Si cercano notizie sulla sorte di Crescenzo Peperone
Cerco notizie inerenti mio nonno; Peperone Crescenzo nato a Bonito il 21/12/1915, effettivo al 26° Regt Artiglieria della Divisione Pavia , risulta disperso dal 1° agosto 1943 a seguito agli eventi bellici avvenuti sul fronte greco-albanese.
Marco Peperone
Si cercano notizie sulla sorte di Amleto Cavagna
Buongiorno dr. Zamboni chi le scrive è Matteo Stoppini che è alla ricerca di informazioni inerenti il prozio Sergente Maggiore Amleto Cavagna facente parte dello storico 33° Reggimento Fanteria “Livorno” di istanza nel ’43 in Sicilia.
Il congiunto è nato il 28/08/1914 a Torre d’Isola (pv); paternità Cavagna Cesare, maternità Melotti Enrichetta. Data di morte 03/07/1943 in zona Gela. L’unica cosa che possiedo è la foto che ho allegato, non ho altri documenti o informazioni.
Chi avesse notizie può contattare Matteo Stoppini alla seguente mail: stoppini.m@gmail.com

Si cercano notizie di Giuseppe Migliosi

Egr. Sig. Zamboni,
siete la mia unica speranza per poter avere notizie di mio zio fratello di papà, soldato Giuseppe Migliosi, dato per disperso il 16 maggio 1943 durante un combattimento in località Bioce Croazia.
Vorrei avere, se fosse possibile, qualche informazione su di lui, anche se so che è troppo tardi, ma mio padre è morto che io avevo solo 20 anni e solo adesso che sono in pensione e ho sulle mani questa foto non posso fare a meno di desiderare di dare degna sepoltura a questo povero giovane, accanto alla mamma e al fratello.
Vi spedisco l’atto di scomparizione assieme alla foto con i dati sul retro che riporto: Migliosi Giuseppe figlio di Vincenzo e di Casagrande Moretti Assunta nato il 16 ottobre 1920 ad Assisi (PG), matricola militare 10358, appartenente al 383° Reggimento Fanteria 3° Battaglione, 2° compagnia – Posta militare 200.
Purtroppo non ho altre notizie. Ringrazio per l’attenzione e nella speranza di avere vostre notizie e poter dare consolazione a sua sorella che ancora assieme a noi prega per lui, Le porgo distinti saluti.
Migliosi Marcello – marcemig54@gmail.com

Nonno Paolo disperso in Croazia
Egr. sig. Zamboni,
sono il nipote omonimo del Carabiniere Reale Paolo LA ROSA nato a Floridia (SR) il 06/07/1909 che non ha mai conosciuto suo figlio (mio padre Sebastiano nato il 01/09/1940).
Mio padre l’ha solo conosciuto in foto e nelle rarissime cartoline invitate dal fronte.
Dalla scarna documentazione ricevuta, risulterebbe che nonno é stato dichiarato morto presunto, credo il 31/08/1941.
Nella cartolina che Le ho allegato, nonno ha scritto “Carabiniere 2° Battaglione – 3 Comp. -Posta Militare 47 – Ogulinski ….. – Croazia”.
Questi sono gli unici dati che ci sono arrivati.
Dai racconti di nonna ho saputo che nonno Paolo, prima di essere chiamato alle armi nel 1940, faceva servizio a Gela (CL) come Carabiniere, dopo aver frequentato il corso alla Scuola Allievi Carabinieri Reali di Torino.
Le sue ultime notizie dal fronte, lo davano in servizio in Croazia dove rimase vittima di un’imboscata con altri commilitoni, e da lì non se ne seppe più nulla.
Purtroppo non ho mai avuto la forza di chiedere di più a nonna perché lei non ne parlava volentieri, aveva un dolore grande e sembrava che avesse rimosso ogni ricordo di quel periodo; i suoi racconti apparivano nitidi solo quando parlava della sua età adolescenziale e dal dopoguerra in avanti.
Mia nonna, benché rimasta presunta vedova per molti anni e poi vedova, si é presa cura dei suoi suoceri perché erano rimasti soli; nonno Paolo era il loro figlio unico.
Ho provato a fare ricerche su internet, sul conflitto nel territorio della Croazia ed in particolare a Ogulinski, ma non ho trovato nulla se non la conferma che quella località era contraddistinta dalla Posta Militare 47.
Navigando su internet, dopo aver trovato il suo nome ed il suo inestimabile lavoro di ricerca, mi sono deciso a scriveLe.
