Il passato vive sempre, purché anche uno solo lo ricordi
Tutto è iniziato ben 11 anni fa, quando inviai alla “Gazzetta del Mezzogiorno” (uno dei più importanti quotidiani dell’Italia meridionale) gli elenchi dei Caduti pugliesi sepolti nei cimiteri militari italiani in Austria, Germania e Polonia, chiedendo che venissero pubblicati, dando così la possibilità ai parenti di questi sventurati di venir a sapere che i loro cari non erano dei “dispersi”.
Lettera alla Redazione della Gazzetta del Sud
L’articolo e gli elenchi vennero pubblicati e poi riportati nelle edizioni locali della Gazzetta del Mezzogiorno e da riviste o periodici di tutto il Salento.

Mesagne (Brindisi)
Egregio Signor Zamboni, tramite un periodico locale sono venuto a conoscenza della Sua ricerca in merito alla possibilità di rimpatrio delle salme dei deportati durante l’ultima guerra. Sono il nipote di uno di questi sfortunati ragazzi che hanno dedicato la vita alla Patria in cambio della quale, questa Patria ha solo dato un attestato cartaceo alle famiglie e una medaglia di bronzo.
Alla famiglia di mia madre (la sorella del disperso) resta solo questo, e un misero vitalizio di circa 50 euro al mese, né una spiegazione, né un dettaglio su quello che è successo e tantomeno una salma sulla quale piangere.[…]
Ho visitato il suo sito, non sono riuscito però a reperire materiale riguardo principalmente mio zio, ma anche riguardo agli altri tre soldati che sembrerebbe appartenessero al mio stesso comune di residenza.
Prima di informare mia madre di questa possibilità vorrei raccogliere tutte le informazioni possibili per dare a lei qualcosa di tangibile. Inoltre se, col suo prezioso aiuto potrò raccogliere materiale che interessi l’amministrazione comunale del mio paese, è mia intenzione coinvolgere le autorità per tributare magari tardivamente gli onori dovuti a chi ha sacrificato la propria vita per il bene comune.
Nell’attesa di sue notizie, nel ringraziarla per la disponibilità che potrà accordare alla presente, Le fornisco i dati relativi a mio zio e le allego una sua foto dell’epoca, chissà che magari possa aiutarmi anche a capire dove può essere stata scattata: PALUMBO FRANCESCO (FORTUNATO), nato a Mesagne (BR) il 17 maggio 1920 deceduto il 06 settembre 1944.
Cordiali saluti. Angelo Mitrugno
Questi i dati e i documenti che rintracciai su Francesco:
PALUMBO Francesco Fortunato, figlio di Ciro e Margherita Facecchia, nasce il 17 maggio 1920 (nei documenti tedeschi per un probabile errore di trascrizione la data di nascita riportata è 5 maggio 1920) a Mesagne (Brindisi). Risiede a Mesagne in Via Luigi di Savoia, 14. Soldato del 226° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 sul fronte greco-albanese e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel, dove gli viene assegnato il numero di matricola 168734. Ammalatosi di tubercolosi polmonare, viene ricoverato presso il Campo ospedale per prigionieri di guerra di Bergen (Reserve Lazarett Bergen – Circondario di Celle – Bassa Sassonia). Muore presso lo stesso ospedale il 6 settembre 1944 alle ore 8.05 e sepolto nel Cimitero di Bergen (Waldfriedhof Bergen) il 9 settembre 1944 alla posizione tombale croce n° 99 (Registro sepolture n° 11/1945). Nella seconda metà degli anni ’50 il Ministero della Difesa riesce a rintracciare le Spoglie, le fa esumare e traslare nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf) alla posizione tombale: riquadro 1, fila E, tomba 15.

Grazie ad un’amica e collaboratrice tedesca (M. W.), riuscii a far avere alla famiglia anche la foto della lapide nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo
Da quel momento, il nipote Angelo Mitrugno e tutti i famigliari, iniziarono una lunga campagna di sensibilizzazione per coninvolgere l’Amministrazione locale ad impegnarsi per riportare a casa le Spoglie del loro caro e dei Caduti mesagnesi.
IL RIMPATRIO
Venerdì 21 ottobre 2022
Buongiorno signor Roberto.
Finalmente dopo tanti anni abbiamo completato l’iter per il rientro dei resti mortali di mio zio Francesco fortunato Palumbo. Come comunicatomi sia dal Consolato di Hannover che dal comando regione Puglia di Bari il 24 prossimo avverrà la esumazione Presso il cimitero di Amburgo e il 27 successivo avverrà la consegna dei resti alla famiglia presso il comando regione di Bari per il successivo trasferimento a Mesagne”.
Insieme al comune e alla sezione locale dell’associazione combattenti e reduci stiamo organizzando le celebrazioni per il 4 novembre che quest’anno avranno come protagonista i resti mortali di mio zio e la sua storia. A proposito di questo stiamo organizzando anche una mostra documentale che ripercorre la storia di questo caduto. Questi documenti resteranno a corredo poi del patrimonio dell’associazione. […]
La saluto cordialmente felice di aver portato a termine questa vicenda che ha origine dalle sue ricerche e classificazioni dei caduti. Senza queste notizie niente di tutto ciò si sarebbe mai potuto immaginare.
Un abbraccio – Angelo Mitrugno
Video di Antenna Sud – canale 14