Rimpatriate le Spoglie di Ottorino Munerato

ottorino muneratoDa bambino, a casa dei nonni, guardavo sempre questa foto in un quadro appeso al muro: era lo zio che tutti chiamavano Angelo, anche se il suo vero nome era Ottorino.

Primo di nove tra fratelli e sorelle di mio padre, era partito per la guerra a soli 19 anni e non era più tornato…
Il suo viso buono sembrava parlarmi, mi era familiare anche se di lui conoscevo solo queste scarne notizie. Così, col passare del tempo, divenuto adulto, mi è venuta l’idea di cercarlo.

Il web è stato uno strumento potente: inserendo i suoi dati, ho scoperto che era morto nel febbraio 1944 (quando non aveva ancora 21 anni!) ed era stato sepolto nel Cimitero Militare Italiano d’Onore ad Amburgo. Ho proseguito, allora, la mia ricerca nella speranza di riportare in patria i suoi resti: la speranza è diventata certezza e il 14 settembre 2022 il Ministero della Difesa ha comunicato ai miei parenti e a me l’accoglimento della nostra domanda.

Il 27 ottobre 2022, presso la Caserma Minghetti di Bologna, si è svolta una breve, ma toccante Cerimonia: la piccola cassa, ricoperta dal Tricolore, è stata benedetta dal Cappellano militare, don Sergio, ed ha ricevuto gli onori militari del Comandante che l’ha affidata a noi familiari per una degna sepoltura. Crediamo sia cosa giusta l’aver riportato in Patria i resti dello zio Ottorino anche se la guerra, sempre ingiusta, gli ha rubato la vita in così giovane età.

Angelo Munerato


Muneraro Ottorino, figlio di Benedetto, nasce il 10 settembre 1923 a Lusia (Rovigo). Contadino, risiede a Villanova del Ghebbo (Rovigo). Soldato del 72° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco albanese dopo l’8 settembre 1943 ed internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XI B di Fallingbostel. Muore per malattia presso l’Ospedale per prigionieri di guerra di Fallingbostel e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero dello stalag alla tomba n° 271 (certificato di morte n° 111/1944). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 5, fila N, tomba 21.

certificato di morte stilato nel 1950 (fonte Arolsen)
Certificato di morte stilato nel 1950 (fonte Arolsen)
rimpatrio ottorino munerato
Bologna, 27 ottobre 2022

Torna da Francoforte anche il Caporal Maggiore Rocco De Rosa

Giovedì 10 novembre 2022 sono finalmente tornate in Patria le Spoglie del Caporal Maggiore Rocco Michele De Rosa.

I famigliari avevano avuto notizie sul luogo di sepoltura del loro congiunto grazie alle ricerche di Dimenticati di Stato già qualche anno fa e il nome di Rocco era tra quelli inseriti nella pubblicazione della prima edizione (2016) del libro “Dimenticati di Stato – Memoria condivisa”.

rocco de rosaRocco Michele De Rosa, figlio di fu Antonio, era nato il 9 ottobre 1919 a Oppido Lucano (Potenza) e di mestiere era contadino. Caporal Maggiore del 157° Reggimento di Artiglieria, era stato fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’armistizio e internato in Germania come Internato Militare Italiano nello Stalag IV G di Oschatz. Il 21 settembre 1943 era stato mandato a lavorare nella Fabbrica Erla Maschinenwerk nel distretto di Heiterblick (Lipsia) ed impiegato nella costruzione di aerei da combattimento Messerschmitt Bf 109. Il 24 luglio 1944 era stato trasferito allo Stalag IV B di Mühlberg, dove gli era stato assegnato il numero di matricola 230252. Da quanto riportato nei documenti tedeschi, sembra che il 4 aprile 1945, mentre si trovava su una strada di campagna in località Großweismannsdorf (Circondario di Fürth – Baviera) assieme ad altri commilitoni, sia stato investito e che sia morto a causa delle ferite riportate. Era stato sepolto nel Cimitero di Großweismannsdorf alla tomba n° 10 e nella seconda metà degli anni ’50 esumato e traslato a cura del Ministero della Difesa nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen), alla posizione tombale: riquadro H, fila 4, tomba 16.

Ora le Spoglie di Rocco riposano finalmente nella sua amata terra.

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La tomba di Rocco De Rosa nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno
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Pagina del libro “Dimenticati di Stato – Memoria condivisa” dove compare il nome di Rocco De Rosa

RAI NEWS – TGR Basilicata – Le spoglie del Caporale De Rosa a Oppido Lucano

 

Rimpatri da Francoforte sul Meno

Come anticipato nell’articolo del 6 novembre, in questi giorni sono state rimpatriate le Spoglie di alcuni soldati della provincia di Alessandria dal Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo.

Oltre ai Resti mortali dei 5 soldati sepolti in questo cimitero d’onore, sono state rimpatriate le Spoglie di altri due militari alessandrini dal Cimitero militare italiano di Francoforte sul Meno.

In occasione del rientro collettivo, sabato 19 novembre 2022 sarà inaugurato il Famedio dedicato agli IMI, Internati Militari Italiani della seconda Guerra Mondiale, di origine monferrina (si veda l’articolo https://www.casalenews.it/attualita/sinaugura-il-famedio-degli-imi-internati-militari-italiani-originari-del-monferrato-46788.html).

