27 giugno 2022
Buongiorno. Vorrei sapere cortesemente dove sono stati collocati i resti mortali di mio nonno Bertoni Gelindo soldato e fatto prigioniero e morto il 24.03.1944.
Ho programmato un viaggio ad agosto per venire a portare un fiore a mio nonno che non ho mai potuto conoscere.
La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
Antonella Salaro
Cara Antonella,
questi sono i dati che ho archiviato su tuo nonno Gelindo:
Bertoni Gelindo, figlio di Marcellino e Rachilde Casco, nato il 18 ottobre 1911 a Campoformido (Udine). Contadino, coniugato con Adele Barbarotto, risiede a Littoria (ora Latina) in Borgo Piave n° 227. Camicia nera della 115a Legione Milizia Volontari per la Sicurezza Nazionale. Matricola del Distretto Militare di Trieste: 27556. Viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte albanese ed internato come IMI (Internato Militare Italiano) in Germania. Muore per malattia presso l’infermeria di Wolfenbüttel il 24 marzo 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero della stessa località alla posizione tombale riquadro IX, fila 2, tomba n° 48 (registro sepolture n° 44/1945). Nella seconda metà degli anni ’50 il Ministero della Difesa riesce a rintracciare le Spoglie e le fa esumare e traslare nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Hauptfriedhof Öjendorf) alla posizione tombale: riquadro 2, fila G, tomba 5.
Ti allego il certificato di morte stilato dai tedeschi il 15 gennaio 1945, un elenco di soldati italiani inumati in prima sepoltura in cimiteri comunali (tra questi tuo nonno) e alcune schede dell’Archivio Segreto Vaticano riferite al tuo parente.
[…]
Ci sentiamo. Un abbraccio.
Roberto Zamboni


Buonasera
La ringrazio infinitamente per la sua veloce e gentile risposta ed inoltre molto esaustiva.
Ho chiesto a mia madre (che nemmeno lei ha mai visto suo padre: era troppo piccola, aveva solo sei mesi quando mia nonno l’ha vista per una sola volta essendo nata il 24.09.1941 e lui già era un militare).
Non potrò portare mia madre li perché benché stia in salute non se la sente di affrontare il viaggio.
Mia nonna, mia madre e i miei zii (sono tre fratelli) non sono mai venuti a visitare il Cimitero dove è sepolto mio nonno e riteniamo doveroso io e mia sorella farlo per loro e per noi.
[…]
Nuovamente la ringrazio per tutto, le auguro buon lavoro.
Ricambio l’abbraccio
5 settembre 2022
Buongiorno Sig. Roberto
Come le avevo anticipato io e mia sorella siamo venute in Germania ad Amburgo ed il giorno 30 agosto siamo andate a visitare il Sacrario militare italiano.
E’ stata una vera emozione, un colpo al cuore vedere la lapide con scritto il nome di mio nonno Gelindo Bertoni.
Poco importa se, come si legge dalle lettere ricevute da mia nonna, Adele Barbarotto in Bertoni, che i resti li inumati possono non essere quelli del nonno. Loro, i nostri ragazzi del ‘900 sono tutti li insieme nel loro ultimo viaggio.
Gli uomini, i ragazzi che hanno combattuto e sono morti “anche” per noi (in quella guerra e in tutte le guerre del mondo inutili ed atroci) meritano di essere ricordati e rispettati al di la di tutte le ideologie e posizioni politiche.
Loro sono morti per noi.
E’ stata un’esperienza che non ci aspettavamo in concreto e ci ha fatto pensare a nostra nonna rimasta vedova con tre figli troppo presto, che andava a fare la carità per sfamarli, a nostra madre Giuseppina Bertoni (che ogni tanto ci parla di quando era piccola e della fatica per procurarsi qualcosa da mangiare).
[…]
La ringrazio per tutta la sua cortesia e gentilezza, le auguro ogni bene.
Buon lavoro
Antonella Salaro
Fate sempre un lavoro eccezionale…complimenti!!
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Complimenti x il vostro lavoro che consente di trovare i nostri cari!
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Grazie. Ritengo che sia doveroso nei confronti di questi poveri ragazzi e dei loro parenti.
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Complimenti per il vostro lavoro, l’aiuto e le informazioni che gentilmente ci ha avete fornito ci hanno permesso di ritrovare il nostro nonno.
Antonella Salaro (nipote di Gelindo Bertoni)
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