baviera (Waldfriedhof). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila 8, tomba 14. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivio Segreto Vaticano, Archivi di Arolsen.
Zanotto Bruno, figlio di Marcello e Tacon (?), nasce l’8 settembre 1923 a Povegliano Veronese (Verona). Celibe, risiede a Povegliano Veronese in Via Pompei, 14. Soldato del 291° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI D di Dortmund. Matricola: 52931. Mestiere (o mestiere assegnato nel campo) ciabattino. Muore per malattia (enterocolite) il 5 febbraio 1944 presso l’Ospedale per prigionieri di guerra (Kriegsgefangenen-Lazarett) di Dortmund e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero della stessa località (Cimitero centrale – Reparto prigionieri di guerra) l’11 febbraio 1944, alla posizione tombale: campo 10, tomba n° 15. Certificato di morte n° 259/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro O, fila 1, tomba 2. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: nei documenti tedeschi in Archivi di Arolsen la data di nascita riportata è 30 agosto 1923.
Zantedeschi Pietro, figlio di Fortunato e Zandaval (?), nasce il 22 novembre 1919 a San Pietro in Cariano / Frazione Negarine (Verona). Risiede a San Pietro in Cariano. Soldato della 4a Compagnia Sanità, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Vipiteno (Bolzano) il 9 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein il 17 settembre 1943. Matricola n° 7527. Viene poi trasferito allo Stalag VIII A di Görlitz. Muore per malattia (tubercolosi) a Görlitz (in polacco Zgorzelec – voivodato della Bassa Slesia) il 15 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Görlitz Moys (cimitero dello stalag in Seindenbergstraße). Certificato di morte n° 1086/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: nei documenti tedeschi in Archivi di Arolsen la data di nascita riportata è 23 novembre 1919.
Zaramella Luigi, nasce il 18 settembre 1921 a Ronco all’Adige (Verona). Soldato dell’80° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania. Fucilato alla stazione ferroviaria di Kassel il 31 marzo 1945 e sepolto in fossa comune (fossa II). Esumato e traslato nel Cimitero di Wehlheiden (Kassel). Tomba n° 13. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro F, fila 2, tomba 27. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Archivi di Arolsen, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano. Note: nei documenti tedeschi in Archivi di Arolsen il cognome riportato è Zaronelli.
Zardini Mirko Giovanni Antonio, figlio di Francesco e Campagnola (?), nasce il 9 maggio 1913 a Fumane (Verona). Celibe, di mestiere contadino, risiede a Marano di Valpolicella (frazione Valgatara). Caporale del 4° Reggimento Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Matricola: 155353. Muore per malattia (debolezza cardiaca) presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Fallingbostel (Bassa Sassonia) il 1° febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero del leger (Cimitero Örbke) alla posizione tombale: tomba n° 243. Certificato di morte n° 54/1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila H, tomba 19. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen. Note: nei documenti tedeschi in Archivi di Arolsen il cognome riportato è anche Zarfini o Zadini.
Zaviani o Ziviani Augusto, figlio di Dionisio, nasce il 28 agosto 1912 a Villa Bartolomea (Verona). Celibe, di mestiere contadino. Soldato, viene fatto prigioniero dai tedeschi in Albania dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 54527. Viene poi decentrato al Comando di lavoro n° 1434 di Mülheim an der Ruhr (Nord Reno-Vestfalia). Viene infine trasferito allo Stalag VI J di Fichtenhain. Muore per malattia (ulcera sanguinante) a Dusseldorf presso l’Ospedale per prigionieri di guerra nel quartiere Gerresheim il 26 maggio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero nord di Dusseldorf il 27 maggio 1944 alla posizione tombale: F 111-C, tomba n° 483. Certificato di morte n° 187/1950. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro L, fila 5, tomba 33. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano. Note: nei documenti tedeschi in Archivi di Arolsen il cognome riportato è anche Ziviani.
Zecchini Giovanni, nasce il 30 gennaio 1920 a San Massimo all’Adige (Verona). Contadino, risiede a San Massimo. Soldato del 2° Reggimento Artiglieria Alpina, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Vipiteno (Bolzano) il 9 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein il 19 settembre 1943. Matricola: 10647. Muore per affogamento a Johannisburg (in polacco Pisz – voivodato di Varmia-Masuria) il 21 giugno 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Johannisburg. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Bielany/Varsavia (Polonia). Inumato in uno dei due mausolei. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Zigiotto Antonio, nasce il 6 marzo 1923 a Vestenanova (Verona). Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Polonia come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag I B di Hohenstein. Matricola: 9610. Muore il 27 dicembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Hemer (Nord Reno-Vestfalia). Certificato di morte n° 44/1951. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro N, fila 2, tomba 19. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Zocca Giacomo, nasce il 2 ottobre 1919 a Verona. Soldato del 232° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano). Muore a Mülheim an der Ruhr (Nord Reno-Vestfalia) il 9 aprile 1945 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Mülheim. Certificato di morte n° 1445/1945. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila V, tomba 15. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen.
Zocca Tullio, figlio di Giuseppe e Dall’Ora (?), nasce il 28 gennaio 1924 a Quinzano (Verona). Di mestiere scalpellino, risiede a Domegliara per Ponton, in Via Ponte, 22. Soldato del 6° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Brunico (Bolzano) il 13 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag III A di Luckenwalde. Matricola: 114533. Viene poi trasferito allo Stalag III D di Berlino e decentrato al Comando di lavoro di Berlino-Kaulsdorf. Viene ricoverato presso l’ospedale per prigionieri di guerra n° 128 di Berlino-Biesdorf dal 14 al 19 febbraio 1944. Muore per malattia (flebite – embolia) a Berlino il 20 febbraio 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero di Döberitz-Elsgrund (ora localizzabile come Dallgow-Döberitz – Brandeburgo). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Berlino (Zehlendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 4, fila 4, numero 3, tomba 1110. Fonti: Archivio Zamboni, Ministero della Difesa, Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia e dall’Internamento, Archivi di Arolsen, Archivio Segreto Vaticano.