Questi i nomi dei soldati rientrati da Francoforte sul Meno:

Chialone Francesco, figlio di Angelo, nasce il 15 maggio 1922 a Odalengo Grande (Alessandria). Contadino. Soldato del 2° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Cremona il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag CI C di Bathorn. Viene poi trasferito allo Stalag VI A di Hemer e decentrato presso il Comando di lavoro di Bochum. Muore a causa di un incidente a Bochum e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero centrale di Bochum alla posizione tombale campo 28, fila F, tomba n°53. Registro sepolture n° 2593/49. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro P, fila 3, tomba 14.

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Tomba nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno

De Vecchi Flavio, figlio di Luigi, nasce il 12 novembre 1908 a Ticineto (Alessandria). Sergente Maggiore (1° Capo Squadra dell’11° Battaglione della Milizia Volontari per la Sicurezza Nazionale), viene fatto prigioniero dai tedeschi a Patrasso (Grecia) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XII D di Trier (Treviri). Matricola 47491. Muore per malattia (tubercolosi renale) presso l’Infermeria di Trier il 5 settembre 1944 e viene inumato in prima sepoltura nel cimitero comunale locale alla tomba K 1 / 171 il 7 settembre 1944. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno (Westhausen). Inumato alla posizione tombale: riquadro G, fila 2, tomba 22.

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Tomba nel Cimitero militare italiano d’onore di Francoforte sul Meno

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Rimpatriate le Spoglie di cinque alessandrini


Oggi, 6 novembre 2022 alle 14.00, sono partite per il Piemonte le Spoglie mortali di cinque soldati alessandrini che, dopo quasi 80 anni, torneranno nella loro amata terra accanto ai loro cari.


Un ringraziamento particolare all’amico Pierino Monaldi che ci ha fornito le foto.

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Questi i loro nomi.

Ferrando Mario, figlio di Primo e Monteverde (?), nasce il 22 novembre 1924 a Rosignano Monferraro. Contadino, risiede a Camagna Monferrato in Via Casale, 2. Soldato del 38° Reggimento di Fanteria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Tortona (Alessandria) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI G di Bonn-Duisdorf. Viene poi trasferito allo Stalag VI C/Z di Fullen. Matricola 58746. Muore per malattia (tubercolosi polmonare) presso l’Infermeria di Groß Fullen (Meppen) il 17 ottobre 1944. Inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Fullen alla posizione tombale campo B, fila 3, croce n° 149 (registro sepolture n° 86/49), viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 3, fila E, tomba 15.

Frascarolo Alessandro, figlio di Pasquale e Amisano (?), nasce il 12 febbraio 1920 a San Salvatore Monferrato (Alessandria). Celibe, di mestiere contadino, risiede nella frazione di Valdolenga. Caporal Maggiore del 363° Gruppo Artiglieria, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Tolone (Francia) il 9 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag XII A di Limburg. Matricola 54506. Viene poi trasferito allo Stalag VI A di Hemer. Muore in seguito ad un trauma cranico presso l’Infermeria di Gelsenkirchen Buer (Nord Reno Vestfalia) l’11 luglio 1944. Il 15 luglio 1944, viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero militare italiano di Gelsenkirchen (registro sepolture n° 94/49). Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila U, tomba 54.

Patrucco Giuseppe, figlio di Leone e Minazzi (?), nasce il 19 marzo 1923 a Occimiano (Alessandria). Celibe, di mestiere panettiere, risiede a Occimiano in Via Castello Cavalla. Soldato del 3° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi a Cattaro (fronte montenegrino) il 18 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag VI C di Bathorn. Matricola: 92943. Viene poi decentrato presso il Comando ni lavoro n° 1231/J di Essen. Muore per malattia (coma diabetico) presso l’Infermeria di Essen (Nord Reno Vestfalia) il 25 gennaio 1944 (registro sepolture n° 193/44) e viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero sud-ovest di Essen alla posizione tombale campo 25, tomba 196. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 2, fila T, tomba 30.

Peretti Giuseppe, nasce il 12 luglio 1923 a Mombello Monferrato (Alessandria). Contadino. Soldato del 3° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte croato il 16 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II B di Hammerstein. Matricola 53116. Viene poi trasferito allo Stalag VI J di Fichtenhain e allo Stalag VI F di Bocholt, per poi essere decentrato al Comando di lavoro n° 1328 di Gelsenkirchen. Muore per malattia presso l’Ospedale di Oberhausen (Nord Reno Vestfalia) il 27 aprile 1944. Inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Oberhausen-Lirich alla posizione tombale n° 52/44, viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila Z, tomba 48.

Zanasso Placido, figlio di Alfredo e Valentina Ullio, nasce il 24 maggio 1922 a Mombello Monferrato (Alessandria). Celibe, di mestiere contadino. Soldato del 3° Reggimento Alpini, viene fatto prigioniero dai tedeschi dopo l’8 settembre 1943 e internato in Germania come I.M.I. (Internato Militare Italiano) nello Stalag II B di Hammerstein. Matricola 55259. Viene poi decentrato presso il Comando di lavoro n° 1819 J dell’Organizzazione Todt. Muore per malattia a Oberhausen (Nord Reno Vestfalia) il 24 febbraio 1944. Il 27 febbraio 1944 viene inumato in prima sepoltura nel Cimitero comunale di Oberhausen-Lirich alla posizione tombale n° 52/21 – campo 58, tomba 4. Viene successivamente esumato e traslato nel Cimitero militare italiano d’onore di Amburgo (Öjendorf). Inumato alla posizione tombale: riquadro 1, fila Z, tomba 40.

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