Attraverso i link del suo sito, ho solo trovato nel data base del Ministero della Difesa, il nome di nonno con luogo di decesso e di sepoltura sconosciuti.
Spero che attraverso il suo sito, pubblicando questo mio post, possa riceve qualche altro dettaglio degli eventi che hanno coinvolto la vita di mio nonno o magari suggerimenti su come poter fare altre ricerche di quel periodo storico in quella località croata.
La ringrazio sin d’ora per il lavoro svolto e che continua a svolgere e Le porgo distinti saluti.
f.to Paolo La Rosa
Salve, sono Concetta Messina e abito in Svizzera da parecchi anni. La foto allegata è stata fatta a Udine nel 1940 dal fotografo Giulio Tardivello. Vorrei avere notizie di mio zio, fratello maggiore di mio papà Carmelo. Si chiamava Giuseppe Messina ed era un soldato, siciliano come me, di San Piero Patti (Me). Era stato inviato in Grecia, a Rodi. Mi farebbe piacere sapere se lei può aiutarmi a ritrovare qualche persona ancora in vita che se lo ricorda. So che li chiedo molto… Se vivesse mio zio l’anno prossimo avrebbe avuto 100 anni (era del 1917). Da un sopravvissuto che era nella sua compagnia (era soldato di fanteria) abbiamo saputo che si trovava sul Piroscafo Oria, affondato con altri italiani e tedeschi. Nel mio paese di origine, ci hanno avvisato della sua morte nel 1952 e abbiamo saputo che è morto nel 1944 dopo che era stato fatto prigioniero dai tedeschi nel 1943.
A Udine invece c’era stato nel 1940.
Grazie di cuore. (Ogni volta che vedo un film di guerra e quando parlano dell’armistizio, penso sempre a lui.
Saluti da Ginevra. Concetta
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Cara Concetta,
temo che tuo zio Giuseppe sia uno dei tanti ragazzi morti nel naufragio del Piroscafo Oria.
Infatti il suo nome appare nell’elenco degli imbarcati (http://www.piroscafooria.it/elenco-dispersi-piroscafo-oria.php).
Questi sono i dati che ho trovato:
MESSINA Giuseppe, nato il 16 novembre 1917 a San Pietro Patti (Messina). Soldato della 167a Compagnia Genio (Genio e Chimici). Fatto prigioniero dai tedeschi in Grecia ed imbarcato sul Piroscafo Oria (requisito a Rodi dai tedeschi per trasporto prigionieri) per essere portato sulla terraferna ed essere internato in Germania. Naufragato al largo dell’Isola di Patroklos. Dato per disperso dalla data dell’11 febbraio 1944 (morte presunta).
Tra le schede di ricerca dell’Ufficio Informazioni Vaticano per i Prigionieri di Guerra ne ho trovata una che fa riferimento a tuo zio, tra i naufraghi dell’Oria, stilata due anni dopo la sua scomparsa (1945).

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Fermo, 10 febbraio 2016
Purtroppo quello che so di mio nonno, il soldato Artigliere Alberto Paglialunga nato a Fermo il 10 gennaio 1912 è pochissimo, in quanto mia mamma aveva 6 anni e non ha ricordi di lui. Era contadino non so se avesse fatto qualche scuola.
Il padre si chiamava Giovanni Paglialunga sposato con Anna Maria (purtroppo so solo il nome). Hanno avuto sette figli, quattro maschi e tre femmine. I nomi dei figli erano: Enrico, Alfredo, Alberto e Guido, delle femmine: Assunta, Paola che si fece suora e l’altra purtroppo non ricordiamo, ma sono tutti morti negli anni. Due dei quattro maschi sono morti in guerra e si sono salvati solo Guido che era in servizio in Sardegna ed Enrico che fu congedato perché gli era nato il quarto figlio. So anche che la loro mamma è impazzita dal dolore per la morte di entrambi.
La moglie del soldato Alberto Paglialunga si chiamava Teresa Mattoni sposata il 2 aprile 1936 a Fermo e deceduta 5 maggio 1981, il padre e la madre di lei si chiamavano Mattoni Faustino e Maria Corradini e avevano due figlie Teresa e Luigia.
Il soldato Alberto Paglialunga ha avuto due figlie: Paglialunga Anna Maria (mia mamma) nata a Fermo il 12 ottobre 1937 e Giovanna nata a Fermo il 31 luglio 1940 e deceduta a Fermo il 30 maggio 1991. La moglie non si risposò più, visse e morì da sola.
Purtroppo non sono a conoscenza delle date di nascita e morte degli altri parenti.
Il soldato Alberto Paglialunga è morto giovane ed abitando nelle campagne Fermane, non aveva molti amici, dalle ricerche che feci io stessa 40 anni fa mi è stato detto che era un bravo uomo buono, calmo pacato disponibile, grande lavoratore ed era alto, molto alto.
Le figlie del soldato di Alberto Paglialunga, Anna Maria e Giovanna poco dopo che il Padre fu dato disperso nel 1943, vennero messe entrambe in un collegio per figli di orfani e reduci dalla guerra a Roma, nei pressi di Ostia antica, perché la loro madre aveva difficoltà economiche, da lì mia mamma Anna Maria, vi restò fino al compimento di dieci anni circa e Giovanna fu trasferita in un altro collegio da dove ne uscì al compimento di 18 anni.
Che dire per nessuno di loro è stato facile vivere una vita senza mai avere un supporto dallo Stato che nonostante gli avessero tolto il Padre, non ne hanno mai riconosciuta l’avvenuta morte e tanto meno a mia mamma rilasciata una pensione di orfana perché il Padre era semplicemente DISPERSO. Oltre al danno anche la beffa. Mia mamma nonostante ora è invalida causa tumori al 100% non percepisce nessuna pensione ma ancora lo aspetta e anche io sinceramente ci spero ancora, visto mai, una piastrina o una lettera ritrovata. Di lui ci resta la foto che troverete nell’allegato insieme ad un Rublo Russo moneta in corso in quegli anni che spedì dal fronte Russo in una lettera a mia nonna Teresa.
Per qualsiasi chiarimento o informazione potete rivolgervi a Del Zozzo Silvia
Mail: silvydesy@gmail.com
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(Ricevo e pubblico – da Lorenzo Bonvicini)
Pisetta Eugenio di Antonio e fu Anesi Caterina, nato ad Albiano (Trento) il 18 dicembre 1920 fu richiamato alle armi il 2 settembre 1942 presso il 17° Reggimento Fanteria “Acqui” – 3a Compagnia Silandro col grado di soldato. Quindi venne mobilitato e nel gennaio 1943 trasferito al 317° Reggimento Fanteria “Acqui” 2a Compagnia 3° Battaglione / Posta Militare 412.
Dal settembre 1943 risulta prigioniero dei tedeschi nel Campo di concentramento di Argostoli (Isola di Cefalionia). Quindi in località con numero di Feldpost 56625 G, indi a Feldpost 56625 B, poi al seguente indirizzo: “MARINA POSTAMPT WIEN” (17 luglio 1944).
Successivamente si trovava, al 5 febbraio 1945, data dalla quale il suddeto prigioniero militare non dava più notizie di sè ai congiunti, al seguente indirizzo: Feldpost (Posta Militare) 11147 E.
Dal 5 febbraio 1945, il suddetto Pisetta Eugenio non ha più dato notizie di sè.
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Rispondo per De Lucia Sebastiano nato a Mugnano del Cardinale. Dovrebbe essere quel De Lucia Sebastiano internato nel Stammlager IV/B Muhlberg/Elbe, matricola 827775 presente nello schedario dell’Archivio Vaticano (DELUCACALCE_DEMARCHETTO – Ft. 436). Non è certo deceduto a Creta.
Distini saluti
Roberto Boris
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Potrebbe anche essere, e se fosse non sarebbe certo morto a Creta. Nella scheda però, non viene riportata la data di nascita e potrebbe anche trattarsi di un omonimo. Di certo una ricerca può essere fatta presso il WAST di Berlino per vedere se risulta qualche documento sul De Lucia. Roberto Zamboni
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Rispondo per Sarti Edmondo. Il Ministero della Difesa nel suo elenco lo indica inquadrato in una formazione della R.S.I. disperso in Germania. L’appartenenza alla R.S.I. non è visibile nel data base on-line, ma sulla scheda cartacea. Penso sia un particolare in più per eventuali ricerche.
Distinti saluti
Roberto Boris
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Grazie… Sono la cugina di edmondo… Dalla fondazione RSI mi dicono che è deceduto nel campo di Meppen bassa Sesia …. Le chiedo come facciamo ad avere la documentazione visto che dopo migliaia di richieste la Previmil non ci risponde ?
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Rispondo alla tua domanda che hai postato sul sito.
Hai provato a scrivere in Germania?
Agli indirizzi riportati a questo link: https://dimenticatidistato.com/dove-cercare-documenti-sui-caduti/
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Wast…Arolsen… Siti dei campi…la croce rossa mi manca… Ci provo …grazie👍
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Gentilissimo Roberto come mai nella vecchia banca Dati del ministero Risultano 2 Accettura Giuseppe. Uno dei due con le generalita’ di mio cugino, l’altro senza generalita’ sepolto al sacrario d’oltremare a Bari.Nella nuova banca dati,ce ne’ uno solo , l’altro e’ scomparso .Le sembra normale questa omissione?
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Il Ministero della Difesa ha fatto un grosso “pasticcio” con i suoi data base. Quello vecchio aveva molti più nominativi, quello “nuovo” solo quei nominativi di cui si possedevano i dati anagrafici completi, gli altri (anche se presenti nel vecchio data base, ma con dati anagrafici parziali o assenti) sono “spariti”. Non si capisce il motivo di questo. Anche i caduti con dati anagrafici parziali “esistevano” e di loro comunque c’era una traccia ma, in questo modo, anche quella traccia si è persa. Il vecchio data base (http://www.difesa.it/Ministro/Commissariato_Generale_per_le_Onoranze_ai_Caduti_in_Guerra/Pagine/Ricerca_sepolture.aspx) è scomparso misteriosamente lasciando on line solo quello nuovo (http://www.difesa.it/Il_Ministro/ONORCADUTI/Pagine/Amministrativo.aspx) che ha il solo pregio di indicare, quando possibile, la prima sepoltura (quella dove generalmente avvenne il decesso) e la seconda (quella attuale). Nel caso di Accettura Giuseppe quello sepolto a Bari (sacrario militare oltremare) non avendo i dati anagrafici completi, l’hanno tolto.
Distinti saluti
Roberto
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Ciao Roberto volevo chiederti come mai al sacrario di bari non risulta neppure quel nome tra i sepolti?se risulta come prima sepoltura dovrebbe essere ancora li’, …… Distinti saluti
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Cara Enia, se il nome era riportato nella vecchia banca dati (o nella nuova) i Resti del Caduto Accettura Giuseppe, mancanti di altri dati anagrafici, dovrebbero trovarsi tuttora a Bari. Ovviamente soltanto Onorcaduti può darti (diciamo DOVREBBE darti) delle risposte più precise. Un abbraccio, Roberto
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Ciao Roberto ho trovato il caduto Accettura Giuseppe Sepolto al sacrario di Bari, c’e’ anche L’urna con i resti, pero’ porta paternita’ Francesco, e non Antonio, e’ possibile un errore di trascrizione? Anche sul foglio matricolare ho trovato vari errori tipo il cognome della madre ,FRANCO Filomena invece di Comparato Filomena.Mi consigli qualcosa??’
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Salve
Mio nonno sopravvissuto della seconda guerra mondiale dal fronte nord-africano cerca notizie sul fratello partito nello stesso periodo sul fronte russo
Questi i suoi dati
Michelangelo Mazzeo
nato a Ricadi il 18/02/1917
sul sito dell’UNIRR risultava appartenere alla fanteria 81 RGT. FTR. e deceduto il 16/12/1942 (luogo sconosciuto)
Se ho capito bene tra il 16-17 dicembre risulta il primo sfondamento della linea italiana da parte dei russi.
Se puqualcuno può aiutarmi a sapere qualcosa di più…
marcomaccarone@alice.it
grazie
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Gentile Sig. Zamboni, con viva sorpresa ieri 30 ottobre, casualmente ho ravvisato nelle immagini postate sul suo sito le foto dello zio di mia moglie, disperso in Grecia, del quale non si sapeva assolutamente nulla: il soldato Abbatescianni Giuseppe di Bari, le cui spoglie, Lei ha rintracciato nel cimitero militale italiano di Berlino Zehlendorf. A nome della famiglia tutta Le siamo infinitamente grati per il suo encomiabile e impagabile lavoro di ricerca. Quanto prima, grazie a tutte le informazioni che riporta, avvieremo le relative pratiche per la giusta traslazione nella tomba di famiglia, qui a Bari, dove da 74 anni vi è solo la fotografia del congiunto. Intanto abbiamo rilevato foto che ignoravamo e ci chiediamo se oltre quei preziosi reperti vi siano altri effetti personali. Col piacere di ulteriori notizie, nel rinnovarLe i sensi di profonda stima, siamo a salutarLa nel segno di sincera amicizia. Manlio Chieppa e Abbatescianni Maria
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[…] Appelli e ricerche dispersi […]
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[…] pianto, leggendo gli appelli che puoi trovare qui, per ritrovare parenti dispersi durante la seconda guerra mondiale. Dopo avere letto qui. la valenza […]
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